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Archive:Statistiche sui rifiuti

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Dati di luglio 2011. Dati più recenti: Ulteriori informazioni da Eurostat, Principali tavole e Banca dati.

Nella presente scheda è illustrato l'andamento della produzione e del trattamento dei rifiuti nell'Unione europea (UE) e in vari paesi europei non aderenti all'UE, sulla base esclusivamente dei dati rilevati nel quadro del Regolamento 2150/2002 relativo alle statistiche sui rifiuti.

I rifiuti, definiti dalla Direttiva 2008/98/CE (articolo 3, paragrafo 1) come “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi”, costituiscono un enorme spreco di risorse sotto forma sia di materiali sia di energia. Inoltre, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti possono avere un forte impatto ambientale. Le discariche, ad esempio, sottraggono spazio e possono provocare l'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, mentre l'incenerimento, se non correttamente regolamentato, può diventare una fonte di emissione di inquinanti atmosferici pericolosi.

Tavola 1 - Produzione di rifiuti, 2008
(1 000 tonnellate) - Fonte: Eurostat (env_wasgen)
Grafico 1 - Produzione di rifiuti, 2008
(kg per abitante) - Fonte: Eurostat (env_wasgen) e (tsdpc210)
Grafico 2 - Produzione di rifiuti, UE-27, 2008 (1)
(%) - Fonte: Eurostat (env_wasgen)
Grafico 3 - Produzione di rifiuti non minerali, 2004-2008
(kg per abitante) - Fonte: Eurostat (tsdpc210)
Grafico 4 - Produzione di rifiuti non minerali, UE-27, 2004-2008 (1)
(milioni di tonnellate) - Fonte: Eurostat (env_wasgen)
Grafico 5 - Produzione di rifiuti pericolosi, 2004-2008 (1)
(kg per abitante) - Fonte: Eurostat (env_wasgen)
Tavola 2 - Trattamento dei rifiuti, 2008
(1 000 tonnellate) - Fonte: Eurostat (env_wastrt)
Tavola 3 - Trattamento dei rifiuti pericolosi, 2008
(1 000 tonnellate) - Fonte: Eurostat (env_wastrt)
Grafico 6 - Rifiuti recuperati (escluso il recupero energetico), UE-27, 2008
(%) - Fonte: Eurostat (env_wastrt)
Grafico 7 - Rifiuti inceneriti (incluso il recupero energetico), UE-27, 2008
(%) - Fonte: Eurostat (env_wastrt)
Grafico 8 - Rifiuti collocati in discarica, UE-27, 2008
(%) - Fonte: Eurostat (env_wastrt)

Le politiche UE di gestione dei rifiuti mirano a ridurne l'impatto sull'ambiente e sulla salute e a promuovere un uso efficiente delle risorse. L'obiettivo a lungo termine di tali politiche è la riduzione dei quantitativi di rifiuti prodotti e, allorché la loro produzione è inevitabile, la promozione dei rifiuti come risorsa e il conseguimento di livelli più elevati di riciclaggio e uno smaltimento dei rifiuti sicuro.

Principali risultati statistici

Produzione di rifiuti in totale

Nel 2008 la produzione totale di rifiuti delle attività economiche e domestiche nell'UE-27 ammontava a 2 615 milioni di tonnellate, un dato leggermente inferiore a quelli del 2004 o del 2006. Circa 98 milioni di tonnellate dei rifiuti prodotti nell'UE-27 nel 2008 (pari al 3,7 % del totale) sono stati classificati come rifiuti pericolosi. Ciascun abitante dell'UE-27 ha quindi prodotto in media circa 5,2 tonnellate di rifiuti, di cui 196 kg di rifiuti pericolosi.

