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Archive:Statistiche sul prezzo dell'energia elettrica

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Dati estratti nel novembre 2019.

Prossimo aggiornamento della scheda: settembre 2020.

La versione inglese di questa scheda è stata aggiornata più di recente.

Highlights

Nell'UE i prezzi più alti dell'energia elettrica per i consumatori domestici in Germania (0,31 EUR per kWh), i più bassi in Bulgaria (0,10 EUR per kWh) nel primo semestre del 2019.

Nell'UE i prezzi più alti dell'energia elettrica per i consumatori non domestici in Italia (0,17 EUR per kWh), i più bassi in Danimarca (0,07 EUR per kWh) nel primo semestre del 2019.

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Prezzi dell'energia elettrica (comprensivi delle imposte) per i consumatori domestici, primo semestre 2019

La presente scheda evidenzia l'evoluzione dei prezzi dell'energia elettrica sia per i consumatori domestici sia per i consumatori non domestici all'interno dell'Unione europea (UE). La scheda comprende inoltre i dati relativi ai prezzi di Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo [1], Moldova, Ucraina e Georgia.

Il prezzo dell'energia nell'UE dipende dalle diverse condizioni della domanda e dell'offerta, tra cui la situazione geopolitica, il mix energetico nazionale, la diversificazione delle importazioni, i costi di rete, i costi di tutela ambientale, le avverse condizioni meteorologiche o i livelli di tassazione e delle accise. Si noti che i prezzi indicati in questa scheda comprendono le imposte, gli oneri e l'IVA per i consumatori domestici, ma non includono le imposte e gli oneri recuperabili e l'IVA per i consumatori non domestici.

Full article

Prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici

Prezzi dell'energia elettrica più elevati in Danimarca e Germania

La tavola 1 presenta il quadro generale dei prezzi medi in euro per chilowattora (EUR per kWh) dell'energia elettrica registrati negli ultimi tre anni (primo semestre di ogni anno per evitare gli effetti della stagionalità).

Tavola 1 - Prezzi dell'energia elettrica, 2017-2019 (primo semestre)
(EUR per kWh)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_204) e (nrg_pc_205)

Per i consumatori domestici (definiti ai fini della presente scheda come utenti di medie dimensioni con un consumo annuo compreso tra 2 500 kWh e meno di 5 000 kWh), i prezzi più elevati dell'energia elettrica tra gli Stati membri dell'UE nel primo semestre del 2019 sono stati osservati in Germania (0,3088 EUR per kWh), Danimarca (0,2984 EUR per kWh) e Belgio (0,2839 EUR per kWh); cfr. grafico 1. I prezzi più bassi sono stati registrati in Bulgaria (0,0997 EUR per kWh), Ungheria (0,1120 EUR per kWh) e Lituania (0,1255 EUR per kWh). Il prezzo dell'energia elettrica per le utenze domestiche in Germania era superiore di quasi tre volte al prezzo applicato in Bulgaria.

Grafico 1 - Prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici, primo semestre 2019
(EUR per kWh)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_204)

Nel primo semestre del 2019, il prezzo medio nell'UE-28 — una media ponderata che utilizza i dati più recenti (2017) relativi alla quantità dei consumi degli utenti domestici — ammontava a 0,2159 EUR per kWh.

Il grafico 2 illustra l'evoluzione dei prezzi dell'energia elettrica per le utenze domestiche nell'UE-28 dal primo semestre del 2008. Il prezzo dell'energia, dell'offerta e della rete (al netto delle imposte) è rimasto stabile nel corso dell'ultimo decennio. Dal valore di 0,1149 EUR/kWh registrato nel primo semestre del 2008 è passato a 0,1411 EUR per kWh nel secondo semestre del 2014, per attestarsi al livello attuale di 0,1356 EUR per kWh. È invece aumentato costantemente il peso delle imposte, passando dal 27 % nel 2008 al 37 % nel 2019.

