I GAL e le strategie locali

  Come si costituisce un Gruppo di azione locale (GAL)?
Quali sono i requisiti fondamentali di un GAL?
La struttura del GAL
Mansioni del Consiglio di amministrazione e del personale
Attuazione della strategia
Incentivare la cooperazione
Garantire l’efficacia nella selezione e nello sviluppo dei progetti
Sviluppo e animazione strategici dei progetti: collegare l’attuazione alla strategia
La presentazione delle domande
Selezione dei progetti
Come garantire un corretto svolgimento dei progetti
Come misurare e documentare i risultati dei progetti

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Garantire l’efficacia nella selezione e nello sviluppo dei progetti

Quadro generale

Perché un efficace sviluppo e un’altrettanto efficace selezione dei progetti sono una parte così importante del processo LEADER? Benché possa sembrare ovvio che i GAL realizzino i propri obiettivi attraverso l’attività progettuale, solamente un efficace processo di selezione e sviluppo dei progetti può consentire ai GAL di scegliere e sostenere le azioni che contribuiscono maggiormente alla realizzazione degli obiettivi della propria strategia di sviluppo locale (SSL). È dunque indispensabile selezionare i progetti giusti per ottenere i risultati desiderati.

La selezione dei progetti è pertanto una delle più importanti funzioni strategiche svolte dal GAL e, come tale, è fondamentale che venga progettata attentamente per essere in linea con la stessa SSL. I quattro principali elementi da considerare sono:

  • il metodo usato per l’animazione e lo sviluppo dei progetti;
  • il processo di candidatura;
  • i criteri di selezione;
  • il processo di valutazione.

L’animazione e lo sviluppo dei progetti costituiscono un processo strategico. Il modo in cui i progetti vengono sviluppati può influire in misura considerevole sulla tipologia e sulla qualità dei progetti presentati, nonché sul loro contributo alla realizzazione degli obiettivi prefissati nella strategia di sviluppo locale. Di conseguenza i GAL dovrebbero elaborare e adottare un processo di sviluppo dei progetti che incoraggi e sostenga  progetti conformi alle loro priorità.

I criteri di valutazione dovrebbero essere definiti nelle modalità di attuazione della strategia di sviluppo locale ed essere coerenti e direttamente connessi con l’analisi territoriale e la logica di intervento della SSL, con gli obiettivi SMART[1] e gli indicatori di monitoraggio e valutazione proposti. Questi comprenderanno criteri sia tecnici che qualitativi.

Il processo di valutazione dovrebbe essere indicato nelle modalità di gestione della SSL ed essere elaborato in modo da consentire l’adozione di decisioni decisionale correttamente informate, obiettive e attentamente ponderate tramite una procedura rigorosa e trasparente. Ai fini della trasparenza, i criteri di valutazione dovrebbero essere pubblici e accessibili a tutti i potenziali candidati.

Assicurare la trasparenza delle procedure di domanda e di selezione è di cruciale importanza per mantenere alta la motivazione e la fiducia degli attori locali. I criteri, cosi come le procedure per le  domande di finanziamento per ladozione delle decisioni, devono essere descritti chiaramente nella documentazione relativa al processo di candidatura e in qualsiasi altro materiale pubblicitario correlato e, laddove possibile, il personale dovrebbe accertarsi che siano stati correttamente compresi. Sebbene le procedure siano di per sé importanti, occorre dimostrare che queste vengano realmente applicate ed è fondamentale che i GAL mantegano sempre gli impegni assunti e che li comunichino chiaramente ai candidati.

 

[1] Specifici, Misurabili, Attuabili, Realistici e Temporizzati (SMART): P Drucker 

Sviluppo e animazione strategici dei progetti: collegare l’attuazione alla strategia

Una volta che il GAL ha ottenuto l’approvazione della propria strategia di sviluppo locale e passa alla fase attuativa, la fase successiva nel processo di sviluppo prevede la preparazione e la selezione dei progetti attraverso i quali sarà attuata la SSL.

Come può il GAL assicurare che vengano avviati, sviluppati e selezionati i progetti “giusti”, ovvero quelli che oltre ad essere coerenti con la SSL contribuiranno in misura maggiore alla realizzazione dei suoi obiettivi? Come può il GAL sviluppare progetti di successo? Quali sono i principali elementi da considerare? Quali strumenti si possono usare?

