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Tonio Borg, commissario europeo per la Salute

Tonio Borg, commissario europeo per la Salute

Circa l'8-12% dei pazienti ospedalieri subisce effetti negativi evitabili durante il ricovero e, secondo le stime, ogni anno nell’UE 4,1 milioni di pazienti contraggono un’infezione associata all'assistenza sanitaria, che risulta fatale per 37 000 di loro.

Una recente relazione sull’attuazione della raccomandazione del Consiglio del 2009 sulla sicurezza dei pazienti, compresi la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria, indica che la Commissione e i paesi dell’UE hanno compiuto notevoli progressi in questo campo. Le informazioni raccolte nei diversi paesi possono fornire indicazioni utili per le politiche a livello nazionale e dell'UE e contribuire alla valutazione delle prestazioni dei sistemi sanitari.

I dati dimostrano che sono stati compiuti progressi concreti per quanto riguarda la definizione dei programmi nazionali per la sicurezza dei pazienti e la creazione di sistemi che permettano a questi ultimi di segnalare eventuali effetti negativi.  Tutti gli Stati membri dispongono attualmente di programmi nazionali per la sicurezza dei pazienti o li stanno predisponendo, il che costituisce un grande passo in avanti. E i pazienti sono sempre più incoraggiati a far sentire la propria voce.

Tuttavia, mentre la sicurezza dei pazienti è ora ampiamente inserita nelle politiche nazionali, impiantare la cultura della sicurezza dei pazienti nelle strutture sanitarie appare più problematico.  Occorre prestare maggiore attenzione alla possibilità di imparare dagli errori che vengono segnalati e di coinvolgere i pazienti nella prevenzione dei danni. La relazione propone l’elaborazione di una serie di strumenti pratici, come linee guida e protocolli, per contribuire a mettere in pratica le misure necessarie.

La presidenza italiana del Consiglio dell'UE sta attualmente conducendo una riflessione sulla futura azione a livello europeo in materia di sicurezza dei pazienti e qualità delle cure. Su questa base, il Consiglio adotterà presto delle conclusioni che, auspicabilmente, indicheranno in quali direzioni dovranno andare in futuro gli interventi dell'UE.