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Cooperazione transfrontaliera per far fronte al commercio illegale di animali e alle conseguenti malattie trasmissibili all’uomo

  • 12 February 2019

Realizzato in Friuli-Venezia Giulia e in Carinzia, in Austria, il progetto Bio-Crime fornisce un quadro di azioni congiunte per fermare la diffusione delle zoonosi (malattie trasmesse dagli animali all’uomo) e il commercio illegale di animali. Tale commercio mette in pericolo la salute umana e animale facilitando la diffusione delle zoonosi e solleva minacce economiche e di sicurezza pubblica. Il progetto ha anche sviluppato corsi di istruzione e formazione per le scuole e le forze dell’ordine e una piattaforma per i sistemi di allerta per i reati contro la criminalità transfrontaliera.

La criminalità organizzata transnazionale richiede una risposta transnazionale coordinata. La caratteristica chiave del progetto Bio-Crime è l’enfasi sullo sviluppo transregionale delle migliori pratiche e soluzioni innovative, in particolare nei settori dei programmi di prevenzione delle malattie per funzionari pubblici e polizia, educazione precoce rivolta ai bambini, prevenzione della criminalità, risposte transfrontaliere e migliore accesso ai servizi pubblici.

Il direttore Manlio Palei e il responsabile e capofila del progetto, Paolo Zucca

Bio-Crime ha organizzato una serie di corsi di formazione teorica e pratica di 18 giorni sui rischi connessi alle malattie animali e sulla prevenzione e gestione degli animali per oltre 1 000 funzionari e agenti di polizia italiani e austriaci. Ulteriori corsi di formazione sono stati destinati alla polizia forestale del Friuli-Venezia Giulia.

Sono stati formulati protocolli operativi congiunti per i servizi sanitari, la polizia e la magistratura. Altre attività congiunte hanno interessato la sorveglianza epidemiologica degli animali confiscati e operazioni che coinvolgevano servizi veterinari, polizia e dogane contro il commercio illegale di animali domestici. È stata sviluppata una forte rete di cooperazione tra le istituzioni pubbliche nazionali per garantire che il progetto rimanga sostenibile.

Strumenti digitali ed educativi

Il progetto ha sviluppato strumenti digitali come un sistema in tempo reale per avvisare i funzionari sul commercio illegale di animali e una piattaforma web sicura per funzionari pubblici e polizia. Sono stati per di più creati un canale educativo su YouTube e un sito web pubblico supportato da un sistema di analisi del traffico web.

Un altro elemento del progetto sono stati i programmi educativi per bambini tra gli 11 e i 13 anni sui rischi e la prevenzione delle zoonosi e dell’interazione uomo-animale. È stato stilato un questionario con un approccio basato sull’evidenza medica per valutare la conoscenza dei bambini e il valore dei programmi educativi. Hanno partecipato 240 bambini in Carinzia e 100 in Friuli-Venezia Giulia, questi ultimi in due occasioni.

Nuove forme di criminalità e minacce alla salute

La criminalità transnazionale, in cui la condotta criminale in un paese ha un impatto in un altro, o anche in molti altri, è in aumento nell’UE. Inoltre, l’area del progetto comprende importanti vie di transito per il commercio illegale di animali domestici provenienti principalmente dall’Europa orientale. Allo stesso tempo, le minacce per la salute che affliggono l’UE stanno cambiando sempre più rapidamente e le pubbliche amministrazioni devono essere molto più veloci nel rispondervi.

Per affrontare la mancanza di condivisione e coordinamento transfrontaliero dei dati sul commercio illegale di animali domestici e la diffusione delle zoonosi, nonché una scarsa consapevolezza e conoscenza di tali questioni tra le autorità e il pubblico in generale, Bio-Crime ha dispiegato tre metodi particolarmente innovativi.

Il primo è stato l’analisi del sentimento, un tipo di data mining che misura le opinioni delle persone utilizzando l’elaborazione del linguaggio naturale, la linguistica computazionale e l’analisi del testo per estrarre e analizzare le informazioni online. Il software di analisi del sentimento è stato utilizzato per valutare la percezione dei rischi zoonotici tra i bambini che partecipano ai programmi educativi.

Il secondo era l’implementazione di un approccio clinico basato sull’evidenza nei programmi di istruzione scolastica. Il progetto ha dimostrato che oltre il 30% dei bambini nelle due regioni manca di conoscenza delle zoonosi e di una corretta interazione uomo-animale. Infine, poiché la maggior parte degli agenti di bioterrorismo sono zoonotici, sono stati sviluppati protocolli per indagare l’origine e la capacità di provocare malattie dovute ad agenti patogeni zoonotici, per proteggere il pubblico dagli attacchi.

Investimento totale e finanziamento dell’UE

L’investimento totale per il progetto «Bio-Crime» è di 1 117 300 EUR, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE pari a 949 705 EUR attraverso il programma operativo «Interreg V-A - Italia-Austria» per il periodo di programmazione 2014-2020.