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L’attuazione della strategia

Perché cooperare con altre regioni?

Tipi di cooperazione possibili

La cooperazione è una delle caratteristiche fondamentali e delle fonti di innovazione e valore aggiunto della metodologia LEADER. Incentiva e sostiene i GAL a realizzare azioni congiunte con altri GAL o con un gruppo caratterizzato da un approccio partecipativo analogo in un’altra regione, Stato membro e persino paese terzo. Nella “Guida all’attuazione della misura ‘cooperazione’ nell’ambito dell’Asse Leader dei programmi di sviluppo rurale 2007-2013”, la Commissione europea evidenzia due possibili tipologie di cooperazione:

La cooperazione interterritoriale, ossia la cooperazione tra diverse zone rurali dello stesso Stato membro. La cooperazione all’interno di uno stesso paese riguarda almeno un GAL selezionato nell’ambito dell’Asse Leader ed è aperta anche ad altri gruppi locali che adottano un approccio partecipativo simile.

La cooperazione transnazionale (CTN), ossia la cooperazione tra zone rurali di almeno due Stati membri. La cooperazione transnazionale riguarda quanto meno un GAL selezionato nell’ambito dell’Asse Leader ed ulteriori partner, tra cui altri gruppi locali che adottano un approccio partecipativo analogo. È inoltre possibile estendere tale cooperazione a gruppi di paesi terzi aventi un approccio simile.

Azioni congiunte

Il progetto di cooperazione corrisponde ad un’azione concreta, dai risultati chiaramente definiti, che produce benefici per i territori interessati. Tali azioni devono essere “congiunte”, nel senso che vengono attuate congiuntamente. Il contenuto di queste azioni comuni può riguardare una serie di attività ammissibili conformemente alle norme di attuazione dei PSR.

Spese ammissibili

Gli approcci di questo tipo consentono ai GAL di una zona di contribuire al finanziamento di un progetto comune realizzato in un altro territorio. L’ubicazione del progetto non è un fattore limitante se l’area del GAL beneficia delle azioni previste nell’ambito del progetto congiunto. Tra gli esempi di azioni congiunte sovvenzionabili (subordinatamente alle norme nazionali che disciplinano l’attuazione dei PSR) figurano: la creazione di competenze o il trasferimento di esperienze sullo sviluppo locale attraverso pubblicazioni comuni, seminari di formazione, accordi di gemellaggio (scambio di personale e responsabili dei GAL) che portano all’adozione di metodologie comuni e comuni metodi di lavoro o all’elaborazione di un’attività di sviluppo congiunta o coordinata.

Il valore aggiunto della cooperazione transnazionale

La cooperazione può conferire una nuova dimensione ai progetti locali, fornendo alle parti interessate nuove alternative e nuove opportunità per esaminare e risolvere problematiche in modo innovativo. I progetti di cooperazione possono generare valore aggiunto in diversi modi:

  • Rendere più ambiziosi i progetti raggiungendo una massa critica
    La CTN consente ad un progetto di raggiungere una maggiore massa critica, poiché i benefici complessivi sono di gran lunga superiori alla somma dei risultati individuali (1+1=11). La condivisione di risorse e competenze può generare economie di scala e sinergie utili per il conseguimento degli obiettivi del progetto (come ad esempio i costi per le attrezzature tecniche/tecnologie, la formazione, la commercializzazione, ecc.).

  • Migliorare la competitività: trovare nuovi partner commerciali, posizionarsi su nuovi mercati
    L’attuazione di un progetto con partner transnazionali può contribuire alla promozione di prodotti locali e del relativo territorio di origine. La CTN può inoltre offrire nuove opportunità commerciali, generando così la possibilità di incrementare le vendite dei prodotti; individuare un partner commerciale complementare al fine di migliorare un prodotto o un processo; acquisire ulteriori competenze. Diversamente dalla possibile concorrenza, la cooperazione consente ai partner di trarre vantaggio dalle complementarità e dalle analogie

  • Sostenere il lavoro e promuovere l’innovazione attraverso nuove competenze.
    Nuove visioni e nuove dimensioni possono sostenere e promuovere nuovi modi di lavorare. Inoltre, il contatto con esperienze transnazionali può contribuire ad ampliare gli orizzonti commerciali e incoraggiare le imprese e le organizzazioni a adottare approcci operativi più avanzati. Questi, a loro volta, dovrebbero portare a benefici socioeconomici e/o ambientali per le zone rurali.

