Statistics Explained

Archive:Scambi internazionali di merci


Dati estratti a marzo 2020.

Prossimo aggiornamento della scheda: giugno 2021.


This Statistics Explained article has been archived on 6 April 2021.


Highlights

Nel 2018 l'UE-27, gli Stati Uniti e la Cina rappresentavano il 42 % degli scambi mondiali di merci.

Nel 2019 i principali partner commerciali dell'UE-27 sono stati gli Stati uniti per le esportazioni e la Cina per le importazioni.

Macchinari e automezzi hanno rappresentato il 41 % delle esportazioni dell'UE-27 e il 33 % delle sue importazioni nel 2019.

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Evoluzione del commercio internazionale di merci, UE-28, 2009-2019

La presente scheda illustra l'evoluzione degli scambi internazionali di merci dell'Unione europea (UE). Analizza la quota dell'UE nei mercati mondiali delle importazioni e delle esportazioni e gli scambi intra-UE (scambi tra Stati membri dell'UE) ed evidenzia i principali partner commerciali dell'UE e le tipologie di merci maggiormente oggetto di scambio.

L'UE-27 interviene nel 15 % circa degli scambi mondiali di merci. Il valore degli scambi internazionali di merci supera notevolmente (di oltre tre volte) quello degli scambi di servizi poiché alcuni servizi, per loro natura, difficilmente oltrepassano le frontiere nazionali.

La presente scheda è parte di una pubblicazione online relativa a statistiche recenti sugli scambi internazionali di merci e contenente informazioni sui principali partner commerciali dell'UE, sui prodotti maggiormente oggetto di scambio e sulle caratteristiche specifiche degli scambi commerciali, oltre a informazioni di base.

Full article

I tre principali attori mondiali degli scambi internazionali: UE, Cina e USA

L'UE-27, la Cina e gli Stati Uniti sono i tre principali attori mondiali del commercio internazionale (cfr. grafico 1) a partire dal 2004, anno in cui la Cina ha superato il Giappone. Nel 2018 il valore totale delle esportazioni e importazioni di merci riportato per l'UE-27 era pari a 3 967 miliardi di euro (da notare che quest'ultimo dato non include gli scambi intra UE), vale a dire 50 miliardi di euro in più rispetto al valore rilevato per la Cina e 342 miliardi di euro oltre il valore rilevato per gli Stati Uniti. Il Giappone ha registrato il quarto valore più elevato di scambi di merci, pari a 1 260 miliardi di euro.

Grafico 1 - Principali attori degli scambi internazionali di merci, 2018
(miliardi di EUR)
Fonte: Eurostat (ext_lt_introle) e UNCTAD

Nel 2018 il rapporto tra esportazioni e importazioni (tasso di copertura) era particolarmente elevato a favore delle esportazioni nel caso di Russia e Cina (cfr. grafico 2), che in termini assoluti hanno anche registrato gli avanzi commerciali annui più elevati.

Grafico 2 - Tasso di copertura degli scambi internazionali di merci, 2008 e 2018
(%)
Fonte: Eurostat (ext_lt_introle) e UNCTAD

Nel 2018 gli Stati Uniti hanno registrato il disavanzo maggiore (cfr. grafico 3), seguendo una tendenza evidente nell'intero ultimo decennio per il quale sono disponibili dati.

Grafico 3 - Saldo commerciale degli scambi internazionali di merci, 2008 e 2018
(miliardi di EUR)
Fonte: Eurostat (ext_lt_introle) e UNCTAD

Per quanto concerne i flussi di esportazioni e importazioni, nel 2018 l'UE-27 ha presentato la seconda quota più elevata di esportazioni e importazioni mondiali di merci (cfr. grafici 4 e 5), considerando che le esportazioni di merci dell'UE-27 sono risultate pari al 15,5 % del totale mondiale. Solo la Cina (15,8 %) ha riportato una quota superiore, seguita ad una certa distanza dagli Stati Uniti (10,6 %).