La Tavola 1 presenta un'analisi del totale dei rifiuti prodotti ripartito secondo l'attività economica principale (in base alla NACE Rev. 2). Due attività hanno fatto registrare livelli particolarmente elevati di rifiuti nell'UE-27 nel 2008: si tratta del settore delle costruzioni (sezione F della NACE ), che ha prodotto 859 milioni di tonnellate di rifiuti (32,9 % del totale), e delle attività estrattive (sezione B della NACE) che ne hanno prodotti 727 milioni di tonnellate (27,8 % del totale). La grande maggioranza di rifiuti prodotti nell'ambito di tali attività era costituita da rifiuti minerali o terreni (terra estratta, rifiuti da costruzioni stradali, rifiuti da demolizione, residui provenienti da operazioni di dragaggio, rocce di scarto, leganti, ecc.); ciò spiega la percentuale relativamente elevata sul totale dei rifiuti rappresentata da rifiuti minerali e terreni (63,0 % del totale dei rifiuti prodotti) (cfr. grafico 2). Le attività manifatturiere (sezione C della NACE) hanno prodotto 342,7 milioni di tonnellate di rifiuti nel 2008 (13,1 % del totale), mentre le attività domestiche ne hanno prodotti 221 milioni di tonnellate (8,5 %). La quota relativamente modesta di rifiuti totali prodotti dall'agricoltura, silvicoltura e pesca (sezione A della NACE) è da attribuire, almeno in parte, all'esclusione del letame e delle deiezioni liquide dai dati presentati (nella misura in cui sono riutilizzati in agricoltura come fertilizzanti o ammendanti).

Forti differenze tra i paesi per i quali sono presentati dati nella Tavola 1 sono state registrate nel 2008 in merito alle quantità di rifiuti prodotti: la quota più elevata del totale dei rifiuti dell'UE-27 spetta alla Germania (14,3 %), seguita da vicino dalla Francia e dal Regno Unito. Tali dati possono essere espressi in rapporto alla popolazione (cfr. grafico 1): in tal caso, la Lettonia risulta il paese tra gli Stati membri dell'UE che ha prodotto il quantitativo meno elevato di rifiuti per abitante (660 kg), anche se livelli relativamente bassi di rifiuti sono stati prodotti in Croazia, Turchia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Liechtenstein. I livelli di rifiuti prodotti per abitante in questi quattro paesi sono inferiori a quelli dello Stato membro dell'UE con il secondo più basso quantitativo registrato (l'Ungheria, con una media di 2 tonnellate per abitante). Le quantità di rifiuti prodotti variavano tra 2 e 7 tonnellate per abitante nella maggior parte degli Stati membri dell'UE, con punte tra le 8 e le 10 tonnellate per abitante in Romania e Svezia, di 14,6 tonnellate per abitante in Estonia, di 15,4 tonnellate per abitante in Finlandia, di 19,6 tonnellate per abitante in Lussemburgo e addirittura di 37,5 tonnellate per abitante in Bulgaria.

Alcune delle forti differenze riscontrate tra i diversi paesi possono essere riconducibili alle differenti strutture economiche. Ad esempio, sul livello estremamente elevato di rifiuti prodotti in Bulgaria incidono in grande misura i rifiuti minerali derivanti dalle attività estrattive: la Bulgaria estrae carbone e lignite, minerali metallici e non metallici, principalmente in miniere a cielo aperto. Quantitativi relativamente elevati di rifiuti minerali sono stati prodotti dalle attività estrattive in Romania, Svezia, Finlandia ed Estonia, mentre in Lussemburgo gli elevati livelli di rifiuti prodotti sono da attribuire in gran parte ai rifiuti minerali delle attività di costruzione.

Produzione di rifiuti non minerali

I 919 milioni di tonnellate di rifiuti non minerali prodotti nell'UE-27 nel 2008 rappresentavano il 35,1 % del totale dei rifiuti generati, con una leggera diminuzione rispetto alle quote registrate nel 2004 o nel 2006. Se si rapportano tali dati alla popolazione, risulta che nel 2008 ognuno degli abitanti dell'UE-27 ha prodotto in media 1 843 kg di rifiuti non minerali (cfr. grafico 3). Negli Stati membri dell'UE la produzione di rifiuti non minerali variava da 606 kg per abitante in Lettonia a 8 216 kg per abitante in Estonia (principalmente rifiuti da combustione pericolosi e depositi chimici pericolosi e residui della raffinazione e dell'incenerimento di scisti bituminosi).

Il grafico 4 mette in evidenza l'origine dei rifiuti non minerali e la loro evoluzione nel tempo, secondo l'attività economica. Alle attività manifatturiere è attribuibile circa un quarto del totale dei rifiuti prodotti. Rispetto al 2004, tali rifiuti sono diminuiti di circa 30 milioni di tonnellate. Va osservato che la riduzione dei rifiuti prodotti dalle attività agricole tra il 2006 e il 2008 rispecchia più una modifica della copertura di letame e di deiezioni liquide (escluse da vari paesi per il 2008), che non una diminuzione delle quantità effettive di rifiuti prodotti.

