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Statistiche sulla struttura delle aziende agricole

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Dati: dicembre 2015. Dati più recenti: Ulteriori informazioni di Eurostat, tavole principali e banca dati. La versione inglese di questa scheda è stata aggiornata più di recente.
Grafico 1 - Indicatori chiave — Quota sul totale dell'UE-28, 2013
(%)
Fonte: Eurostat (ef_kvaareg)
Grafico 2 - Superficie agricola media utilizzata per azienda, 2010 e 2013 (1)
(ettari)
Fonte: Eurostat (ef_kvaareg)
Tavola 1 - Produzione, manodopera e bestiame, 2007–2013
Fonte: Eurostat (ef_kvaareg)
Grafico 3 - Percentuale di lavoratori regolari sulla manodopera delle aziende agricole e distribuzione per intensità del lavoro, 2013
(%)
Fonte: Eurostat (ef_lflegaa) e (ef_lfwtime)
Grafico 4 - Superfici di proprietà delle aziende agricole, 2013 (1)
(%)
Fonte: Eurostat (demo_r_d3area) e (ef_oluft)
Grafico 5 - Distribuzione della superficie agricola utilizzata, 2013
(%)
Fonte: Eurostat (ef_oluft)
Grafico 6 - Superficie agricola utilizzata ripartita per uso delle superfici, UE-28, 2013 (1)
(quota % della superficie agricola utilizzata)
Fonte: Eurostat (ef_oluft)

La struttura dell'agricoltura negli Stati membri dell'Unione europea (UE) varia in funzione delle differenze geologiche, topografiche, relative al clima e alle risorse naturali, nonché della diversità delle attività regionali, delle infrastrutture e delle abitudini sociali. L'indagine sulla struttura delle aziende agricole consente di valutare la situazione agricola in tutta l'UE, monitorando le tendenze e le evoluzioni nella struttura delle aziende agricole, evidenziando al contempo anche l'impatto degli sviluppi esterni o delle proposte strategiche.

Questa scheda presenta alcune statistiche estratte dalla più recente indagine sulla struttura delle aziende agricole condotta nel 2013 e in molti casi le confronta con i risultati del |censimento del 2009 o del 2010 e con la precedente indagine sulla struttura delle aziende agricole del 2007. Occorre osservare che tra le indagini 2007 e 2009 o 2010 sono state apportate alcune modifiche metodologiche e legislative.

Principali risultati statistici

Dimensione delle aziende agricole

Nel 2013 si contavano nell'UE-28 10,8 milioni di aziende agricole. Da un'analisi per dimensione economica risulta che, tra queste aziende, 6,5 milioni (pari al 59,8 %) avevano una produzione standard superiore a 2 000 euro. La superficie agricola utilizzata (SAU) nell'UE-28 era pari a quasi 175 milioni di ettari (circa il 40,0 % della superficie totale), con una dimensione media di 16,1 ettari per azienda agricola.

In termini di superficie agricola utilizzata, la Francia e la Spagna possedevano la percentuale più elevata di superficie agricola dell'UE-28, con una quota rispettivamente del 15,9 % e del 13,3 %, mentre il Regno Unito e la Germania registravano quote poco al di sotto del 10,0 % (cfr. grafico 1). Di contro, il numero più elevato di aziende agricole si registra in Romania (3,6 milioni), dove si trova un terzo (33,5 %) di tutte le aziende dell'UE-28. La Polonia ha registrato la seconda percentuale più elevata di aziende agricole (13,2 %), poco al di sopra dell'Italia (9,3 %) e della Spagna (8,9 %).

La differenza tra le percentuali in termini di numero di aziende agricole o di superficie agricola utilizzata (come evidenziato nel grafico 1) rispecchia la dimensione media delle aziende agricole, presentata nel grafico 2. Nel 2013 la Repubblica ceca ha fatto registrare la dimensione media delle aziende agricole di gran lunga più grande tra gli Stati membri dell'UE con 133 ettari, mentre la seconda media più elevata è stata registrata nel Regno Unito, con 94 ettari. Sei Stati membri hanno riportato dimensioni medie inferiori a 10,0 ettari, mentre le medie più basse sono state registrate in Romania, a Cipro e a Malta.

