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Il centro comunitario SALUS Space è una risorsa per le persone del luogo e per i nuovi arrivati

  • 22 June 2018

Un progetto innovativo sta creando un modello per l'integrazione dei rifugiati nelle comunità locali in cui vivono. Il progetto SALUS W SPACE sta sviluppando un centro nella città di Bologna con alloggi per i nuovi arrivati e per i residenti, strutture per il tempo libero condivise e assistenza per entrambi i gruppi nella ricerca di un posto di lavoro o per l'avvio di attività imprenditoriali

Con i cittadini e le parti interessate stiamo progettando e realizzando un modello creativo e innovativo per l'accoglienza dei rifugiati, integrato nel tessuto sociale ed economico delle aree urbane. Il nostro modello promuove gli scambi interculturali e le opportunità di creare nuovi posti di lavoro.

Inti Bertocchi, Coordinatore scientifico del progetto

Ci sono quasi 1 000 rifugiati che vivono a Bologna, molti dei quali a lungo termine. Il Comune di Bologna e altre 16 organizzazioni stanno sviluppando SALUS Space per promuovere l'integrazione, la coesione tra le comunità e l'occupazione.

Il piano operativo del progetto è stato completato grazie a un ampio coinvolgimento dei cittadini del luogo. Il centro trasformerà un sito abbandonato in uno spazio che offrirà residenze temporanee a un'ottantina di persone: circa 40 rifugiati e 40 persone provenienti da famiglie in situazioni vulnerabili, un centro di formazione professionale e di assistenza alle imprese, un ristorante cooperativo sociale, un orto, laboratori teatrali e artigianali.

Costruire un clima di fiducia

Il progetto prevede la realizzazione del centro nel sito di un ospedale in disuso, la Villa Salus, alla periferia est di Bologna. Poiché l'edificio principale originario non era conforme alle moderne norme antisismiche, sarà sostituito da due nuove strutture, il cui completamento è previsto per la metà del 2019. Un edificio più piccolo era invece a norma ed è già stata avviata la ristrutturazione per garantire che l'accoglienza e la formazione possano cominciare in anticipo.

Inizialmente, la popolazione locale era preoccupata per la proposta del centro. Un'ampia comunicazione e il coinvolgimento dei cittadini nella valutazione delle proposte progettuali hanno contribuito a creare un clima di fiducia. Il progetto definitivo è stato presentato al pubblico nell'ottobre 2017. I cittadini continueranno a valutare il progetto durante il suo svolgimento, aggiungendo una prospettiva "sul campo" a quella dei valutatori esperti del progetto. 

Gruppi come ONG e reti religiose hanno nominato un proprio rappresentante all’interno di un gruppo di informazione delle parti interessate, nato nel giugno 2017. Questo gruppo contribuirà a sviluppare il sistema di gestione del progetto e a pianificarne la sostenibilità sociale ed economica a lungo termine. Nel frattempo, le amministrazioni locali stanno ricevendo un supporto politico da un rappresentante dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR-ACNUR).

Un progetto modello

Oltre ad integrare i rifugiati nella società bolognese, il centro sta aiutando la città ad affrontare i problemi esistenti. Nonostante una percentuale sempre più bassa di giovani in età lavorativa, nel 2015 il tasso medio di disoccupazione in città è stato del 24 % e dal 2005 oltre il 30 % delle famiglie utilizza i servizi sociali.

Con SALUS Space, la popolazione locale e i nuovi arrivati potranno migliorare le loro competenze, opportunità e benessere generale, a vantaggio dell'economia e della società locali. I partner prevedono che il progetto si tradurrà in nuove attività e posti di lavoro a partire dalla seconda metà del 2019, quando il centro sarà aperto al pubblico.

Questo concetto inclusivo di assistenza seguito dalla «restituzione» alla società è noto come «welfare generativo». SALUS Space vuole diventare una fabbrica delle idee per sviluppare ulteriormente questo modello, un centro di formazione per gli assistenti sociali e un esempio per futuri centri analoghi. Al Forum delle città di Rotterdam nel novembre 2017, altre città hanno mostrato interesse per il concetto del progetto.

Investimento totale e finanziamento dell'UE 

L’investimento totale per il progetto «S.A.L.U.S. ‘W’ SPACE - Sustainable Accessible Livable Usable Social Space for Intercultural Wellbeing, Welfare and Welcoming» è pari a 6 249 673 EUR, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell'UE di 4 999 738 EUR attraverso l’iniziativa «Azioni urbane innovative» per il periodo di programmazione 2014-2020.