Grafico 2 - Evoluzione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici, UE-28 e zona euro, 2008-2019
(EUR per kWh)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_204)


Significativa differenza tra Stati membri relativamente al peso delle imposte e degli oneri

Il grafico 3 evidenzia la quota delle imposte e degli oneri sul prezzo totale al dettaglio dell'energia elettrica per i consumatori domestici. L'importo relativo più basso della contribuzione fiscale nell'UE durante il primo semestre del 2019 è stato registrato a Malta (5,9 %), dove al prezzo di base si è applicata un'aliquota IVA ridotta e non sono state imputate ulteriori imposte ai consumatori domestici. La tassazione più alta è stata applicata in Danimarca, dove il 63,7 % del prezzo finale era costituito da imposte e oneri.

Grafico 3 - Quota delle imposte e degli oneri versati dai consumatori domestici, primo semestre 2019
(%)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_204)

Diminuzioni più significative dei prezzi dell'energia elettrica in Danimarca, Portogallo e Polonia

Il grafico 4 presenta la variazione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici, comprensivi di tutte le imposte e dell'IVA espressi in moneta nazionale, tra il primo semestre del 2018 e il primo semestre del 2019; nel periodo in considerazione questi prezzi hanno subito un calo in quattro Stati membri dell'UE. L'aumento di prezzo più consistente è stato osservato nei Paesi Bassi (20,3 %), mentre il prezzo dell'energia elettrica per i consumatori domestici è diminuito in particolare in Danimarca (-4,3 %).

Grafico 4 - Variazione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici rispetto all'anno precedente, stesso semestre, primo semestre 2019
(%)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_204)

Prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici

Prezzi dell'energia elettrica più elevati in Italia e a Cipro

Per i consumatori non domestici (definiti ai fini della presente scheda come utenti di medie dimensioni con un consumo annuo compreso tra 500 MWh e meno di 2 000 MWh), i prezzi più elevati dell'energia elettrica tra gli Stati membri dell'UE nel primo semestre del 2019 sono stati registrati in Italia e a Cipro (cfr. grafico 5). Nello stesso periodo il prezzo medio nell'UE-28 — una media ponderata che utilizza i dati nazionali più recenti (2017) relativi ai volumi di consumo dell'utenza non domestica — ammontava a 0,1251 EUR per kWh.

Grafico 5 - Prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici, primo semestre 2019
(EUR per kWh)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_205)

Il grafico 6 illustra l'evoluzione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici nell'UE-28 dal primo semestre del 2008. Il prezzo dell'energia, dell'offerta e della rete (al netto delle imposte) è dapprima aumentato, passando da 0,0846 EUR/kWh nel primo semestre del 2008 a 0,0959 EUR per kWh nel primo semestre del 2012, per poi attestarsi al livello attuale di 0,0875 EUR per kWh. È invece aumentato costantemente il peso delle imposte, passando dal 13 % nel 2008 al 30 % nel 2019.

Grafico 6 - Evoluzione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici, UE-28 e zona euro, 2008-2019
(EUR per kWh)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_205)

Proporzione di imposte e oneri non recuperabili nei prezzi dell'energia elettrica

Il grafico 7 evidenzia la quota delle imposte e degli oneri non recuperabili sul prezzo totale dell'energia elettrica per i consumatori non domestici. Nel primo semestre del 2019 la tassazione più alta è stata applicata in Germania, dove le imposte e gli oneri non recuperabili rappresentavano il 45,1 % del prezzo totale.

