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Contrastare l’abbandono scolastico e migliorare l’istruzione

  • 12 October 2015

La regione Puglia, Italia, si prefigge di elevare il livello dell’istruzione e della formazione per aumentare la fiducia e migliorare le opportunità e l’occupabilità futura dei propri bambini e giovani. Uno dei suoi compiti fondamentali è di prevenire la dispersione scolastica in una regione con un tasso di abbandono superiore alla media nazionale.

Diritti a scuola ha garantito l’evolvere di una nuova esperienza di apprendimento. Gli studenti non hanno frequentato lezioni tradizionali ma sono stati invece coinvolti in lezioni attive in cui hanno assunto il ruolo di protagonisti. Il team di insegnanti ha aiutato gli studenti a migliorare le proprie abilità comunicative, favorendo un ambiente di apprendimento estremamente positivo.

Felicia Positò, preside, istituto «Tommaso Fiore», Bari, Italia

Il progetto «Diritti a scuola» ha adottato un approccio preventivo per fare in modo che gli studenti permangano nella scuola mediante una serie di azioni rivolte principalmente agli alunni della scuola primaria e a quelli che frequentano il primo biennio del ciclo di istruzione secondario. Il progetto ha considerato altamente prioritario aiutare i giovani disabili e quelli provenienti da ambienti svantaggiati. Gli interventi si sono concentrati, in particolare, sulle scuole con i tassi di abbandono più alti.

Nuovi servizi d’insegnamento

Il progetto ha ottenuto oltre 75 milioni di euro dell’FSE per contribuire alla realizzazione di due importanti iniziative: potenziare lo studio delle lingue straniere e delle scienze negli istituti primari e ampliare l’insegnamento della lingua italiana e della matematica negli istituti secondari. Oltre a dedicarsi a queste attività principali, il progetto Diritti a scuola ha offerto consulenza, orientamento in tema di istruzione e formazione professionale e mediazione interculturale agli studenti e alle rispettive famiglie. Si è cercato, in particolare, di fornire tali servizi agli studenti meno abbienti e a quelli provenienti da comunità di migranti.

I presidi, i docenti permanenti e quelli a tempo parziale sono stati tutti coinvolti nell’offerta di nuovi servizi e nel monitoraggio dei progressi degli studenti. Garantire una maggiore collaborazione tra docenti a tempo pieno e a tempo parziale è stato fondamentale affinché il progetto procedesse senza intoppi. La ricerca di migliori strategie di collaborazione, ad esempio, ha offerto la possibilità di organizzare gli studenti in vari gruppi in base alle capacità di apprendimento individuali. Gli interventi sono stati inoltre integrati nelle programmazioni annuali d’istituto: un fattore che ha contribuito ad aggiornare l’insegnamento linguistico e scientifico in generale.

Migliorare il livello di istruzione

Il progetto sta già collaborando ad azioni per far sì che un maggior numero di alunni permanga nella scuola e sta offrendo il proprio contributo al fine di migliorare il livello di istruzione nella regione. Il tasso di abbandono scolastico in Puglia si è ridotto dal 30,3 % del 2004 al 19,5 % del 2011 (la media nazionale è del 17 %). La percentuale di studenti quindicenni con abilità di lettura limitate è calata fino al 16,7 % nel 2012, ossia al di sotto dell’obiettivo nazionale del 20 %. Nello stesso tempo, il numero di quindicenni con abilità di lettura superiori è notevolmente migliorato in Puglia negli ultimi anni, aumentando dal 4,2 % del 2009 al 6,1 % nel 2012.

L’help desk di Diritti a scuola, creato per offrire servizi di consulenza e informativi, ha ottenuto un alto gradimento. Oltre 50 000 studenti (circa il 30 % del corpo studentesco delle scuole coinvolte nel progetto) e 10 000 famiglie hanno utilizzato tali servizi. Molti studenti migranti e i loro genitori, inoltre, hanno beneficiato dei servizi dell’help desk, in particolare della mediazione culturale, che contribuisce a contrastare i problemi correlati all’esclusione e all’integrazione sociale.

Il progetto può anche rivendicare un impatto positivo sul sistema scolastico in generale, poiché ha contribuito a migliorare l’insegnamento nel suo complesso e a rinsaldare le relazioni tra docenti e studenti. A sua volta, fornire a studenti in difficoltà un aiuto ulteriore per migliorare le proprie abilità di base ha rafforzato la loro motivazione ad apprendere: un aspetto centrale che spiega perché molte persone hanno modificato il proprio atteggiamento nei confronti della frequenza scolastica.

Investimento complessivo e aiuti comunitari

L’investimento complessivo per il progetto «Diritti a scuola» ammonta a 140 485 130 EUR, di cui 75 234 327 EUR sono aiuti del Fondo sociale europeo attraverso il programma operativo «Puglia» per il periodo di programmazione 2007-2013.