La dimensione media delle aziende agricole nell'UE-28 è aumentata da 14,4 ettari per azienda nel 2010 a 16,1 ettari per azienda nel 2013, per effetto di un calo dell'11,5 % del numero di aziende e di una riduzione dello 0,7 % della superficie agricola utilizzata. La maggior parte degli Stati membri dell'UE ha evidenziato un aumento della superficie agricola media utilizzata per azienda tra il 2010 e il 2013, con la Repubblica ceca ad aver registrato l'unico calo sostanziale; in Grecia e in Irlanda sono state registrate riduzioni di modesta entità.

Oltre a determinare la dimensione delle aziende agricole in base alla loro superficie agricola, è possibile determinarne la dimensione economica facendo riferimento alla produzione standard, ovvero al valore della produzione agricola a prezzi franco azienda. Sulla base di questo parametro, la produzione agricola nell'UE-28 è aumentata (a prezzi correnti) tra il 2007 e il 2010 del 7,9 % e di un ulteriore 7,5 % tra il 2010 e il 2013 (cfr. tavola 1). Nella maggior parte degli Stati membri dell'UE è stata registrata una crescita tra questi due periodi, anche se si sono verificate contrazioni superiori al 10,0% % in Grecia e a Cipro tra il 2007 e il 2010 e in Italia tra il 2010 e il 2013. Sono state registrate riduzioni di minore entità tra il 2007 e il 2010 in Germania e Irlanda (mentre in Svezia la produzione è rimasta più o meno invariata) e tra il 2010 e il 2013 in Croazia, Austria e Portogallo. Una crescita superiore al 20,0 % è stata osservata in sette Stati membri tra il 2007 e il 2010 e in quattro Stati membri tra il 2010 e il 2013; la Lettonia è l'unico Stato membro a registrare un tale livello di crescita in entrambi i periodi.

La manodopera delle aziende agricole

La manodopera totale delle aziende agricole nell'UE-28, pari a 9,5 milioni di unità lavorative-anno nel 2013, è costituita per il 92 % da lavoratori regolari (8,7 milioni) (cfr. grafico 3). La variazione complessiva della manodopera delle aziende agricole dell'UE-28 nel periodo 2007-2013 è stata pari a 2,3 milioni di unità lavorative-anno (ULA)), equivalente a una riduzione del 19,8 %. Tra il 2007 e il 2013 la manodopera delle aziende agricole è diminuita in quasi tutti gli Stati membri dell'UE, con le importanti eccezioni di Irlanda, Ungheria e Malta, dove la manodopera è aumentata. In termini percentuali, i cali più significativi sono stati registrati in Slovacchia, Italia, Cipro e Bulgaria, dove la rispettiva manodopera si è ridotta di almeno un terzo.

I lavoratori regolari hanno costituito più di quattro quinti della manodopera delle aziende agricole in ciascuno degli Stati membri dell'UE, registrando la percentuale più bassa in Spagna, con l'81 %, mentre in Lettonia la manodopera delle aziende agricole era costituita praticamente da soli lavoratori regolari. Tra questi ultimi, la ripartizione tra lavoratori a tempo pieno e altri lavoratori è variata notevolmente tra gli Stati membri dell'UE. I lavoratori regolari a tempo pieno rappresentavano più della metà della manodopera delle aziende agricole in 11 Stati membri, raggiungendo il picco di quasi tre quarti (74 %) in Lussemburgo. Al contrario, la quota di lavoratori regolari a tempo pieno nella manodopera delle aziende agricole era compresa tra un quarto e un quinto in Austria, Croazia e Lituania, mentre la percentuale era inferiore al 7 % in Romania.