Grafico 4 - Quote del mercato mondiale delle esportazioni di merci, 2018
(quota % delle esportazioni mondiali)
Fonte: Eurostat (ext_lt_introle) e UNCTAD

Gli Stati Uniti hanno registrato nel 2018 una quota di importazioni mondiali più alta (15,8 %) sia rispetto all'UE-27 (13,7 %) che alla Cina (13,0 %).

Grafico 5 - Quote del mercato mondiale delle importazioni di merci, 2018
(quota % delle importazioni mondiali)
Fonte: Eurostat (ext_lt_introle) e UNCTAD

Avanzo commerciale per gli scambi extra-UE dal 2012

Nel 2019 gli scambi internazionali di merci dell'UE-27 con il resto del mondo (somma delle esportazioni e delle importazioni extra UE) sono stati valutati in 4 067 miliardi di euro (cfr. grafico 6). Rispetto al 2018 sono risultate maggiori sia le esportazioni che le importazioni, con un incremento di queste ultime (27 miliardi di euro) inferiore allo stesso dato rilevato per le esportazioni (73 miliardi di euro). Di conseguenza l'avanzo commerciale dell'UE-27, pari a 152 miliardi di euro nel 2018, è salito a 197 miliardi di euro nel 2019.

Tra il 2009 e il 2012 l'UE-27 ha visto crescere rapidamente le proprie esportazioni da 1 184 miliardi di euro a 1 771 miliardi di euro. Nel periodo tra il 2012 e il 2016 le esportazioni si sono mantenute relativamente stabili ma nei tre anni successivi sono aumentate, salendo da 1 867 miliardi di euro nel 2016 a 2 132 miliardi di euro nel 2019. Le importazioni hanno seguito all'incirca la stessa tendenza delle esportazioni, passando da 1 193 miliardi di euro nel 2009 a 1 666 miliardi di euro nel 2011. Si sono poi mantenute relativamente stabili tra il 2011 e il 2016, ma nei tre anni successivi sono aumentate da 1 602 miliardi di euro a 1 935 miliardi di euro nel 2019.

Grafico 6 - Evoluzione del commercio internazionale di merci, UE-27, 2009-2019
(miliardi di EUR)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intertrd)

Tra gli Stati membri dell'UE, la Germania ha registrato la quota di gran lunga più elevata di scambi extra UE-27 nel 2019, con il 29,6 % delle esportazioni di merci dell'UE-27 verso paesi terzi e con oltre un quinto (21,0 %) delle importazioni dell'UE-27 (cfr. grafico 7). La Francia (11,6 %), l'Italia (11,0 %) e i Paesi Bassi (10,3 %), che occupano le tre posizioni successive nella classifica dei principali paesi esportatori, sono stati gli unici altri Stati membri dell'UE a presentare una quota a due cifre delle esportazioni dell'UE-27. I Paesi Bassi (17,5 %), la Francia (10,7 %) e l'Italia (9,5 %) seguono la Germania come principali importatori di merci da paesi terzi nel 2019. La quota relativamente elevata registrata dai Paesi Bassi può, almeno in parte, essere spiegata con i notevoli quantitativi di merci che entrano nell'UE transitando da Rotterdam, il maggiore porto marittimo dell'UE.

Grafico 7 - Scambi di merci extra UE-27, 2019
(quota % delle esportazioni/importazioni dell'UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intratrd)

L'avanzo commerciale più elevato negli scambi di merci con i paesi extra UE-27, valutato in 224,3 miliardi di euro nel 2019, è stato registrato dalla Germania, seguita dall'Italia (51,9 miliardi di euro), dall'Irlanda (40,6 miliardi di euro) e dalla Francia (39,2 miliardi di euro). I disavanzi commerciali più elevati negli scambi di merci extra UE equivalgono a 118,7 miliardi di euro per i Paesi Bassi e a 30,7 miliardi di euro per la Spagna (cfr. la tavola B nel file Excel allegato).

In Lussemburgo e Slovacchia la quota più elevata degli scambi di merci intra UE

Nel 2019 gli scambi di merci tra gli Stati membri dell'UE (commercio intra UE) sono stati valutati, in termini di esportazioni, in 3 061 miliardi di euro, un valore superiore del 44 % al livello delle esportazioni dell'UE-27 verso paesi terzi, pari a 2 132 miliardi di euro (scambi extra UE).

