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а cura di Martin Seychell, direttore generale aggiunto della direzione della Commissione europea per la Salute e la sicurezza alimentare

а cura di Martin Seychell, direttore generale aggiunto della direzione della Commissione europea per la Salute e la sicurezza alimentare

Il continuo arrivo di rifugiati in Europa è una sfida senza precedenti per molti Stati membri che richiede solidarietà in tutta l’Unione europea. 

Il presidente Juncker ha definito la crisi dei rifugiati come l’immediata priorità di azione dell’Unione europea. L'assistenza sanitaria deve continuare a essere un elemento della risposta globale e occorre provvedere alle esigenze sanitarie dei profughi, in particolare dei più vulnerabili.

 La Commissione ha mobilitato le risorse necessarie ed è pronta a sostenere l’accoglienza e i sistemi di assistenza sanitaria degli Stati membri sottoposti a una pressione particolarmente forte per fornire servizi, compresa l’assistenza sanitaria ai migranti.

All'interno della Commissione si lavora in stretta cooperazione tra le agenzie dell’UE, i commissari interessati, le principali ONG e le organizzazioni internazionali. Tramite il comitato per la sicurezza sanitaria dell’UE, la DG Salute e sicurezza alimentare collabora con gli Stati membri che sono paesi di transito o di destinazione e che perciò sono sottoposti a una particolare pressione migratoria.

Ad esempio, abbiamo preparato una lista di controllo per valutare la salute dei migranti nei "punti di crisi" e nelle zone di ricevimento con l'obiettivo di contribuire a ricostituire le cartelle mediche personali e fornire assistenza sanitaria alle persone in stato di bisogno.

 È fondamentale chiarire un punto: queste misure sono state adottate per proteggere la salute dei rifugiati e non come reazione a timori infondati secondo cui i profughi potrebbero diffondere malattie infettive, abusare dei sistemi sanitari o gravare su di essi. È la loro salute che è a rischio, non quella dei cittadini dell’UE.

La DG Salute e sicurezza alimentare rafforzerà il sostegno alle azioni riguardanti la salute dei migranti cofinanziando progetti nell’ambito del programma per la salute. I progressi finora realizzati sono descritti nella comunicazione sullo stato dei lavori dell’agenda europea sulla migrazione, appena pubblicata dalla Commissione.

Il presidente Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "Alle nobili parole occorre far seguire azioni concrete a livello nazionale".

Non solo oggi, ma anche nei mesi a venire. Se vogliamo rispondere alle esigenze di salute pubblica che ci aspettano, dobbiamo anche guardare verso il futuro al di là della risposta a breve termine. Il futuro può essere più roseo per milioni di persone se continueremo a rispondere a questa sfida con convinzione e compassione. 

Special Edition - Refugee and Migrant Health

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