Unità di bestiame

Nel 2013 il bestiame degli Stati membri dell'UE-28 è stato pari a 130 milioni di unità di bestiame (UB). Il numero totale di animali nell'UE-28 è diminuito tra il 2007 e il 2013 di 6,6 milioni di UB: un calo pari al 4,8 % (cfr. tavola 1). In totale 21 Stati membri dell'UE hanno registrato un calo del numero di capi di bestiame tra questi anni, con riduzioni prossime al 30 % a Cipro e a Malta. Tra i sette Stati membri dell'UE con un numero di capi di bestiame maggiore nel 2013 rispetto al 2007, gli aumenti registrati sono stati inferiori all'1,0 % in Irlanda, Portogallo e Spagna, intorno al 2,0 % in Finlandia e Germania e hanno raggiunto un valore poco al di sotto del 3,0 % in Lussemburgo e nei Paesi Bassi.

Uso delle superfici agricole

Nel 2013 la superficie agricola utilizzata ha coperto i due quinti (40,0% %) della superficie totale dell'UE-28; le aziende agricole possedevano un ulteriore 9,0 % della superficie sotto forma di superfici boschive (6,7 %) o utilizzato per fini diversi dall'agricoltura (2,3 %) (cfr. grafico 4). In Irlanda la superficie agricola utilizzata è cresciuta fino a raggiungere quasi tre quarti (72,5 %) della superficie totale, mentre nel Regno Unito ha superato i due terzi del totale (70,5 %). Di contro, la superficie agricola utilizzata ha rappresentato meno di un decimo della superficie totale in Svezia (7,5 %) e Finlandia (7,4 %). Questi due Stati membri nordici sono gli unici Stati membri dell'UE in cui le superfici boschive di proprietà delle aziende agricole rappresentano una quota più importante di superficie totale rispetto a quella utilizzata a fini agricoli.

I seminativi (che comprendono superfici investite a cereali e altri seminativi) rappresentavano nel 2013 i tre quinti (59,8 %) della superficie agricola utilizzata nell'UE-28 (cfr. grafico 5), mentre i prati permanenti e pascoli (composti da pascoli, prati e pascoli magri) rappresentavano poco più di un terzo (34,2 %). Le colture permanenti, come vigneti, uliveti e frutteti, rappresentavano una percentuale del 5,9 %, mentre il rimanente 0,2 % è da attribuire principalmente agli orti familiari.

L'importanza relativa dei seminativi varia notevolmente tra gli Stati membri dell'UE. La relativa quota di superficie agricola utilizzata spazia dal 35,6 % della Slovenia all'81,6 % dell'Ungheria, con gli Stati membri nordici quali Svezia (85,1 %), Danimarca (91,5 %) e Finlandia (98,5 %) al di sopra di questo valore, contrariamente al Portogallo (30,2 %) e all'Irlanda (21,0 %) che hanno registrato una percentuale inferiore. In Lussemburgo, Slovenia, Regno Unito e Irlanda la percentuale di prati e prati permanenti associati all'allevamento di bestiame (in particolare l'allevamento di bovini da latte e ovini) ha superato il 50 % , mentre a Cipro, in Finlandia e a Malta è risultata inferiore al 2 %. Le colture permanenti hanno rappresentato più del 10 % della superficie agricola utilizzata negli Stati membri meridionali specializzati nella produzione di uva, olive e agrumi, con la quota più elevata registrata a Cipro (25,0 %).

Il grafico 6 presenta un'analisi più dettagliata dell'uso delle superfici agricole nell'UE-28. Più della metà di tutta la superficie investita a seminativi è stata destinata alla coltivazione di cereali, pari nel 2013 a un terzo (33,2 %) del totale della superficie agricola utilizzata. I prati permanenti e i pascoli sono stati prevalentemente destinati a prati e pascoli, con una quota del 21,9 % del totale della superficie agricola utilizzata, rispetto alle percentuali dell'11,4 % per i pascoli magri e dello 0,8 % per prati permanenti e pascoli non utilizzati per la produzione, ma ammissibili per le sovvenzioni.

Fonti e disponibilità dei dati

Gli Stati membri dell'UE effettuano ogni 10 anni un'indagine globale sulla struttura delle aziende agricole (la versione integrale è il censimento agricolo) e tra queste indagini di base si procede per tre volte allo svolgimento di indagini campionarie intermedie . Gli Stati membri dell'UE raccolgono dalle singole aziende agricole informazioni riguardanti i seguenti aspetti:

  • uso delle superfici;
  • numero di capi di bestiame;
  • sviluppo rurale (ad esempio, attività diverse dall'agricoltura);
  • gestione e fattori di produzione agricoli (inclusi l'età, il sesso e la relazione con il conduttore).