Gli scambi intra UE-27, anch'essi misurati in termini di esportazioni, sono cresciuti in tutta l'UE-27 dell'1,5 % tra il 2018 e il 2019. Se si considerano le esportazioni, una crescita a due cifre è stata registrata tra il 2018 e il 2019 solo da Cipro (16,4 %), mentre la Svezia (-0,6 %), il Belgio (-0,3 %) e la Slovacchia (-0,1 %) sono stati gli unici paesi a registrare una riduzione delle proprie esportazioni intra UE. In merito alle importazioni, soltanto la Croazia (7,8 %) e il Portogallo (7,4 %) hanno riportato una crescita superiore al 5 %, mentre le importazioni di Irlanda (-3,9 %), Belgio (-1,4 %), Malta (-1,3 %) e Svezia (-0,9 %) hanno registrato un calo.

Come nel caso del commercio extra UE-27, nel 2019 la Germania è risultata lo Stato membro con il più elevato volume di scambi intra UE-27, registrando il 22,8 % delle esportazioni di merci dell'UE-27 verso altri Stati membri e il 23,2 % delle importazioni di merci dell'UE-27 da altri Stati membri (cfr. grafico 8). I Paesi Bassi (13,5 %) sono l'unico altro Stato membro ad aver contribuito per oltre un decimo delle esportazioni intra UE, sempre in seguito all'effetto Rotterdam, mentre la Francia (12,5 %) è stato il solo altro Stato membro a registrare una quota pari a oltre un decimo delle importazioni intra UE.

Grafico 8 - Scambi di merci intra UE-27, 2019
(quota % delle esportazioni/importazioni dell'UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intratrd)

La rilevanza del mercato interno dell'UE è dimostrata dal fatto che in tutti gli Stati membri ad eccezione dell'Irlanda gli scambi intra UE di merci (ottenuti combinando esportazioni e importazioni) sono superiori a quelli extra UE (ottenuti combinando esportazioni e importazioni) (cfr. grafico 9). La quota del totale degli scambi di merci rappresentata dai flussi intra UE ed extra UE varia notevolmente da uno Stato membro all'altro, sia per ragioni storiche sia in conseguenza della posizione geografica del paese. Le quote più elevate di scambi intra UE (superiori al 75 % degli scambi totali) sono registrate da Lussemburgo (82,0 %), Slovacchia (79,5 %), Cechia (76,6 %) e Ungheria (75,1 %); questo rapporto scende invece al 51,5 % per la Grecia e al 37,5 % per l'Irlanda.

Grafico 9 - Scambi di merci intra ed extra UE-27, 2019
(importazioni ed esportazioni, quota % del totale degli scambi)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intratrd)

Scambi di merci con la Cina in forte crescita nel periodo 2009-2019

Tra il 2009 e il 2019, l'evoluzione delle esportazioni di merci dell'UE-27 per principale partner commerciale ha registrato notevoli variazioni. Tra i principali partner commerciali, il tasso di crescita medio annuo più elevato è stato rilevato per le esportazioni verso la Cina (9,9 %) e il Messico (9,5 %) (cfr. grafico 10). I tassi di crescita più bassi sono stati registrati per le esportazioni verso la Russia (3,3 %) e la Norvegia (4,1 %).

Quanto alle importazioni, tra il 2009 e il 2019 le importazioni di merci dal Messico (10,5 %) e dalla Turchia (8,1 %) hanno presentato il tasso di crescita medio annuo più elevato. I tassi di crescita più bassi sono stati registrati per le importazioni dalla Norvegia (0,3 %) e dalla Russia (2,3 %) ‒ entrambi i paesi grandi esportatori di energia ‒ e per le importazioni dal Giappone (2,2 %).

