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Trans2Care: migliorare la sanità attraverso l'innovazione collaborativa

  • 28 November 2016

Una «fuga di cervelli» si verifica quando un gran numero di persone altamente qualificate e ben istruite emigra da una regione alla ricerca di una retribuzione migliore o di condizioni migliori. Tuttavia, in che modo una regione può contrastare tale fenomeno? La regione transfrontaliera di Italia e Slovenia, in cui il sistema sanitario ha sperimentato una fuga di medici, ricercatori e operatori sanitari, ha affrontato il problema creando una rete di esperti provenienti da tutti i settori e le regioni per fornire loro i collegamenti, la formazione e gli strumenti necessari per «perfezionare» le loro conoscenze e competenze specifiche acquisendo una mentalità innovativa più ampia.

L'interazione sinergica è mirata alla creazione di nuovi prodotti e servizi che potenzino gli strumenti di diagnosi, prevenzione e cura delle patologie più frequenti nell'area transfrontaliera interessata, con l'ambizione di incidere positivamente sulla salute dei suoi cittadini e, di conseguenza, innalzare il livello complessivo di benessere e di ricchezza

Sabina Passamonti, Lead partner team manager

Trans2Care ha creato una rete transfrontaliera di operatori sanitari, ricercatori, accademici, ospedali e dirigenti d'azienda e li ha incaricati di sviluppare prodotti e servizi innovativi per migliorare il sistema sanitario regionale. 

Ciò che ha fatto è stato riprogettare una fuga di cervelli trasformandola in un afflusso di cervelli. La sua rete ha trasformato gli scienziati in imprenditori, ha insegnato agli accademici le basi della gestione aziendale e ha contribuito a trasferire la tecnologia necessaria per collegare idee e creare soluzioni. Alla fine, sono stati lanciati nove prodotti e servizi che i partner della rete stanno attualmente sviluppando trasformandoli in prototipi più maturi. 

Costruire una rete

La premessa alla base del progetto Trans2Care era semplice: iniziare riunendo esperti regionali in medicina, tecnologia e impresa al fine di facilitare l'innovazione. Pertanto, la rete Trans2Care ha coinvolto 13 partner provenienti dalla Slovenia e dal nord-est dell'Italia ed è stata coordinata dall'Università di Trieste, insieme a 14 ricercatori post-dottorato impegnati a tempo pieno nel tradurre i risultati della ricerca in applicazioni innovative per la diagnosi e il trattamento delle malattie comuni.    

Tuttavia, il raggiungimento degli obiettivi non è stato un compito facile. In primo luogo, poiché il progetto riuniva esperti provenienti non solo da diverse regioni, ma anche da diversi paesi, era necessario trovare metodi per superare le sfide culturali e linguistiche. Inoltre, bisognava tenere conto delle tradizionali divisioni esistenti tra i settori e gli esperti che erano soliti operare in modo indipendente e comunicare poco al di fuori del proprio settore.  

Comunicare l'innovazione

Trans2Care ha superato questi ostacoli per facilitare la comunicazione tra specialisti e attraverso le frontiere mediante la costruzione di procedure e la creazione di un linguaggio interdisciplinare condiviso. Ciò ha permesso agli esperti partecipanti di comprendere a fondo i principi, i metodi e le realizzazioni dei colleghi che lavoravano in altri settori. 

Ad esempio, la procedura di divulgazione del progetto comprendeva iniziative sia interne, come ad esempio corsi di formazione su come utilizzare gli strumenti di comunicazione disponibili, che esterne, come conferenze accademiche e incontri tra specialisti. Poiché una delle principali priorità del progetto era di sviluppare tecniche biomediche altamente specializzate in grado di migliorare i servizi sanitari pubblici e i progetti, era essenziale essere in grado di trasferire la tecnologia in tutti i settori. 

Per facilitare tale operazione, un risultato chiave è stata la creazione di relazioni dirette tra ricerca e industria che non solo ha permesso al progetto di trasferire facilmente le nuove conoscenze agli imprenditori e tra le piccole e medie imprese, ma anche di sfruttare meglio le competenze e le conoscenze disponibili per esigenze di ricerca. 

Un'eredità duratura

Infine, ma non in ordine di importanza, Trans2Care ha altresì lavorato per garantire che il suo sistema di trasferimento di conoscenze continui oltre la portata del progetto. In linea con questo obiettivo, il sito web Trans2Care funge da banca dati tecnologica che offre ai partner e alle parti interessate libero accesso, ad esempio, a informazioni sui prodotti e servizi che sono già disponibili. Questo permette agli utenti di evitare di raddoppiare gli sforzi e di concentrare invece le proprie risorse nello sviluppo di soluzioni ai problemi per i quali i prodotti e servizi del caso non sono disponibili.

Investimento complessivo e finanziamenti dell’UE

L'investimento totale per il progetto «TRANS2CARE: Rete transregionale per l'innovazione ed il trasferimento tecnologico per il miglioramento della sanità» è di 2 551 533 EUR, con un contributo da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale dell'UE di 2 168 803 EUR, attraverso il programma operativo «Italia-Slovenia» per il periodo di programmazione 2007-2013.