Ovviamente, è opportuno che sia il GAL a “dirigere” il processo di sviluppo, a incoraggiare il giusto tipo di candidature e orientare questo procedimento verso progetti di successo che apportino un contributo fattivo alle priorità della strategia di sviluppo locale.

Tenere conto della domanda

La prima cosa che il GAL dovrà considerare è il contesto entro il quale vengono sviluppati i progetti. I progetti proposti potrebbero non corrispondere agli obiettivi del GAL e della sua strategia di sviluppo locale.

Potrebbero esserci alti livelli di domanda che non corrispondono alla strategia di sviluppo locale o ai suoi obiettivi, ad esempio progetti inadatti o troppo generici, privi di un orientamento strategico o di un nesso con la SSL.  In questo caso, il GAL deve lavorare con i richiedenti, svolgere attività di informazione, di incoraggiamento e orientamento, fornire incentivi per i tipi di progetti “giusti” e sostenerne attivamente lo sviluppo.

Potrebbe esserci un numero insufficiente di progetti, una mancanza di motivazione e di slancio, ad esempio laddove vi siano difficoltà economiche o insufficienti finanziamenti integrativi. In questi casi, il GAL può dar vita ad attività esemplari sostenendo il potenziamento delle capacità e sviluppando alcune azioni con “esiti immediati”, ovvero piccoli progetti che possano essere rapidamente tradotti in azioni, risultati e spinte motivazionali a livello locale.

È possibile che le idee migliori siano le più difficili da realizzare dal punto di vista dei GAL e dei promotori dei progetti; i progetti innovativi tendono ad essere più impegnativi e complessi e possono risultare poco agevoli per i portatori di interesse del territorio. Questi progetti spesso comportano collegamenti con altre idee o iniziative, nuovi contatti, nuovi contesti, tutti elementi che possono renderne più complessa l’attuazione.

Pertanto, un’efficace comunicazione sulla strategia di sviluppo locale, sui suoi obiettivi e sui criteri di selezione è un’attività di animazione essenziale per i GAL al fine di generare progetti idonei e di alta qualità che contribuiscano al conseguimento degli obiettivi.

Generare i progetti “giusti”

Vi sono due principali approcci che i GAL possono adottare per favorire l’emergere di nuovi progetti: possono essere proattivi oppure reattivi (sebbene in realtà molti GAL si collochino in un qualche punto tra questi due estremi).

Sostenere attivamente lo sviluppo progettuale e gli attori dello sviluppo è uno dei fattori fondamentali che distinguono LEADER e altre iniziative di sviluppo territoriale dagli approcci di tipo più tradizionale. In quest’ottica si predilige un atteggiamento proattivo come parte dell’approccio generale, in particolare per via degli effetti positivi che questo esercita sulla qualità dei progetti in quanto migliora la conoscenza della strategia di sviluppo locale e dei tipi di progetto ricercati e, successivamente, sostiene sviluppo e l’attuazione di tali progetti.

Fornire informazioni, per quanto efficaci queste possano essere, non è di per sé sufficiente a generare progetti forti sul piano strategico. Questa parte del processo LEADER richiede una gestione rigorosa, strategica e proattiva per garantire progetti di qualità. Oltre a un’efficace attività di informazione e comunicazione, i GAL hanno a disposizione un’ampia gamma di strumenti per sostenere lo sviluppo strategico dei progetti, tra cui:

  • l’individuazione di specifici settori o ambiti di intervento e il ricorso ad appositi gruppi di lavoro tematici;
  • l’individuazione di particolari categorie con esigenze o problematiche specifiche, per aiutarle a intraprendere i necessari cambiamenti;
  • il potenziamento delle capacità, l’identificazione dei fabbisogni dei portatori di interesse locali, lo sviluppo e l’offerta di attività formative volte a soddisfare tali fabbisogni e a sostenere l’avvio e lo sviluppo dei progetti;
  • la messa a disposizione, direttamente o indirettamente, di capacità può essere necessaria per consentire alle persone di partecipare a LEADER ancor prima che ne sviluppino di proprie, lavorando con le comunità locali, offrendo consulenza e supporto tecnico ai diversi soggetti presenti sul territorio e sostenendoli nello sviluppo progressivo delle loro azioni.  A lungo termine, ciò dovrebbe contribuire a potenziare le capacità esistenti; tuttavia, potrebbe essere richiesto un sostegno continuo per elementi che esulano dalle competenze specifiche della comunità locale;
  • lo sviluppo diretto dei progetti: lo stesso GAL può scegliere di sviluppare progetti strategici, per esempio progetti faro o dimostrativi, di intervenire su criticità o esigenze specifiche o di creare una base su cui poter innestare altre attività progettuali.