Grafico 10 - Scambi di merci extra UE-27 per principale partner commerciale, UE-27, 2009 e 2019
(miliardi di EUR)
Fonte: Eurostat (ext_lt_maineu)

Gli Stati Uniti hanno continuato a rappresentare il mercato di sbocco più importante per le merci esportate dall'UE-27 nel 2019 (cfr. grafico 11), con una quota pari al 18,0 %. Il Regno Unito ha rappresentato la seconda maggiore destinazione di esportazioni dell'UE-27 (14,9 % del totale UE-27), cui ha fatto seguito la Cina (9,3 %). I sette maggiori mercati di destinazione in questa graduatoria (Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Svizzera, Russia, Turchia e Giappone) rappresentano complessivamente una quota pari a circa i tre quinti (59,3 %) di tutte le esportazioni di merci dell'UE-27.

Grafico 11 - Principali partner commerciali per le esportazioni di merci, UE-27, 2019
(quota % delle esportazioni extra UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_maineu)

I sette maggiori fornitori delle merci importate nell'UE-27 sono gli stessi paesi che rappresentano i sette principali mercati di sbocco per le esportazioni dell'UE-27, sebbene in un ordine leggermente diverso (cfr. grafici 11 e 12). Questi sette paesi registrano una quota delle importazioni di merci nell'UE-27 maggiore di quella delle esportazioni dell'UE-27: poco più dei tre quinti (60,7 %) di tutte le importazioni verso l'UE-27 provengono da tali sette Stati. Nel 2019, con circa un quinto (18,7 %) di tutte le importazioni, la Cina è stata il maggior fornitore di merci importate nell'UE-27, seguita ad una certa distanza da Stati Uniti (12,0 %) e Regno Unito (10,0 %).

Grafico 12 - Principali partner commerciali per le importazioni di merci, UE-27, 2019
(quota % delle importazioni extra UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_maineu)

Ingente avanzo commerciale per macchinari e automezzi e per i prodotti chimici

Tra il 2014 e il 2019 il valore delle esportazioni extra UE dell'UE-27 è aumentato per la maggior parte dei gruppi di prodotti riportati nel grafico 13 con l'eccezione delle esportazioni di energia, scese dell'8,2 %. Il maggiore tasso di crescita delle esportazioni è stato rilevato per i prodotti chimici, con un aumento del 35,8 %. Sono superiori al 20 % anche i tassi di crescita riportati per prodotti alimentari e bevande (22,7 %) e per le materie prime (20,1 %).

Quanto alle importazioni, tra il 2014 e il 2019 è stata rilevata una tendenza analoga rappresentata da una consistente riduzione complessiva del livello delle importazioni extra UE di energia (-15,2 %); occorre evidenziare che alcune perdite possono essere attribuite a variazioni di prezzo e/o a fluttuazioni dei tassi di cambio, considerato il fatto che il prezzo del petrolio è stabilito sui mercati mondiali in dollari statunitensi. Per contro, le importazioni di macchinari e automezzi sono salite complessivamente del 45,4 %; tassi di crescita relativamente elevati sono stati registrati anche per i prodotti chimici (28,6 %) e altri manufatti (24,1 %).

L'avanzo commerciale negli scambi di merci extra UE dell'UE-27, valutato in 197,1 miliardi di euro nel 2019, è riconducibile agli ingenti avanzi commerciali relativi a macchinari e automezzi (237,1 miliardi di euro) e ai prodotti chimici (171,6 miliardi di euro), nonché agli avanzi di minore entità che hanno riguardato prodotti alimentari e bevande e altri manufatti. Tali avanzi non hanno potuto essere compensati né dall'ingente disavanzo commerciale relativo all'energia (-258,2 miliardi di euro) né dal disavanzo più lieve relativo alle materie prime (-26,1 miliardi di euro).

Grafico 13 - Scambi di merci extra UE-27 per principali prodotti, UE-27, 2014 e 2019
(miliardi di EUR)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intertrd)

Tra il 2014 e il 2019 la struttura delle esportazioni di merci dell'UE-27 non è cambiata in maniera rilevante (cfr. grafico 14) ad esclusione dell'aumento di 2,4 punti percentuali (p.p.) relativo ai prodotti chimici, saliti dal 16,7 % nel 2014 al 19,1 % nel 2019, e di un decremento di 1,4 p.p. che ha riguardato l'energia.

