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Playful Paradigm: Rivedere le sfide urbane attraverso il gioco

  • 04 September 2021

Il Transfer Network del Playful Paradigm si è focalizzato sull’utilizzo di giochi e spazi ludici al fine di coinvolgere i cittadini e le altre parti interessate nello sviluppo urbano. Oltre a promuovere l’inclusione sociale, la mediazione intergenerazionale e culturale, nonché stili di vita sani, tale concetto incentiva anche la consapevolezza ambientale, il «placemaking» e la prosperità economica. A guidare il progetto è stata la città di Udine, nella regione italiana del nord-est, la quale iniziò a integrare l’aspetto ludico nelle sue politiche urbane nei primi anni 2000. Il progetto ha visto il coinvolgimento di altre sette città in Europa.

Se applicate alle città, le attività ludiche si rivelano strumenti potenti. I giochi si possono utilizzare per collaborare nei quartieri svantaggiati con le comunità locali oppure nelle scuole con gli studenti. Sono in grado di determinare la partecipazione della società civile, coinvolgendo i cittadini e le associazioni locali.

Paolo Munini, responsabile delle attività ludiche, Comune di Udine

Klaipėda in Lituania, Larissa in Grecia, Katowice in Polonia, Cork in Irlanda, Esplugues de Llobregat in Spagna, Cittanova in Croazia e Viana do Castelo in Portogallo si sono unite al Transfer Network URBACT per individuare pratiche da poter adottare nelle proprie città.

A seguito di una serie di incontri di condivisione, visite di studio e altre attività, le città partner hanno replicato e realizzato nuove attività ludiche, oltre a sviluppare risorse come toolkit per le scuole, nonché una guida agli appalti pubblici relativi alle attività ludiche. Durante la Settimana europea delle regioni e delle città tenutasi a ottobre del 2020, il progetto ha presentato la propria proposta relativa al lancio della «Capitale europea del gioco».

Basarsi sui 20 anni d’esperienza di Udine per crescere

In Italia, l’importanza del gioco è stata sancita dalla legge nazionale a partire dal 2000. La legge di riforma dei Servizi Sociali - Dal centralismo sociale al federalismo solidale (328/2000) ha introdotto il concetto del «ludobus»: una ludoteca mobile per gli abitanti della città.

Il comune di Udine si accorse che le sole infrastrutture non erano sufficienti per sfruttare al meglio il potenziale del gioco, così istituì un «ufficio del gioco» al fine di coordinare le attività del ludobus e della ludoteca, promuovere una «didattica ludica» costante per le scuole e le altre istituzioni, organizzare eventi ludici e, in generale, incentivare l’espansione di attività ludiche.

Udine vanta un calendario annuale ricco di eventi in cui i giochi e le strategie di «ludicizzazione» vengono messi in pratica in modo significativo e il cui approccio ha incentivato iniziative «dal basso».

Ispirandosi all’esempio di Udine e grazie al sostegno del Playful Paradigm, le città partner hanno individuato e sviluppato iniziative ludiche adatte al proprio contesto locale specifico.

A Cork (Irlanda), il gruppo di progetto ha lanciato un Forum del gioco allo scopo di coinvolgere le parti interessate locali in modo collaborativo, oltre ad aver sviluppato attività di placemaking, quali la rimozione delle auto da zone chiave della città in modo da renderle «aperte al gioco». Tra gli altri esempi di iniziative: il campo estivo Toys of World a Larissa (Grecia), la creazione di giochi incentrati sulla natura e sulla sostenibilità da parte di studenti a Esplugues de Llobregat (Spagna) e una caccia al tesoro in città a Katowice (Polonia).

Una visione comune di Città del gioco in Europa

Durante la Settimana europea delle regioni e delle città tenutasi digitalmente a ottobre del 2020, le città partner del Playful Paradigm hanno organizzato un «laboratorio partecipativo» allo scopo di presentare la proposta di lancio della «Capitale europea del gioco». Al fine di incentivare l’iniziativa, hanno proposto un manifesto a tre pilastri su cosa vuol dire essere una Città del gioco.

Il primo pilastro «Play for Green» (gioca per il verde) è una raccolta di azioni volte a promuovere la sostenibilità e a indirizzare verso stili di vita sani. Il secondo «Play for Inclusion» (gioca per l’inclusione) è incentrato sull’integrazione delle persone emarginate e di quelle in difficoltà attraverso il gioco. Il terzo «Play for placemaking» (gioca per il placemaking) individua invece degli strumenti volti al supporto della pianificazione urbana e rivendica l’apertura di piazze e strade per il gioco.

Il progetto è stato realizzato nell’ambito di URBACT, il programma di cooperazione territoriale europea che mira a promuovere uno sviluppo urbano integrato e sostenibile nelle città di tutta Europa. L’iniziativa sfrutta risorse e competenze per rafforzare la capacità delle città di apportare miglioramenti in quattro aree: governance, ambiente, inclusione ed economia.

Investimento totale e finanziamento dell’UE

L’investimento totale per il progetto «Playful Paradigm» è di 598 830 EUR, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE di 457 752 EUR attraverso il programma operativo «URBACT» per il periodo di programmazione 2014-2020.