 

Questa forma di sostegno pre-selezione è assolutamente cruciale per assicurare che vengano presentati i progetti “giusti”. Dopo tutto, lo sviluppo locale ruota proprio intorno a progetti in grado di  contribuire efficacemente all’attuazione della strategia di sviluppo locale.

La presentazione delle domande

Vi sono due principali approcci per l’elaborazione e la selezione delle domande di finanziamento dei progetti:

  • un invito a presentare proposte, seguito da attività di sviluppo e sostegno dei progetti che portano al vero e proprio processo di selezione; oppure
  • la realizzazione e attuazione diretta da parte del GAL (o di terzi per conto del GAL).

In questa sede si farà riferimento al primo approccio, il tradizionale invito a presentare progetti. Nella fase preparatoria del bando, i GAL devono valutare quale tra i seguenti metodi si addice meglio alla propria strategia di sviluppo locale:

  • un singolo bando all’inizio del periodo;
  • un processo continuo, con possibilità di presentare progetti in ogni momento; oppure
  • bandi a intervalli regolari durante l’intero periodo.

Nei primi due casi, i progetti vengono generalmente selezionati in base ai criteri individuati nella strategia di sviluppo locale, mentre nel terzo caso i criteri di selezione possono essere modificati tra un bando e l’altro in funzione dell’evolvere delle esigenze o delle questioni di bilancio.

 Fasi

Di norma è preferibile un processo di candidatura articolato in due fasi. Un invito a manifestare interesse o una richiesta preliminare di informazioni può aiutare a scremare le proposte non ammissibili o non adeguate, evitando così di perdite di tempo e risorse preziose.

I progetti respinti in questa fase possono essere sia adattati per rispondere meglio alle priorità della strategia di sviluppo locale, sia reindirizzati verso altre fonti di sostegno più appropriate. Nel caso delle candidature accettate, questi moduli consentono al GAL e al relativo personale di ottenere utili informazioni e di stabilire contatti con i promotori di progetto, dopodiché si potranno fornire orientamenti e sostegno alla compilazione della domanda definitiva.

Bandi mirati

In tutti i casi, i GAL possono introdurre alcuni elementi mirati; i bandi possono essere specificamente incentrati su:

  • una priorità o un obiettivo specifici della strategia di sviluppo locale;
  • diversi gruppi di beneficiari;
  • priorità tematiche, ad esempio ambiente, turismo, diversificazione, ecc.;
  • progetti collettivi;
  • diversi livelli di sostegno;
  • progetti di diverse dimensioni.

 Negli ultimi due casi è importante tenere presente il principio di proporzionalità nel processo decisionale dei progetti.

Tipologie di criteri

Ci sono due principali tipologie di criteri decisionali che i GAL devono tenere presenti:

  • i criteri di ammissibilità, per valutare l’eleggibilità delle domande;
  • i criteri di selezione, per la valutazione qualitativa e la graduatoria delle domande.

Nei casi in cui il CLLD è attuato nell’ambito di altri fondi SIE, è necessario un efficace coordinamento tra i fondi e la strategia di sviluppo locale e questo richiede necessariamente una forte armonizzazione dei diversi criteri di ammissibilità.

Criteri di ammissibilità

I criteri di ammissibilità minimi a livello del PSR sono i criteri essenziali che tutti i progetti devono soddisfare per poter essere ammessi alla successiva valutazione qualitativa. Di norma, questi criteri riguardano le attività, i beneficiari e le spese ammissibili. Tali criteri sono generalmente vagliati in funzione di una valutazione tecnica, non vengono applicati valori di soglia e la decisione è irrevocabile. Alcuni elementi di questa valutazione possono essere effettuati sia dall’Autorità di gestione (AdG), sia dal GAL, a seconda del metodo di attuazione scelto. Tuttavia, la responsabilità ultima dell’ammissibilità spetta in ogni caso all’AdG.