Grafico 14 - Principali esportazioni per prodotto, UE-27, 2014 e 2019
(quota % delle esportazioni extra UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intratrd)

La struttura delle importazioni di merci dell'UE-27 tra il 2014 e il 2019 è stata interessata da un'importante riduzione della quota di energia, scesa di 7,6 p.p. dal 26,3 % al 18,7 % (cfr. grafico 15) e dovuta in parte al calo dei prezzi dei prodotti energetici. Per contro, nello stesso periodo la quota di macchinari e automezzi è aumentata di 6,0 p.p., salendo dal 26,9 % al 32,8 %. Le quote degli altri prodotti hanno riportato solo lievi variazioni.

Grafico 15 - Principali importazioni per prodotto, UE-27, 2014 e 2019
(quota % delle importazioni extra UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intratrd)

Il grafico 16 mette a confronto la struttura delle importazioni con quella delle esportazioni dell'UE-27 nel 2019: va considerato che il livello generale delle esportazioni è risultato superiore del 10,2 % al livello delle esportazioni. La differenza più evidente riguarda la quota dell'energia, quasi quattro volte più alta per le importazioni rispetto alle esportazioni. Questo dato statistico è stato controbilanciato dalle quote più basse registrate per le importazioni di macchinari e automezzi e di prodotti chimici rispetto alle esportazioni.

Grafico 16 - Principali esportazioni e importazioni per prodotto, UE-27, 2019
(quota % delle esportazioni/importazioni extra UE-27)
Fonte: Eurostat (ext_lt_intratrd)

Fonte dei dati per le tavole e i grafici

Fonti dei dati

Le statistiche sugli scambi internazionali di merci misurano il valore e la quantità delle merci scambiate tra gli Stati membri dell'UE (commercio intra UE) e delle merci scambiate tra gli Stati membri dell'UE e i paesi terzi (commercio extra UE). Tali statistiche costituiscono la fonte ufficiale di informazioni sulle importazioni, sulle esportazioni e sul saldo commerciale dell'UE, dei suoi Stati membri e della zona euro.

Le statistiche sono pubblicate per ciascun paese dichiarante con riferimento a ciascun paese partner, per varie classificazioni merceologiche. Una delle classificazioni dei prodotti più comunemente utilizzate è la classificazione tipo per il commercio internazionale (CTCI Rev. 4) delle Nazioni Unite (ONU), che permette di effettuare un confronto delle statistiche del commercio internazionale su base mondiale.

Nelle statistiche sugli scambi extra UE i dati forniti per l'UE-27 considerano tale entità come un unico blocco commerciale: i dati indicati per le esportazioni si riferiscono cioè solo alle esportazioni dell'UE-27 nel suo insieme destinate al resto del mondo, mentre le importazioni extra UE si riferiscono alle importazioni nell'UE-27 dal resto del mondo (paesi terzi). Per contro, nel presentare i dati per singoli Stati membri dell'UE, i flussi di scambi internazionali sono generalmente presentati in termini di flussi di commercio internazionale (compresi i partner intra UE ed extra UE). Le statistiche sugli scambi tra gli Stati membri dell'UE (commercio intra UE) riguardano le importazioni e le esportazioni di merci registrate da ciascuno Stato membro.

I valori statistici degli scambi extra UE e intra UE sono registrati al valore FOB (free-on-board = franco a bordo) per le esportazioni e al valore CIF (cost, insurance and freight = costo, assicurazione e nolo) per le importazioni. I valori indicati comprendono soltanto i costi sussidiari (nolo e assicurazione) che si riferiscono, per le esportazioni, al trasferimento all'interno del territorio dello Stato membro dal quale le merci sono esportate e, per le importazioni, al trasferimento al di fuori del territorio dello Stato membro nel quale le merci sono importate.

