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11/05/2012

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    Le scienze della vita e la biotecnologia

    Nel gennaio 2002 la Commissione ha adottato una strategia per l'Europa nel campo delle scienze della vita e della biotecnologia (COM(2002)27). Tale strategia, che rispecchia l'interesse espresso dal Consiglio europeo per le scienze della vita, prevede una tabella di marcia dettagliata fino al 2010 e pone il settore in prima fila fra le tecnologie d'avanguardia che dovrebbero permettere all’Unione europea di raggiungere l'obiettivo strategico a lungo termine definito nel marzo 2000 dal Consiglio europeo di Lisbona.

    La strategia si suddivide in due parti: una serie di orientamenti generali e un piano in 30 punti per metterli in pratica. Precisa gli interventi spettanti alla Commissione e alle altre istituzioni europee, oltre a raccomandare diverse misure da realizzare nel settore pubblico e privato. La strategia funge quindi da punto di riferimento per le azioni condotte dai diversi operatori nei rispettivi ambiti di competenza e per la loro collaborazione.

    La Commissione segue l'attuazione della strategia pubblicando regolarmente relazioni sullo stato di avanzamento .

    Nel 2007 ha intrapreso un esame intermedio della strategia europea per le scienze della vita e la biotecnologia basandosi sulla valutazione dei progressi realizzati dal 2002 in poi e sullo studio "Bio4EU". Quest'ultimo, commissionato dal Parlamento europeo, ha fornito una valutazione dell'impatto economico, sociale ed ambientale delle biotecnologie. Lo studio riporta diversi esempi concreti dell'applicazione delle biotecnologie in campo sanitario, alimentare e ambientale. La Commissione ne ha tratto ispirazione per rivedere la propria strategia secondo le linee illustrate in una comunicazione presentata dal presidente Barroso.