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Raggruppare le risorse delle città e delle comunità rurali italiane per stimolare la crescita economica

  • 31 October 2013

Una serie di progetti svolti in 22 comuni della provincia di Forlì-Cesena ha consentito a diverse città di medie dimensioni di collaborare con le zone rurali al fine di condividere le risorse, incoraggiare la crescita sostenibile, creare posti di lavoro e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Il nostro obiettivo di sviluppo della provincia di Forlì-Cesena si basa sull’integrazione della città e dell’ambiente rurale. Gli investimenti stanziati a favore del restauro dei siti archeologici di epoca romana e dei castelli medievali, ad esempio, hanno favorito lo sviluppo di nuove imprese.

Guglielmo Russo, vicepresidente della Provincia di Forlì-Cesena

La provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, presenta un’economia diversificata e ospita imprese ad alta tecnologia nei suoi centri urbani e aziende agricole nelle zone rurali.

 I progetti finanziati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale hanno contribuito alla crescita dei settori dell’energia, del turismo, dell’agricoltura e della produzione alimentare attraverso la promozione della ricerca, dell’innovazione industriale, del patrimonio culturale e dell’ambiente naturale.

L’idea che sottende i progetti è che le singole amministrazioni comunali dei borghi, dei paesi e delle città sono in grado di raggiungere risultati più soddisfacenti per la regione agendo collettivamente piuttosto che individualmente.

Sostenere le imprese e incoraggiare le esportazioni

Un esempio degli scopi perseguiti dal programma è fornito dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Agro-alimentare dell’Università di Bologna, con sede a Cesena. Il centro aiuta le imprese locali e i coltivatori a migliorare i propri prodotti e ad aumentare la propria quota di esportazioni attraverso attività di ricerca, consulenza e cooperazione. Le indicazioni in materia di marketing, logistica e distribuzione fornite dagli esperti del centro hanno contribuito a migliorare le esportazioni dei prodotti alimentari della regione non solo verso gli Stati membri dell’UE, ma anche verso la Cina, gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita.

Un altro esempio degli obiettivi del programma è fornito dal lavoro svolto da Centuria, una delle numerose agenzie senza scopo di lucro del territorio, con sede a Forlì, impegnata nell’agevolare il trasferimento delle innovazioni tecnologiche e dei risultati delle ricerche alle imprese dell’Emilia-Romagna. L’agenzia sostiene i progetti di ricerca industriale incentrati sull’impiego di energie rinnovabili e di imballaggi biodegradabili, promuovendo attività volte alla formazione e alla creazione di reti di contatti.

Nel settore del turismo, i fondi del FESR sono stati utilizzati per restaurare il Museo di San Domenico di Forlì e per valorizzare i siti di epoca romana e medievale della Valle del Bidente. Gli investimenti stanziati hanno contribuito a migliorare la reputazione della regione in quanto centro culturale e ad aumentare il numero dei visitatori. Al contempo, il museo delle acque nella regione montuosa nei pressi della diga di Ridracoli ha beneficiato degli aiuti del FESR per promuovere attività formative per gli alunni delle scuole della zona, fornendo loro l’opportunità di apprendere ulteriori nozioni in materia di ambiente e natura in generale.

Investimento complessivo e aiuti comunitari

L’investimento complessivo per il progetto «Rurban – Italia: Raggruppare le risorse delle città e delle comunità rurali italiane» nella provincia di Forlì-Cesena ammonta a 50 714 264 EUR, con un contributo del FESR pari a 8 955 299 EUR, erogato attraverso il Programma operativo della Regione Emilia-Romagna per il periodo di programmazione 2007-2013.