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Un nuovo modello di politica pensato appositamente per la regione Lombardia

  • 01 August 2017

L'Italia, come il resto dell'eurozona, sta riemergendo da un periodo di lenta ripresa economica, con tassi di disoccupazione da recuperare. Il progetto finanziato dall'UE «Dote Unica Lavoro» ha implementato un nuovo modello di politica in Lombardia per superare le sfide connesse al mercato del lavoro e al reinserimento di disoccupati e inattivi.

Dote Unica Lavoro è un nuovo modello di politica che applica un approccio innovativo alle politiche per l'impiego e la formazione in Italia. Uno strumento unico e personalizzato per chi cerca lavoro, che ha determinato un aumento delle opportunità disponibili.

Gianni Bocchieri, direttore generale di Istruzione, Formazione e Lavoro presso la Regione Lombardia e coordinatore del progetto Dote Unica Lavoro

Nel 2013, dopo un periodo di lenta ripresa economica in Italia, le autorità regionali della Lombardia hanno deciso di adottare un nuovo approccio volto a promuovere l'accesso all'occupazione per le persone che cercano lavoro a livello locale. Questa nuova forma di supporto diretto e su misura offerto ai destinatari degli aiuti intende promuovere l'accesso a nuove aree di occupazione e ad aumentare le opportunità dei lavoratori sul mercato professionale.

Ad oggi, questo nuovo modello di politica si è dimostrato efficace: in totale, 57 275 persone hanno avviato un'esperienza lavorativa entro la fine della prima fase del progetto, terminata a dicembre 2015. La seconda fase è già in corso di attuazione per il periodo di programmazione successivo.

Il supporto su misura centra il bersaglio

Il progetto Dote Unica Lavoro ha basato le proprie attività sulle specifiche esigenze e caratteristiche di ciascun candidato, abbinando quest'ultimo all'agenzia per l'impiego più rilevante e al livello di assistenza più adeguato. A questo si è aggiunto un impegno costante di tutti gli attori, compresi datori di lavoro attivi e parti sociali, che hanno fornito feedback per tutta la durata del processo.

Le esigenze di ciascun candidato sono state misurate in base alla loro situazione personale specifica, valutando indicatori quali condizione occupazionale, livello di istruzione, sesso, età e distanza dal mercato professionale. Tuttavia, una volta che i candidati sono stati abbinati all'agenzia più pertinente, quest'ultima ha avuto la flessibilità e la libertà di operare entro la soglia del bilancio assegnatole. Tale soglia è stata regolarmente riconsiderata in base alle prestazioni dell'agenzia in termini di efficienza ed efficacia degli inserimenti. In presenza di buone prestazioni, il bilancio è stato adeguatamente incrementato.

Una strategia orientata ai risultati

La soglia di bilancio non era l'unico elemento orientato ai risultati del progetto, poiché i servizi di collocamento sono stati rimborsati solo a seguito del buon esito dell'inserimento professionale di ciascun candidato. Pertanto, il pagamento dei servizi di formazione è stato parzialmente determinato dal raggiungimento dei risultati occupazionali. Inoltre, il progetto ha monitorato continuamente l'iniziativa in termini di progressi e risultati finanziari e fisici, assicurando la corretta attuazione della strategia.

Il sistema di cooperazione concorrenziale tra le agenzie per l'impiego pubbliche e quelle private, sperimentato per la prima volta nell'ambito di Dote Unica Lavoro, si è dimostrato efficace nell'affrontare le esigenze occupazionali della regione in termini di coinvolgimento di un gran numero di beneficiari e di tutela delle persone più colpite dalla crisi.

Grazie all'iniziativa, in Lombardia 70 607 persone hanno potuto accedere a servizi di formazione, assistenza, supporto e consulenza relativi all'ingresso nel mercato del lavoro; tra esse, 57 275 hanno intrapreso un'esperienza lavorativa.

 

Investimento complessivo e finanziamento dell'UE

L’investimento totale per il progetto «DOTE UNICA LAVORO» è pari a 61 624 808 EUR, attraverso il programma operativo regionale del Fondo sociale europeo (POR FSE) 2007-2013 della Regione Lombardia, con un contributo da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale dell'UE di 26 103 095 EUR.