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Contributo della Commissione europea alla fornitura di assistenza medica urgente all'Ucraina

La crisi in Ucraina sta sconvolgendo l'assistenza sanitaria essenziale. John F. Ryan, vicedirettore generale dell'UE e direttore della salute pubblica, afferma che la Commissione europea sta coordinando gli sforzi con gli Stati membri, gli operatori sanitari e le ONG e collabora con altre agenzie dell'UE e organizzazioni internazionali per fornire assistenza medica urgente.

data:  15/03/2022

Quali sono le necessità più urgenti?

Le autorità ucraine hanno elaborato valutazioni aggiornate di ciò di cui hanno più bisogno e gli Stati membri che accolgono gli sfollati e la Moldova hanno fatto altrettanto. Gli articoli elencati comprendono medicinali, forniture mediche, kit di pronto soccorso, antisettici, ripari e tende, contenitori, unità di riscaldamento e generatori di energia. L'approvvigionamento di ossigeno è urgentemente necessario per le cure di emergenza, compresa quelle per i pazienti affetti da COVID-19. Sono inoltre necessarie forniture di sangue e cure continue per le persone affette da problemi medici o che sono ferite o soffrono di ustioni subite durante il conflitto. Anche le sfide in materia di salute mentale devono essere prese in considerazione e non faranno che aumentare con l'evolversi della crisi.

Anche gli ospedali sono stati presi di mira e hanno subito danni e interruzioni dell'energia elettrica. Non è garantita la sicurezza delle ambulanze. Gli operatori sanitari e i pazienti potrebbero non essere in grado di raggiungere le strutture di assistenza perché cercano un rifugio o tentano di lasciare il paese.

I servizi sanitari ucraini erano già stati gravati dalla pandemia in corso. A fine febbraio solo il 34,5% della popolazione ucraina era stato completamente vaccinato contro la COVID-19, una situazione che suscita il timore che condizioni di affollamento e instabilità potrebbero prolungare la pandemia.

Anche altre malattie trasmissibili destano preoccupazioni. Dovrebbe essere preso in considerazione il rischio di poliomielite, in particolare per i bambini di meno di 6 anni, principalmente a causa dell'insufficiente copertura vaccinale, che varia dal 60% circa al 99% a seconda della fascia di età e della regione del paese La copertura vaccinale complessiva della popolazione contro la poliomielite era dell'80% nel 2021. Una campagna nazionale di vaccinazione è iniziata il 1º febbraio 2022, ma è stata interrotta dalla crisi attuale. L'Ucraina ha inoltre un tasso molto elevato di HIV/AIDS e, secondo le stime, 250 000 persone positive all'HIV rischiano di non disporre più della terapia antiretrovirale di cui hanno bisogno per sopravvivere.

L'impatto di questa crisi sulla salute pubblica è chiaramente devastante e potrebbe avere ripercussioni per gli anni a venire.

In che modo la DG SANTE ha coordinato gli sforzi con gli Stati membri?

La DG SANTE collabora con i ministeri della Salute attraverso il comitato per la sicurezza sanitaria dell'UE, che si è riunito periodicamente per analizzare la situazione e individuare il modo migliore per fornire sostegno. Gli Stati membri si sono già impegnati ad assistere l'Ucraina, offrendo alloggi di emergenza, medicinali, dispositivi medici, dispositivi di protezione medica, prodotti emoderivati e ambulanze. Gli Stati membri stanno inoltre mobilitando squadre mediche e si sono offerti di curare nei loro ospedali i pazienti ucraini feriti. Li abbiamo inoltre incoraggiati a inviare ossigeno e zeolite, un componente utilizzato per produrre ossigeno.

Il comitato per la sicurezza sanitaria ha stabilito la disponibilità nell'UE di posti letto nelle unità ospedaliere e nelle unità di terapia intensiva, le capacità chirurgiche e il trattamento delle ustioni e ha verificato le modalità di trasporto dei pazienti in situazioni di emergenza nei rispettivi Stati membri.

Il comitato per la sicurezza sanitaria sta inoltre esaminando come garantire la continuità dell'assistenza alle persone che arrivano nell'UE, nel SEE e in Moldova dall'Ucraina. L'ECDC fornisce valutazioni dei rischi, che saranno ovviamente aggiornate in tempo reale.

La DG SANTE ha collaborato anche con operatori sanitari, ONG o altre associazioni?

La DG SANTE sta coordinando gli sforzi con le organizzazioni non governative (ONG), gli operatori sanitari e le associazioni di pazienti, le reti di riferimento europee, le reti trasfusionali e le organizzazioni per la salute mentale al fine di mobilitare risorse e aiutare sia i pazienti ucraini che quelli che entrano nell'UE dall'Ucraina.

In che modo la DG SANTE ha collaborato con altre agenzie dell'UE?

Stiamo lavorando a stretto contatto con tutti i servizi e le agenzie della Commissione, compreso il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), che sostiene gli Stati membri dell'UE confinanti con l'Ucraina e la Moldova a gestire gli sfollati e fornisce sostegno e orientamenti in materia di COVID-19 e altre malattie trasmissibili.

Con l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) stiamo monitorando il possibile impatto sulla fornitura di medicinali nell'UE. L'EMA sta collaborando con la rete SPOC, che riunisce gli sportelli unici negli Stati membri per la gestione delle carenze, con l'obiettivo di raccogliere informazioni su potenziali perturbazioni e sui prodotti a rischio, e sia la DG SANTE che l'EMA stanno seguendo la situazione.

Stiamo inoltre lavorando attivamente per facilitare il trasferimento del sangue e delle sacche di sangue, garantendone nel contempo la sicurezza.

In quali altri modi la Commissione europea fornisce assistenza?

Oltre ad affrontare necessità urgenti in materia di salute pubblica, l'UE sta rispondendo in vari modi, anche sul piano politico, ad esempio impegnandosi a erogare 500 milioni di aiuti umanitari, imponendo sanzioni e sostenendo l'Ucraina nel garantire un futuro stabile, prospero e democratico per i suoi cittadini. Aggiornamenti e ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina web dedicata della Commissione, Solidarietà dell'UE con l'Ucraina.