I criteri di ammissibilità specifici della strategia di sviluppo locale tendono a riferirsi più all’orientamento della strategia in termini di territorio, beneficiari e tipi di attività sostenute. Questi criteri sono generalmente applicati dal GAL al fine di assicurare la coerenza dell’attività progettuale con la strategia di sviluppo locale.

È importante che i criteri di ammissibilità siano applicati ai progetti quanto più tempestivamente possibile nel processo di domanda. Tali criteri devono essere comunicati in modo chiaro nei materiali pubblicitari e nel fascicolo di domanda, in modo che tutti conoscano bene le regole. I progetti dovrebbero essere vagliati a fronte di questi criteri, idealmente con una manifestazione di interesse o in una fase di domanda prelimare. Ciò consente di evitare inutili sforzi  nell’elaborazione dei progetti, offrendo inoltre la possibilità di modificare le proposte se necessario.

L’orientamento e un supporto continuo allo sviluppo dei progetti dovrebbero essere finalizzati a garantire che le domande complete siano conformi ai parametri di ammissibilità concordati o che eventuali elementi emersi nelle fasi successive del processo di sviluppo – per esempio, le necessarie autorizzazioni – siano risolti prima di sottoporre la candidatura al procedimento formale per l’adozione delle decisioni definitive.

Criteri di selezione dei progetti

Esiste una chiara suddivisione dei compiti tra il GAL e l’AdG. La valutazione qualitativa dei progetti è responsabilità dei GAL; in principio, questi ultimi applicano esclusivamente i criteri di selezione della propria strategia di sviluppo locale. L’AdG non può imporre criteri di selezione aggiuntivi del PSR, in quanto tali criteri potrebbero influenzare la decisione finale del GAL.

Ai sensi del regolamento sulle disposizioni comuni per il periodo di programmazione 2014-2020, i GAL sono tenuti a formulare, definire e dichiarare i criteri di selezione dei progetti relativi alla propria strategia di sviluppo locale. La buona pratica indica inoltre che i GAL dovrebbero includere i criteri di selezione nei rispettivi piani d’azione della SSL. Tali criteri dovrebbero essere adattati in funzione delle specificità del territorio interessato ed essere progettati in modo tale da valutare la pertinenza e il contributo delle proposte di progetto relativamente alla strategia, ai suoi obiettivi e gruppi destinatari. Tali criteri potranno essere ridefiniti nei bandi per la presentazione delle proposte di progetto, al fine di integrarvi criteri specifici riguardanti un determinato tipo di attività, zona o gruppo destinatario.

Questi criteri devono poter informare il processo decisionale dei GAL e ciò comporta decisioni di tipo qualitativo e quantitativo in merito all’auspicabilità del progetto. Tali criteri possono includere:

  • la capacità del progetto di contribuire alla realizzazione della strategia e di integrare le attività coperte da altre iniziative pertinenti;
  • la capacità del progetto di rispondere alle esigenze identificate e di essere sostenuto da una futura domanda;
  • il grado di pertinenza e coerenza del progetto in relazione alle esigenze individuate.

Affinché i GAL possano adottare valutazioni obiettive utilizzando questi criteri, è indispensabile che questi ultimi siano misurabili e riproducibili.

Oltre ai giudizi in merito all’auspicabilità dei progetti in termini del potenziale contributo agli obiettivi della strategia di sviluppo locale, è necessario considerare anche l’effettiva fattibilità del progetto. Ciò implica un’ulteriore serie di controlli tecnici che tutti i GAL dovrebbero effettuare e per i quali andranno stabiliti ulteriori criteri, tra cui:

  • se il richiedente dispone delle capacità tecniche e finanziarie per realizzare il progetto;
  • se è chiaramente dimostrata la necessità di aiuti finanziari;
  • se gli obiettivi, gli indicatori e le principali fasi sono realistici.