I dati dell'indagine sono aggregati a vari livelli geografici (paesi, regioni e, per le indagini di base, anche distretti) e organizzati per classe di grandezza, situazione dell'area, stato giuridico dell'azienda, zona-obiettivo e tipo di azienda agricola.

In preparazione per l'indagine del 2010 è stata sviluppata una nuova base giuridica: regolamento (CE) n. 1166/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativo alle indagini sulla struttura delle aziende agricole e all'indagine sui metodi di produzione agricola.

L'unità fondamentale alla base dell'indagine è l'azienda agricola, un'unità tecnico-economica a gestione unitaria che si occupa della produzione agricola. Fino al 2007 l'indagine sulla struttura delle aziende agricole ha riguardato tutte le aziende agricole con una superficie agricola utilizzata (SAU) di almeno un ettaro (ha) e quelle aziende con una SAU di meno di un ettaro, nel caso in cui la loro produzione di mercato superava determinate soglie naturali. Secondo la nuova normativa, la soglia minima prevista per le aziende agricole è cambiata da un ettaro a cinque ettari per l'indagine del 2010. La nuova soglia di cinque ettari è stata adottata in Repubblica ceca, Germania e Regno Unito. In Lussemburgo la soglia è stata modificata a tre ettari, in Svezia a due ettari, mentre nei Paesi Bassi la soglia è di un minimo di 3 000 euro di produzione standard (vedere oltre per maggiori dettagli).

La nuova normativa ha altresì modificato la copertura dell'indagine dal 99 % del reddito lordo standard al 98 % della SAU (escluse le terre comuni) e al 98 % dei capi di bestiame. Le terre comuni (superfici condivise da più aziende) non sono incluse nella SAU in Bulgaria, Germania, Francia, Grecia, Irlanda, Ungheria, Slovenia e Regno Unito. In tutti gli altri paesi o non esistono o non sono state incluse nell'indagine.

La produzione standard di un prodotto agricolo (coltura o bestiame) è il valore medio della produzione agricola a prezzi franco azienda, in euro per ettaro o per capo di bestiame. Esiste un coefficiente regionale per ciascun prodotto basato su un valore medio su cinque anni. Fino al 2007 l'indagine sulla struttura delle azione agricole ha utilizzato il reddito lordo standard per classificare le aziende agricole per tipologia di attività e per dimensione economica, ma il concetto è stato sostituito da quello di produzione standard per il censimento del 2010. Va osservato che la produzione standard esclude i pagamenti diretti.

La manodopera delle aziende agricole è composta da tutti i soggetti che hanno completato il ciclo di istruzione obbligatoria (avendo superato l'età dell’obbligo scolastico) e che hanno svolto lavoro agricolo nell'azienda in esame nel corso dei 12 mesi precedenti il giorno dell'indagine. I dati includono i conduttori, anche quando non lavorano in azienda, mentre i loro coniugi sono rilevati solo se svolgono lavoro agricolo nell'azienda. Il conduttore è la persona fisica (conduttore unico o gruppo di soggetti) o la persona giuridica (ad esempio una cooperativa o altra istituzione) per il cui conto e nel cui nome viene gestita l'azienda e che è legalmente ed economicamente responsabile per la stessa. In altre parole, si tratta dell'entità o della persona che si assume i rischi economici dell'azienda; per i gruppi di aziende viene contato solo il conduttore principale (una persona). La manodopera regolare dell'azienda agricola comprende la manodopera familiare e i lavoratori non familiari impiegati permanentemente (su base regolare). Un'unità lavorativa-anno corrisponde al lavoro svolto da una persona occupata a tempo pieno in un'azienda agricola. Per tempo pieno si intende l'orario minimo richiesto dalle disposizioni nazionali che disciplinano i contratti di lavoro. Se queste disposizioni non indicano esplicitamente il numero di ore da svolgere, si applica un orario minimo di almeno 1 800 ore (225 giorni lavorativi di otto ore ciascuno).