I dati sull'UE provengono dalla banca dati Comext di Eurostat, ossia la banca dati di riferimento per gli scambi internazionali di merci che consente di accedere non solo ai dati recenti e storici sugli Stati membri, ma anche alle statistiche riguardanti un numero considerevole di paesi terzi. Le statistiche dettagliate e aggregate sul commercio internazionale di merci, diffuse tramite il sito web di Eurostat, sono compilate a partire da Comext con cadenza mensile. La banca dati Comext è aggiornata su base quotidiana, pertanto i dati pubblicati sul sito web possono differire dai dati reperiti nella Comext (nel caso di revisioni recenti).

I dati sull'UE-27 riflettono il cambiamento politico avvenuto nella composizione dell'Unione. Nei confronti dell'UE-27 il Regno Unito è quindi considerato un paese partner extra UE, pur facendo ancora parte del mercato interno fino alla fine del periodo di transizione; ciò significa che i dati sugli scambi con il Regno Unito si basano ancora su concetti statistici applicabili agli scambi tra gli Stati membri dell'UE. Di conseguenza, mentre le importazioni da ogni altro partner commerciale extra UE-27 sono raggruppate per paese di origine, i dati riguardanti il Regno Unito rispecchiano il paese di spedizione. Nella pratica questo significa che le merci provenienti dal Regno Unito importate dall'UE-27 sono state fisicamente trasportate dal Regno Unito, ma che una parte di tali merci potrebbe aver avuto un'origine diversa. Per questo motivo i dati sugli scambi con il Regno Unito non sono interamente comparabili con i dati sugli scambi con altri partner commerciali extra UE-27.

I dati sui principali partner commerciali extra UE riportati nei grafici da 1 a 5 sono tratti dalla banca dati UNCTAD delle Nazioni Unite. Ai fini del calcolo delle quote, il commercio a livello mondiale è definito dalla somma degli scambi UE con paesi terzi (fonte: Eurostat), cui vanno aggiunti gli scambi internazionali di paesi extra UE (fonte: UNCTAD).

Contesto

Le statistiche sugli scambi internazionali di merci sono ampiamente utilizzate dai decisori a livello dell'UE, oltre che a livello nazionale e internazionale. Le imprese possono servirsi dei dati sugli scambi internazionali per effettuare ricerche di mercato e per definire la propria strategia commerciale. Le statistiche sugli scambi internazionali di merci sono utilizzate dalle istituzioni dell'UE anche in sede di preparazione di negoziati commerciali bilaterali e multilaterali, di definizione e di attuazione di politiche antidumping, di applicazione di politiche monetarie e macroeconomiche e di valutazione dei progressi del mercato unico o dell'integrazione delle economie europee.

Lo sviluppo degli scambi può offrire un'opportunità di crescita economica. L'UE si è dotata di una politica commerciale comune che prevede che la Commissione europea negozi gli accordi commerciali e rappresenti gli interessi dell'UE per conto dei suoi 27 Stati membri. La Commissione europea consulta gli Stati membri tramite un comitato consultivo che esamina l'intera gamma delle questioni di politica commerciale di interesse per l'UE, compresi gli strumenti unilaterali, bilaterali e multilaterali. La politica commerciale rappresenta pertanto una competenza esclusiva dell'UE: spetta solo all'UE, e non ai singoli Stati membri, legiferare in materia commerciale e stipulare accordi commerciali internazionali. Più recentemente, tale ambito è stato esteso al di là degli scambi di merci per comprendere gli scambi di servizi, la proprietà intellettuale e gli investimenti diretti all'estero (al capitolo 4).

A livello mondiale le problematiche degli scambi multilaterali sono affrontate sotto l'egida dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). L'OMC, con 164 membri (a marzo 2020) e numerosi candidati in procinto di aderirvi, fissa le norme che disciplinano il commercio a livello mondiale e costituisce un forum per i negoziati commerciali e la risoluzione delle controversie tra i suoi membri. La Commissione europea negozia con i suoi partner dell'OMC e ha partecipato all'ultimo round di negoziati multilaterali, noto come agenda di Doha per lo sviluppo - ADS (Doha Development Agenda - DDA).

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Una panoramica di tutte le schede sugli scambi internazionali di merci è consultabile sul sito: Statistics Explained (in inglese)

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