 Elaborazione dei criteri di selezione dei progetti

L’elaborazione di criteri di selezione specifici correlati alla strategia di sviluppo locale mira a ottimizzare il processo decisionale che aiuta i GAL a selezionare e finanziare adeguatamente i progetti in grado di contribuire maggiormente alla realizzazione delle rispettive priorità strategiche in maniera imparziale, coerente e trasparente. Ne consegue pertanto che il processo e i criteri di selezione dovrebbero essere sviluppati in concomitanza e in coordinamento con la strategia di sviluppo locale e il relativo piano di attuazione e che, prima che questi ultimi vengano presentati e realizzati, i criteri dovrebbero essere concordati dal GAL.

Un efficace ricorso alle manifestazioni di interesse o ai processi di pre-selezione semplifica sostanzialmente il processo decisionale e, in questa fase, i criteri devono essere chiari. Di norma, questi costituiscono un sottoinsieme semplificato dei criteri di selezione e offrono una base per valutare le candidature, fornire feedback ed informare lo sviluppo e il sostegno dei progetti.

Generalmente, tra i criteri di selezione minimi specifici della strategia di sviluppo locale figurano:

  • la capacità del progetto di contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia;
  • la capacità del progetto di integrare le attività coperte da altre iniziative pertinenti;
  • la capacità del progetto di rispondere alle esigenze identificate e di dimostrare coerenza con le stesse;
  • la capacità del progetto di essere supportato da una comprovata domanda, effettiva o prevista (inclusa una valutazione di possibili modifiche di attività esistenti);
  • la pertinenza a livello locale dell’intervento del progetto proposto e il relativo metodo di attuazione;
  • i benefici aggiuntivi dei risultati del progetto, ovvero in che misura il conseguimento di tali risultati dipende dal sostegno LEADER;
  • l’inclusione di fasi critiche e obiettivi realistici e misurabili, unitamente ai relativi indicatori di rendimento;
  • la convenienza economica, ovvero il rapporto tra i costi proposti e il sostegno LEADER e gli esiti desiderati (ad esempio attraverso un’analisi comparativa con altre iniziative o con i criteri di riferimento del progetto);
  • la concretezza dell’approccio proposto in termini di attuabilità pratica e finanziaria, di fattibilità e capacità dei richiedenti di conseguire risultati;
  • la sostenibilità della proposta, ossia la strategia di compimento, proseguimento o uscita.

 Una soluzione efficace per l’elaborazione del processo e dei criteri di selezione consiste nel delegare questa attività a un sottogruppo del GAL.

Proporzionalità

Nell’elaborare i criteri di selezione della strategia di sviluppo locale è importante che i GAL considerino attentamente le diverse tipologie e la portata dei progetti e dei candidati, così come il diverso livello di sostegno finanziario richiesto. Questo è estremamente importante nel caso di beneficiari o interventi su piccola scala dove requisiti eccessivi potrebbero offuscare i potenziali benefici e fungere così da deterrente. Naturalmente, ciò dovrà essere soppesato con il dovuto rigore e senso di responsabilità.

I criteri dovrebbero consentire ai GAL di applicare il principio di proporzionalità al proprio processo decisionale; il modo in cui i criteri vengono elaborati e applicati può permettere ai GAL di perfezionare l’attuazione della propria strategia di sviluppo locale, in linea con le priorità stabilite. Ad esempio, nel caso di progetti più piccoli, i GAL potrebbero definire soglie inferiori oppure applicare una serie di criteri adattati o differenziati. Il peso attribuito ai diversi criteri di selezione può inoltre variare a seconda della dimensione o del tipo di domanda, ad esempio per quanto riguarda la quantità di giustificativi richiesti per le domande di ridotta entità. Il principio di proporzionalità può riguardare anche le modalità di applicazione dei criteri, ad esempio il grado di precisione o di flessibilità di tali criteri e della loro applicazione.

Misurabilità

Nell’elaborare i criteri di selezione, i GAL devono considerarne l’effettiva applicazione pratica, vale a dire come saranno formulati i giudizi nell’ambito del processo decisionale. Comunemente, gli approcci prevedono l’assegnazione ai progetti di un punteggio basato su liste di controllo o matrici; pertanto, i GAL devono attribuire un valore ai diversi criteri. Per poter giustificare correttamente le decisioni, occorrerà prestare molta attenzione alla definizione dei criteri di valutazione delle domande.