Grafico 7 - Quota delle imposte e degli oneri non recuperabili versati dai consumatori non domestici, primo semestre 2019
(%)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_205)

Evoluzione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici

Il grafico 8 presenta la variazione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici, comprensivi di tutte le imposte e degli oneri non recuperabili espressi in moneta nazionale, tra il primo semestre del 2018 e il primo semestre del 2019; nel periodo in considerazione questi prezzi sono diminuiti in uno solo degli Stati membri dell'UE, la Danimarca, dove si è registrato un calo del 12,2 %. L'aumento di prezzo più consistente è stato osservato in Romania (19,2 %), mentre il prezzo dell'energia elettrica per i consumatori non domestici è diminuito del 12,2 % in Danimarca.

Grafico 8 - Variazione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori non domestici rispetto all'anno precedente, stesso semestre, primo semestre 2019
(%)
Fonte: Eurostat (nrg_pc_205)

Fonte dei dati per le tavole e i grafici

Fonti dei dati

Definizione di consumatori domestici

Nella presente scheda i riferimenti ai consumatori domestici rinviano alla fascia media di consumo rappresentativa per l'utenza domestica con un consumo annuo di energia elettrica compreso tra i 2 500 e i 5 000 kWh. Tutti i dati si riferiscono ai prezzi al dettaglio al consumatore e includono le imposte, gli oneri e l'IVA.

Si noti che il raffronto tra i prezzi del 2018 e del 2019 è stato effettuato con i prezzi espressi in moneta nazionale per escludere l'influenza delle variazioni dei tassi di cambio tra le monete nazionali e l'euro per gli Stati membri dell'UE e i paesi terzi che non utilizzano l'euro.

Definizione di consumatori non domestici

Nella presente scheda i riferimenti ai consumatori non domestici rinviano alla fascia media di consumo rappresentativa per l'utenza non domestica con un consumo annuo di energia elettrica compreso tra i 500 e i 2 000 MWh. I prezzi indicati nella scheda corrispondono al prezzo di base per la produzione dell'energia elettrica e ai costi di rete, comprensivi di tutte le imposte e gli oneri non recuperabili.

Metodologia

A causa del cambiamento di metodologia a partire dal 2007, si registra un'interruzione nelle serie ed è quindi disponibile solo una serie temporale relativamente breve. Ciò nonostante, anche in questo lasso di tempo relativamente breve i prezzi dell'energia elettrica hanno subito notevoli fluttuazioni.

Nel 2016 è entrato in vigore il regolamento (UE) 2016/1952, che definisce l'obbligo di raccolta e diffusione dei prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici e non domestici. Fino al gennaio 2017 i dati relativi ai prezzi per i consumi domestici erano forniti su base volontaria. Fino al 2016 i consumatori non domestici erano definiti come consumatori industriali, ma le autorità incaricate della trasmissione dei dati sono state autorizzate ad includere anche altre tipologie di consumatori non domestici. Con l'introduzione del regolamento (UE) 2016/1952, la definizione è stata modificata da consumatori non domestici a consumatori non domestici al fine di applicare un'unica metodologia per tutti i paesi che trasmettono dati.

I prezzi dell'energia elettrica o i sistemi di tariffazione variano da un fornitore a un altro e possono essere il risultato di contratti a trattativa privata, specialmente per i grandi consumatori non domestici. Per gli utenti minori, tali prezzi o sistemi sono generalmente stabiliti in base alla quantità di energia elettrica consumata, insieme a una serie di altre caratteristiche; la maggior parte delle tariffe comprende anche una qualche forma di spesa fissa. Non esiste quindi un prezzo unico per l'energia elettrica. Per confrontare i prezzi nel tempo e tra gli Stati membri dell'UE, la presente scheda riporta informazioni relative alle fasce di consumo per l'utenza domestica e per quella non domestica. Esistono in totale cinque tipi diversi di utenti domestici, per i quali i prezzi dell'energia elettrica vengono rilevati in base a fasce distinte di consumo annuo. Tra i consumatori non domestici, si rilevano i prezzi dell'energia elettrica per sette diversi tipi di utenti in totale.

