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Relazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni relativa alla strategia dell'Unione europea per la regione del Danubio

Communications

Data: 08 dec 2010

Periodo: 2007-2013

Tema: Business support, Culture, Energy, Environment, EU Strategy for the Danube Region, Tourism, Transport, Social inclusion, Jobs, Education and Training

Lingue:   bg | cs | da | de | el | en | es | et | fi | fr | hu | it | lt | mt | nl | pl | pt | ro | sk | sl | sv

La regione del Danubio è notevolmente cambiata. Nel 2004 e nel 2007, i due ultimi allargamenti dell'Unione europea hanno reso il bacino fluviale più internazionale del mondo, per buona parte, uno spazio dell'Unione europea. Si presentano nuove prospettive per rispondere alle sfide e trarre vantaggio dal potenziale della regione, in particolare affinché essa intensifichi gli sforzi che le consentiranno di superare in modo sostenibile la crisi economica. È possibile migliorare la gestione dell'ambiente, rafforzare lo svilupposocioeconomico e modernizzare i corridoi di sicurezza e di trasporto. Per l'Unione europea il Danubio può essere una porta sul mondo, sia sui paesi vicini che sull'Asia. Una strategia dell'Unione europea per la regione del Danubio può contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell'Unione, rafforzando le sue grandi iniziative politiche, in particolare la strategia Europa 2020.La regione del Danubio è uno spazio funzionale delimitato dal suo bacino fluviale. Organismi di cooperazione come la Commissione del Danubio e la Commissione internazionale per la protezione del Danubio trattano questioni specifiche. La presente strategia amplia la sfera d'azione affinché le priorità siano esaminate in modo integrato. Sul piano geopolitico, essa riguarda prima di tutto, ma non esclusivamente, i seguenti paesi: la Germania (Baden-Württemberg e Baviera), l'Austria, la Repubblica slovacca, la Repubblica ceca, l'Ungheria, la Romania e la Bulgaria, per quanto riguarda gli Stati membri dell'Unione europea, e la Croazia, la Serbia, la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, la Repubblica di Moldavia e l'Ucraina (regioni che si trovano lungo il corso del Danubio) per quanto riguarda i paesi terzi. La strategia rimane aperta ad altri partner della regione e dovrebbe essere compatibile con le prospettive del Mar Nero, nel quale sfocia il Danubio. La regione, che conta più di 100 milioni di abitanti e rappresenta un quinto della superficie dell'Unione europea, è essenziale per l'Europa.