Nell’elaborazione di tali criteri, i GAL dovrebbero pertanto considerarne:

  • l’applicabilità, ovvero la pertinenza e l’applicazione concreta dei criteri rispetto ai progetti;
  • la coerenza, i criteri dovrebbero consentire di valutare i progetti in relazione alle priorità della strategia di sviluppo locale e agli esiti desiderati;
  • la ripetibilità, ovvero la capacità di essere sempre applicati e valutati nello stesso modo in più domande;
  • la correlazione con gli indicatori, come base su cui misurare il potenziale successo della strategia di sviluppo locale;
  • il processo decisionale, ossia gli aspetti pratici relativi alle concrete modalità di applicazione dei criteri.

Selezione dei progetti

Molti dei punti fondamentali riguardanti la selezione dei progetti, gli obiettivi, i principi, gli enti e i soggetti interessati sono stati definiti nelle precedenti sezioni del documento. Nella presente sezione verranno affrontati ulteriori aspetti specifici in materia di selezione dei progetti, con approfondimenti su alcuni dei punti precedentemente trattati.

Comunicare i criteri

Fornire informazioni, anche se quantitativamente e qualitativamente valide, potrebbe non essere di per sé sufficiente a generare progetti forti sul piano strategico. Questa parte del processo LEADER richiede una gestione rigorosa, strategica e proattiva per garantire progetti di qualità.

I materiali dovrebbero essere elaborati in modo tale da poter aiutare i richiedenti a comprendere gli obiettivi della strategia di sviluppo locale, il processo di selezione e i criteri applicabili. Nelle fasi di animazione e di sostegno allo sviluppo dei progetti, laddove possibile, il personale dovrebbe assicurarsi che le procedure e i criteri siano correttamente compresi.

Garantire la trasparenza della procedura di domanda è di cruciale importanza per mantenere alta la motivazione e la fiducia degli attori locali. Pertanto, le modalità di gestione della strategia di sviluppo locale dovrebbero illustrare chiaramente sia i criteri di selezione, sia il processo attraverso il quale verranno applicati. Questi aspetti dovrebbero figurare chiaramente nella documentazione relativa al processo di candidatura e in qualsiasi altro materiale pubblicitario correlato.

Sebbene le procedure siano di per sé importanti, bisogna dare prova della loro effettiva applicazione ed è fondamentale che i GAL mantengano sempre gli impegni assunti e  li comunichino chiaramente ai candidati. Per i promotori dei progetti è altrettanto importante un corretto feedback, che consente loro di migliorare o modificare le proposte e capire perché un altro programma o approccio potrebbe essere più adatto di LEADER. In questo caso, un valido approccio da considerare è il processo di candidatura articolato in due fasi.

La selezione: quando usare i criteri di selezione, in che modo e da chi

I criteri di selezione sono applicabili in qualsiasi fase del processo, costituiscono un elemento fondamentale dell’animazione, della pre-selezione, dello sviluppo e del processo di selezione dei progetti e fanno parte del processo di elaborazione della strategia di sviluppo locale. Rappresentano un collegamento vitale tra le azioni del progetto e la SSL, le priorità della strategia e gli esiti desiderati;  sono inoltre uno strumento di gestione fondamentale che consente al GAL di orientare l’attuazione e la realizzazione della propria strategia. Tali criteri dovrebbero pertanto essere utilizzati non soltanto dai GAL per l’adozione delle decisioni, ma anche dai richiedenti e da tutto il personale dei GAL nell’ambito dell’intero processo.

In ultima analisi, questi criteri offrono un solido punto di partenza per prendere decisioni in merito ai progetti da sostenere e, in molti casi, all’importo concesso. I GAL si avvalgono di un’ampia gamma di processi decisionali e i criteri, pertanto, saranno applicati in modi diversi. Alcuni GAL assegneranno un punteggio e/o raccoglieranno tale punteggio o giudizio in matrici o modelli; altri discuteranno dei progetti in base ai criteri per poi raggiungere una decisione consensuale. In alcuni casi, l’analisi effettuata sulla base dei criteri può portare a formulare raccomandazioni o a imporre condizioni prima della concessione del sostegno finanziario.