Produzione di rifiuti pericolosi

I rifiuti pericolosi possono rappresentare un rischio per la salute dell'uomo ed essere pericolosi per l'ambiente, nel caso in cui non siano gestiti e smaltiti in maniera sicura. Nel 2008 nell'UE-27 sono stati prodotti 98 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi, più che nel 2004 (89 milioni di tonnellate), ma meno che nel 2006 (101 milioni di tonnellate).

Il grafico 5 presenta le quantità di rifiuti pericolosi prodotti per abitante nel 2004, 2006 e 2008; i dati comprendono tutte le categorie di rifiuti pericolosi, compresi i minerali. Come indicato in precedenza, i dati elevati dell'Estonia (5,6 tonnellate per abitante) possono essere attribuiti in larga misura agli scisti bituminosi e quelli della Bulgaria (1,7 tonnellate per abitante) all'estrazione di minerale di rame. A parte tali casi specifici, la produzione di rifiuti pericolosi negli Stati membri dell'UE variava nel 2008 da 23 kg per abitante in Grecia a 553 kg per abitante in Belgio.

Trattamento dei rifiuti

Nel 2008 nell'UE-27 sono stati trattati 2 391 milioni di tonnellate di rifiuti, compresi i rifiuti importati nell'UE. La Tavola 2 contiene maggiori informazioni in merito al tipo di operazione di trattamento eseguita, mentre la Tavola 3 fornisce le stesse informazioni per il trattamento dei rifiuti pericolosi.

Quasi la metà (48,9 %) dei rifiuti trattati nell'UE-27 nel 2008 è stata sottoposta a operazioni di smaltimento diverse dall'incenerimento (principalmente collocamento in discarica, ma anche, in piccola parte, smaltimento di rifiuti minerari in miniera e nei pressi dei siti minerari e scarico nell'ambiente idrico). Un altro 45,7 % dei rifiuti trattati nell'UE-27 è stato sottoposto a operazioni di recupero (diversi dal recupero energetico). Il restante 5,4 % dei rifiuti trattati nell'UE-27 nel 2008 è stato avviato all'incenerimento (con o senza recupero energetico).

Recupero

Il grafico 6 ripartisce i 1 093 milioni di tonnellate di rifiuti recuperati nell'UE-27 nel 2008 per categoria di rifiuti. Il recupero dei rifiuti minerali non pericolosi prodotti principalmente dalle attività di costruzione ed estrattive ammontava a 754 milioni di tonnellate e rappresentava il 69,0 % del totale di rifiuti recuperati. La quantità di rifiuti minerali recuperati nell'UE-27 nel periodo tra il 2004 e il 2008 è cresciuta notevolmente. Tra le altre categorie di rifiuti, un aumento è stato registrato anche dai rifiuti vegetali e animali recuperati tra il 2004 e il 2008, tanto che tale categoria ha rappresentato il 6,1 % del totale dei rifiuti recuperati nel 2008. Per i rifiuti metallici, di carta e cartone, di vetro e in plastica, ossia i materiali riciclabili più comuni, un aumento delle quantità di materiali trattati potrebbe derivare dall'attuazione della legislazione europea sul collocamento in discarica (abbandono dello smaltimento in discarica per i rifiuti biodegradabili) e sulla responsabilità dei produttori (ad esempio, raccolta differenziata e recupero degli imballaggi). In pratica, nel periodo tra il 2004 e il 2008 si è osservata solo una crescita modesta della quantità di rifiuti recuperati, se non addirittura una riduzione, come nel caso della plastica. Si ritiene che tali tendenze siano la conseguenza di un aumento delle esportazioni di prodotti riciclabili verso i paesi terzi.

Incenerimento (incluso il recupero energetico)

Il grafico 7 presenta un'analisi dei rifiuti sottoposti a incenerimento (incluso il recupero energetico) per il 2008. Su un totale di 129,2 milioni di tonnellate di rifiuti avviati a incenerimento nell'UE-27, il 38,9 % era composto di rifiuti domestici e simili. I residui di cernita rappresentavano il 9,6 %, i rifiuti chimici il 2,9 % e i fanghi comuni il 2,5 %. I rifiuti pericolosi rappresentavano l'8,1 % del totale (circa 10,5 milioni di tonnellate). Per la categoria "altri" (38,1 %) non possono essere forniti ulteriori dettagli a causa della limitata disaggregazione prevista dal regolamento relativo alle statistiche sui rifiuti; rientrano tuttavia in tale categoria i rifiuti in legno e altre biomasse.