  • Favorire l’identità territoriale e svolgere un’opera di sensibilizzazione.
    La cooperazione transnazionale può aiutare le persone a riscoprire la propria terra e la propria storia. Favorendo una migliore conoscenza del proprio territorio, i contatti transnazionali possono spingere gli attori locali a rappresentare più attivamente la rispettiva area, trasformandosi in veri e propri “ambasciatori” del territorio.

  • Rafforzare la strategia territoriale e i partenariati locali
    I progetti di CTN sono strettamente connessi con il territorio e le singole strategie di sviluppo locale dei partner della cooperazione. Tali progetti contribuiscono a soddisfare le esigenze e ad affrontare le sfide definite nelle strategie dei territori interessati dalla cooperazione.

Cominciare procedendo a piccoli passi

La costruzione di un solido progetto di cooperazione transnazionale è un processo lungo, che richiede pazienza. Molte organizzazioni quali la RESR, l’ELARD e le Reti rurali nazionali possono fornire assistenza a tale proposito. Inizialmente è opportuno non forzare le tappe e procedere a piccoli passi per mantenere la giusta direzione:

“Il GAL ha iniziato alla fine del 2003 con visite reciproche per sondare le possibilità di cooperare con altri GAL presenti nella regione del Baltico e del Mare del Nord. Alle visite seguivano di norma seminari di sviluppo su argomenti condivisi, come primo passo verso un progetto di cooperazione formale. Attualmente, nel 2007, siamo collegati in rete con 15 GAL di Danimarca, Svezia, Finlandia, Lituania, Polonia, Germania ed Inghilterra e partecipiamo a quattro diversi progetti di cooperazione. La nostra strategia ha puntato sullo sviluppo di una cooperazione a lungo termine ed auspichiamo che i progetti di cooperazione creino un valore aggiunto pari al 5% del nostro fatturato di sviluppo.”. (GAL Vestsjælland, Danimarca).

Il Focus Group del Sottocomitato LEADER sulla cooperazione (FG3) ha individuato quattro principali problematiche da tenere presenti nell’attuazione della misura “cooperazione”:

  • tempistiche diverse nel processo decisionale e differenti norme amministrative tra Stati Membri;
  • diversità delle aspettative nei confronti dei beneficiari nei documenti strategici LEADER;
  • fabbisogni variabili in materia di informazione dei partner coinvolti nella cooperazione;
  • difficoltà nell’individuare le aree tematiche più pertinenti in cui si rivela necessaria la cooperazione.

Cooperazione significa intraprendere un’azione congiunta con almeno un altro territorio di un altro paese, condividendo e scambiando esperienze e considerandola una parte integrante e non un elemento aggiuntivo della strategia di sviluppo locale. Può essere, ad esempio, un modo per raggiungere la massa critica necessaria a garantire la fattibilità di un dato progetto oppure uno strumento per promuovere azioni complementari quali la commercializzazione congiunta dei GAL in diverse regioni. L’apprendimento reciproco è il principale risultato atteso nell’ambito della cooperazione (RESR).

 

Rob Peters (DG AGRI, Commissione europea), sottocomitato LEADER, novembre 2009: “Dobbiamo avvicinare l’Europa ai cittadini e i cittadini all’Europa”

Per maggiori informazioni sulla cooperazione transnazionale

Focus Group 3 - Rapporto sull'attuazione della misura "Cooperazione"

Benefici della cooperazione transnazionale: favorire una mentalità più aperta

Hans-Olof Stålgren, Rete rurale nazionale svedese

Benefici della cooperazione transnazionale: la dimensione europea


Hans-Olof Stålgren, Rete rurale nazionale svedese

Fiera della cooperazione rurale nell’Unione europea, Edimburgo – 23 e 24 settembre 2010


 

Interessanti esempi e ulteriori informazioni sulla cooperazione

LO SAPEVATE?
Il sostegno alla cooperazione tra territori rurali nell’ambito di LEADER+:

  • ha favorito l’associazione di attori locali
  • realizzazione di progetti congiunti con GAL limitrofi grazie alla cooperazione;
  • la cooperazione all’interno di uno stesso paese ha incoraggiato lo scambio di informazioni, ad esempio su una migliore gestione dei progetti;
  • la cooperazione transnazionale tra GAL ha fornito utili spunti per nuovi modi di operare;
  • una buona cooperazione si rivela più efficace se vi sono interessi e preoccupazioni comuni.
Ultimo aggiornamento: 20/06/2014 | inizio pagina