A prescindere dal processo decisionale adottato, questo deve essere registrato per produrre una documentazione verificabile a supporto delle decisioni adottate. Tale documentazione deve dimostrare che i criteri di selezione dei progetti sono stati utilizzati in modo rigoroso, ripetibile e coerente e che le procedure specificate, ad esempio quelle riguardanti i conflitti di interesse o il quorum per il processo decisionale del GAL, sono state debitamente seguite.

Integrando i criteri di selezione nell’intero processo di attuazione della strategia di sviluppo locale e correlandoli agli obiettivi e agli indicatori, i GAL migliorano propria capacità di monitorare i progressi dei singoli progetti e il loro contributo alla SSL. A sua volta, questo costituirà una base per la revisione continua dei progressi della SSL e, qualora richiesto, potrà servire a giustificare un’eventuale modifica dei criteri in risposta al mutare delle esigenze o garantire la necessaria trasparenza della fase attuativa.

Definire una graduatoria delle proposte di progetto

La valutazione dei progetti ad opera dei GAL dovrebbe prevedere un sistema di classificazione strutturato, di tipo qualitativo e quantitativo, da utilizzare per valutare le candidature a fronte di determinate soglie o come strumento per stilare graduatorie o analisi comparative. Un modello molto diffuso consiste nell’assegnare un punteggio a ogni criterio di selezione, per valutare ad esempio quanto efficacemente il progetto implementa o soddisfa tale criterio. L’attribuzione del punteggio può essere realizzata dal personale del GAL, successivamente discussa e confermata dal Consiglio di amministrazione o dal Sottocomitato di valutazione dei progetti; un processo che può essere (e sovente lo è) realizzato direttamente dai rispettivi membri. Questo tipo di approccio può rivelarsi più indicato nelle fasi avanzate del periodo di programmazione, quando le risorse scarseggiano e bisogna inevitabilmente innalzare l’asticella per l’approvazione delle candidature.

Bandi tematici per la presentazione dei progetti

Molti GAL hanno bandi permanenti per la presentazione di proposte e si riuniscono frequentemente (probabilmente a scadenza mensile) per l’adozione di decisioni e per la valutazione in itinere dei progetti. Questo rende difficile comparare la qualità delle candidature tra le diverse riunioni di valutazione. L’organizzazione di bandi tematici può in parte ovviare a questo problema, soprattutto negli ambiti in cui le risorse scarseggiano e solo un esiguo numero di progetti può essere realizzato nel corso dell’intero periodo di programmazione o nelle fasi avanzate del periodo di attuazione, ad esempio in seguito al riesame della strategia di sviluppo locale. 

Valutazione dei rischi e analisi di fattibilità

Sulla carta, molte candidature sembrano particolarmente promettenti, ma i proponenti o le organizzazioni promotrici sono di fatto incapaci di attuarle. Spetta al personale del GAL analizzare e conoscere a fondo il retroterra dei candidati, procedere a una semplice analisi di fattibilità o a una valutazione dei rischi e riferire al Consiglio di amministrazione del GAL qualsiasi elemento che possa risultare utile per la decisione finale. A tale proposito sarà opportuno verificare i documenti elencati qui di seguito, che potranno anche essere richiesti in allegato all’atto di candidatura:

  • le versioni più aggiornate del conto profitti e perdite, dello stato patrimoniale e del bilancio annuale del candidato;
  • prova di liquidità di cassa e capacità di gestire la contabilità del progetto;
  • personale (incluse le relative competenze specifiche) e altre risorse che sosterranno l’attuazione del progetto;
  • referenze e impegni dei partner del progetto;
  • situazione IVA;
  • atto di registrazione, statuto e nominativo delle persone legalmente autorizzate a firmare per conto dell’organizzazione candidata;
  • verbali della riunione nel corso della quale l’organizzazione ha deciso di richiedere un finanziamento LEADER;
  • documentazione relativa al rendimento nei precedenti progetti di sviluppo sovvenzionati da fonti pubbliche (se applicabile);
  • autorizzazione delle autorità competenti per le opere ambientali o edilizie (se richiesta);
  • contratto di locazione o prova dell’acquisto di una proprietà per i progetti edilizi o ambientali, se del caso.