Il totale dei rifiuti sottoposti a incenerimento è costantemente aumentato tra il 2004 e il 2008, con una crescita di 21 milioni di tonnellate (19,6 %). Circa la metà dell'aumento totale può essere attribuita alla Germania, in cui l'applicazione di un divieto di collocamento in discarica dei rifiuti urbani non trattati ha determinato un notevole incremento del recupero energetico dai rifiuti.

Discariche

Il grafico 8 illustra la disaggregazione dei rifiuti collocati in discarica nell'UE-27 per il 2008. La grande maggioranza dei rifiuti destinati al collocamento in discarica era costituita da rifiuti minerali non pericolosi (80,3 % del totale). I rifiuti domestici e simili rappresentavano l'8,1 %, mentre i rifiuti pericolosi erano pari al 3,0 % del totale.

Tra il 2004 e il 2008 la quantità di rifiuti non minerali collocati in discarica è costantemente diminuita. Lo smaltimento dei rifiuti domestici e simili è calato nel complesso del 17,3 % in tale periodo, presumibilmente a seguito della raccolta differenziata e del pretrattamento dei rifiuti domestici e simili.

Fonti e disponibilità dei dati

Al fine di monitorare l'attuazione della politica in materia di rifiuti, in particolare il rispetto dei principi in tema di recupero e di smaltimento sicuro, è necessario disporre di statistiche affidabili sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti da parte delle imprese e dei privati. Nel 2002 è stato adottato il Regolamento 2150/2002 relativo alle statistiche sui rifiuti, che definisce il quadro per la produzione di statistiche armonizzate sui rifiuti.

A iniziare dall'anno di riferimento 2004, il regolamento impone agli Stati membri di fornire ogni due anni dati sulla produzione, sul recupero e sullo smaltimento dei rifiuti. I dati sulla produzione e sul trattamento dei rifiuti sono disponibili per tre anni di riferimento: 2004, 2006 e 2008. La copertura dei dati tra gli Stati membri non è tuttavia uniforme e le differenze metodologiche nei singoli paesi possono tuttora avere un impatto significativo sulla comparabilità delle statistiche sui rifiuti e sulle serie temporali presentate, in particolare a livello nazionale.

Contesto

La strategia di sviluppo sostenibile dell'UE e il suo sesto programma di azione in materia di ambiente, che individua la prevenzione e la gestione dei rifiuti come una delle quattro priorità fondamentali, mettono in evidenza la relazione esistente tra un impiego efficiente delle risorse e la produzione e la gestione dei rifiuti. L'obiettivo della politica dell'UE in questo settore è quello di dissociare l'uso di risorse e la produzione di rifiuti dalla crescita economica, assicurandosi che il consumo sostenibile non superi la capacità ambientale.

L'approccio dell'UE alla gestione dei rifiuti si basa su tre principi: prevenzione dei rifiuti, riuso e riciclaggio e miglioramento dello smaltimento finale e del monitoraggio. La prevenzione dei rifiuti può essere assicurata con il ricorso a tecnologie più pulite, a progettazioni ecologiche o ad abitudini di produzione e di consumo ecoefficienti. La prevenzione dei rifiuti e il riciclaggio, focalizzati sulle tecnologie dei materiali, possono ridurre anche l'impatto ambientale delle risorse utilizzate, limitando l'estrazione di materie prime e la trasformazione durante i processi di produzione. Se possibile, i rifiuti che non possono essere riciclati o riutilizzati dovrebbero essere sottoposti a un incenerimento sicuro, ricorrendo al collocamento in discarica solo come ultima ratio. Entrambi questi metodi devono essere strettamente monitorati a causa dei gravi danni ambientali che essi sono potenzialmente in grado di provocare.

Ulteriori informazioni da Eurostat

Pubblicazioni

Principali tavole

Waste statistics

Banca dati

Waste Statistics
Waste generation and treatment (env_wasgt)

Metodologia / Metadati

ESMS metadata file (env_wasgt_esms)

Fonte dei dati per le tavole e i grafici (MS Excel)

Altre informazioni

Collegamenti esterni

Voci correlate