Contesto

La politica di sviluppo rurale mira a migliorare la competitività nell'agricoltura e nella silvicoltura, la qualità dell'ambiente e della campagna, la vita nelle zone rurali e la diversificazione delle economie rurali. Man mano che l'agricoltura si è modernizzata e l'importanza dell'industria e più recentemente dei servizi nell'ambito dell'economia è aumentata, l'agricoltura è divenuta molto meno importante come fonte di occupazione. Di conseguenza, si pone una sempre maggiore enfasi sul ruolo che gli agricoltori possono svolgere nello sviluppo rurale, soprattutto in materia di silvicoltura, biodiversità, diversificazione dell'economia rurale per creare posti di lavoro alternativi e occuparsi della protezione dell'ambiente nelle zone rurali.

La politica agricola comune (PAC) è stata spesso riformata nel tentativo di modernizzare il settore e orientarlo maggiormente verso il mercato. Dopo quasi due anni di trattative tra la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio, il 26 giugno 2013 è stato raggiunto un accordo politico sulla riforma della PAC. L'accordo è stato concepito per realizzare cambiamenti di ampia portata: rendere i pagamenti diretti più equi ed ecologici, rafforzare la posizione degli agricoltori all'interno della catena di produzione alimentare e rendere la PAC più efficiente e trasparente, fornendo al contempo una risposta alle sfide legate alla sicurezza alimentare, al cambiamento climatico, alla crescita e alla creazione di posti di lavoro nelle zone rurali e aiutando in tal modo l'UE a raggiungere gli obiettivi di Europa 2020 a favore di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. L'ultima riforma della PAC è stata formalmente adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel dicembre 2013. L'indagine sulla struttura delle aziende agricole continua a essere adattata per cercare di fornire dati tempestivi e pertinenti al fine di contribuire ad analizzare e seguire questi sviluppi.

Schede correlate

Ulteriori informazioni di Eurostat

Pubblicazioni

Tavole principali

Farm structure: historical data (1990-2007) (t_ef)

Banca dati

Farm structure (ef)
Farm structure - 2008 legislation (from 2005 onwards) (ef_main)
Key farm variables (ef_kv)
Overview - Farm land use (ef_olu)
Overview - Farm livestock (ef_ols)
Overview - Farm labour force (ef_olf)
Farm land use - Arable land (ef_ala)
Farm land use - Permanent crops, other farmland, irrigation (ef_po)
Farm livestock and fodder crops (ef_lsf)
Farm labour force (ef_lf)
Other gainful activities and support for rural development (ef_oga)
Farm management and practises (ef_mp)
Survey on agricultural production methods (SAPM, 2010) (ef_pm)
Farm structure - 1998 legislation (1990-2007) (ef_historic)

Sezione specifica

Metodologia / Metadati

Fonte dei dati per le tavole, i grafici e i cartogrammi (MS Excel)

Altre informazioni

Legislazione principale

  • Regolamento (CE) n. 1166/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle indagini sulla struttura delle aziende agricole e all'indagine sui metodi di produzione agricola (indagine sulla struttura delle aziende agricole dal 2010 in poi)
  • Regolamento (UE) n. 378/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 1166/2008 per quanto riguarda il quadro finanziario per il periodo 2014-2018
  • Regolamento (UE) n. 715/2014 della Commissione, del 26 giugno 2014, che modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1166/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle indagini sulla struttura delle aziende agricole e all'indagine sui metodi di produzione agricola, per quanto riguarda l'elenco delle caratteristiche da rilevare nell'indagine sulla struttura delle aziende agricole 2016

Legislazione di attuazione

  • Regolamento (CE) n. 1200/2009 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1166/2008 relativo alle indagini sulla struttura delle aziende agricole e all'indagine sui metodi di produzione agricola (indagine sulla struttura delle aziende agricole dal 2010 in poi)
  • Regolamento (UE) n. 2015/1391 della Commissione, del 13 agosto 2015, che modifica il regolamento (CE) n. 1200/2009

Legislazione correlata e più datata

Link esterni