Flessibilità

Il sostegno all’innovazione implica un processo decisionale aperto all’assunzione di rischi. A volte le idee migliori arrivano come un fulmine a ciel sereno e nessuno avrebbe potuto prevederle. Le strategie LEADER e i processi correlati devono essere sufficientemente flessibili da poter includere anche le idee di progetto più innovative, naturalmente dopo averne verificato la conformità giuridica nell’ambito del Programma di sviluppo rurale nazionale.

Esempio dalla Finlandia: Modulo di valutazione dei progetti in uso presso il GAL  Joutsenten Reitti

Come garantire un corretto svolgimento dei progetti

L’importanza di sostenere adeguatamente il passaggio dall’idea di progetto alla selezione e all’azione è ben nota ai GAL di successo che promuovono questi progetti rendendoli sempre più rispondenti e allineati alla strategia di sviluppo locale e sempre più realistici e fattibili. Tutti i buoni progetti hanno bisogno di tempo per svilupparsi e i GAL devono tenerne conto nei loro processi decisionali, di animazione e di candidatura per garantire il successo di questi progetti a grande valore aggiunto.

Accompagnare i progetti

Una volta approvato dal Consiglio di amministrazione del GAL, un progetto LEADER non dovrebbe essere lasciato solo nella sua fase attuativa. Accompagnare i progetti e i relativi promotori e sostenere l’intero processo, dall’idea di progetto iniziale all’ultima richiesta di pagamento, è il principale compito del GAL.

Dossier informativo sulla gestione dei progetti

Immediatamente dopo l’approvazione del progetto, molti GAL inviano ai promotori di progetto un dossier informativo sulle mansioni relative alla gestione quotidiana del progetto. Questo pacchetto può essere realizzato sotto forma di classificatore, anche per agevolare il lavoro di documentazione, con intercalari che suddividono le informazioni e i documenti da raccogliere e conservare per eventuali ispezioni da parte delle autorità.

Siate disponibili!

Un personale del GAL responsabile partecipa agli incontri di progetto quanto più possibile. Il più importante è l’incontro iniziale, nel corso del quale vengono concordate, ad esempio, le procedure finanziarie del progetto. Partecipando a queste riunioni e illustrando le condizioni di finanziamento LEADER, il personale del GAL può evitare, nella misura del possibile, passi falsi del proponente nella gestione del progetto. Anche nei periodi che intercorrono tra i vari incontri, lo staff del gruppo di azione locale deve essere facilmente reperibile per telefono, posta o posta elettronica, così da poter rispondere a qualsiasi richiesta urgente dei promotori di progetto.

Come misurare e documentare i risultati dei progetti

Sul monitoraggio e la valutazione nell’ambito di LEADER sono stati prodotti diversi manuali, linee guida e rapporti.  Di seguito ne sono elencati alcuni di particolare interesse e utilità.

  • Mostrare il valore aggiunto di LEADER/CLLD attraverso la valutazione. Testo integrale del rapporto del workshop sulle buone pratiche organizzato dall’Helpdesk europeo di valutazione per lo sviluppo rurale, vedi qui.
  • “Valuatare l’approccio CLLD: manuale per GAL e FLAG” realizzato congiuntamente dalle Unità di supporto  FAME (Fisheries and Aquaculture Monitoring and Evaluation – Valutazione e monitoraggio  delle attività di pesca) e FARNET,  vedi qui.
  • “Linee guida: valutazione di LEADER/CLLD” prodotto dall’Helpdesk europeo di valutazione per lo sviluppo rurale, vedi qui.
  • “La valutazione LEADER/CLLD in sintesi”, prodotto dall’Helpdesk europeo di valutazione per lo sviluppo rurale, vedi qui.
  • Caso di studio danese – Banca dati delle operazioni dei GAL per il monitoraggio e la valutazione di LEADER/CLLD, vedi qui.
  • La collana “Rural Evaluation News” dell’Helpdesk europeo di valutazione per lo sviluppo rurale riporta diversi articoli di particolare interesse, tra cui:
    • 4 Valutazione LEADER/CLLD, vedi qui.
    • 9 Approccio di rete per misurare il capitale sociale in LEADER/CLLD, vedi qui.
    • N. 10 Workshop sulle buone pratiche: mostrare il valore aggiunto di LEADER/CLLD attraverso la valutazione, vedi qui.