I prezzi rilevati si riferiscono alla media dei prezzi registrati su un periodo di sei mesi (semestre) che va da gennaio a giugno (primo semestre o semestre 1) e da luglio a dicembre (secondo semestre o semestre 2) di ogni anno. I prezzi includono il prezzo di base dell'energia elettrica, i costi di trasmissione e di distribuzione, l'affitto del contatore e altri servizi. I prezzi dell'energia elettrica per i consumatori domestici sono comprensivi di imposte, oneri, tasse parafiscali, diritti e imposta sul valore aggiunto (IVA), poiché rispecchiano in genere i prezzi finali pagati dai consumatori domestici. Dato che i consumatori non domestici possono solitamente recuperare l'IVA e alcune altre imposte, i prezzi per le imprese sono indicati al netto dell'IVA e di ulteriori imposte/oneri/diritti recuperabili. L'unità per i prezzi dell'energia elettrica è l'euro per chilowattora (EUR per kWh).

Contesto

Il prezzo e l'affidabilità delle forniture di energia, in particolare dell'energia elettrica, sono elementi chiave della strategia di approvvigionamento energetico di un paese. I prezzi dell'energia elettrica sono particolarmente importanti per la competitività internazionale, in quanto l'energia elettrica in genere rappresenta una percentuale significativa dei costi energetici totali per le imprese industriali e per quelle che prestano servizi. A differenza del prezzo dei combustibili fossili, che sono di solito commercializzati sui mercati mondiali a prezzi relativamente uniformi, esiste una gamma più ampia di prezzi dell'energia elettrica tra gli Stati membri dell'UE. Il prezzo dell'energia elettrica è, in una certa misura, influenzato dal prezzo dei combustibili primari e più di recente dal costo dei certificati relativi alle emissioni di anidride carbonica (CO2).

Queste questioni sono state affrontate in una comunicazione della Commissione europea Il rincaro del petrolio: come affrontare la sfida [COM(2008) 384], che invita l'UE a usare in modo più efficiente l'energia e a essere meno dipendente dai combustibili fossili, in particolare adottando l'approccio delineato nel pacchetto cambiamento climatico ed energie rinnovabili.

L'UE è intervenuta per liberalizzare i mercati dell'energia elettrica e del gas sin dalla seconda metà degli anni novanta. Le direttive adottate nel 2003 hanno stabilito regole comuni per i mercati interni dell'energia elettrica e del gas naturale. Sono state fissate le scadenze per l'apertura dei mercati e per consentire agli utenti di scegliere il proprio fornitore: dal 1° luglio 2004 per i consumatori non domestici e dal 1° luglio 2007 per tutti i consumatori (compresi gli utenti domestici). Alcuni Stati membri dell'UE hanno anticipato il processo di liberalizzazione, mentre altri sono stati molto più lenti nell'adottare le misure necessarie. Permangono infatti considerevoli barriere all'ingresso in molti mercati dell'energia elettrica e del gas naturale, come si può constatare dal numero di mercati che sono ancora dominati da fornitori (quasi) monopolistici. Nel luglio 2009, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato un terzo pacchetto di proposte legislative (sito in inglese) volte a garantire una scelta reale ed effettiva dei fornitori, nonché benefici per i clienti. Si ritiene che una maggiore trasparenza dei prezzi del gas e dell'energia elettrica dovrebbe contribuire a promuovere una concorrenza leale, incoraggiando i consumatori a scegliere tra fonti energetiche (petrolio, carbone, gas naturale e fonti di energia rinnovabili) e fornitori diversi. La trasparenza dei prezzi dell'energia può essere resa più efficace pubblicando e diffondendo nel modo più ampio possibile i prezzi e i sistemi di tariffazione.

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Energy statistics - natural gas and electricity prices (from 2007 onwards) (nrg_pc)
Energy statistics - natural gas and electricity prices (until 2007) (nrg_pc_h)


  • Energy (in inglese, francese e tedesco)

Note

  1. Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244/1999 dell'UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.