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Il superamento del divario digitale con la banda larga ultraveloce in Puglia

  • 01 November 2014

Il progetto Banda Ultra Larga (BUL) Puglia, finanziato dall’UE, ha fornito un accesso a Internet di alta qualità alle persone residenti nelle aree «bianche» in 256 comuni della regione Puglia. Le aree bianche sono zone in cui gli operatori privati non forniscono la banda larga ultraveloce né prevedono di fornirla entro tre anni. Inoltre, sono aree dove la realizzazione di reti a banda larga non è praticabile a livello commerciale ed è quindi consentito intervenire con finanziamenti pubblici.

Questa iniziativa ha l’obiettivo di contribuire ad accelerare i processi di digitalizzazione del paese. Si tratta di un progetto che dimostra come, grazie a un partenariato pubblico-privato e alla fattiva disponibilità delle amministrazioni locali, sia possibile creare condizioni favorevoli alla realizzazione di reti di nuova generazione, anche nei comuni finora non considerati, per ragioni di mercato, dai piani d’infrastrutturazione di tutti gli operatori.

Michele Lasorsa, responsabile rete Puglia, Telecom Italia

Circa 65 500 abitazioni sono diventate idonee alla connessione alla banda larga in fibra ottica, raggiungendo velocità di almeno 100 megabit al secondo (Mbps) grazie a BUL Puglia, mentre all’incirca 38 100 abitazioni sono riuscite a connettersi a servizi con una velocità di almeno 30 Mbps.

Oltre ai cavi in fibra ottica, le zone industriali interessate dal progetto sono state dotate dell’accesso ai cavi, offrendo una connettività punto-punto, ossia la connessione affidabile di due punti all’interno di una rete chiusa.

I passi compiuti verso gli obiettivi dell’UE

In linea con la strategia per la banda larga ultraveloce dell’Italia, la regione Puglia aveva già intrapreso diverse azioni legate alla banda larga prima dell’avvio di BUL Puglia. Lo svolgimento di tali azioni era teso al conseguimento degli obiettivi per il 2020 stabiliti nell’agenda digitale europea dell’Unione, che prevede la disponibilità della banda larga nel 50 % delle abitazioni con una velocità di almeno 100 Mbps e di 30 Mbps in tutte le abitazioni.

Nell’ambito del progetto BUL Puglia, la regione ha seguito la scia di azioni precedenti a tal punto che, al momento del suo completamento, si è trovata sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi dell’agenda digitale europea. A febbraio 2019 velocità della banda larga pari a 30 Mbps erano presenti nell’83 % delle abitazioni, mentre il 45 % disponeva dell’accesso a una velocità di almeno 100 Mbps.

Qualità della vita e innovazione

L’attuazione di BUL Puglia ha visto la pubblicazione di un bando di gara e la successiva selezione di un’azienda che avrebbe installato l’infrastruttura necessaria, occupandosi della manutenzione e della gestione della rete e dei rispettivi servizi per vent’anni.

Al fine di alleviare l’onere amministrativo e accelerare l’attuazione, le province e i comuni sono stati invitati a sottoscrivere accordi in cui si impegnavano ad agevolare i lavori, anche tramite la semplificazione del processo per il rilascio dei permessi pertinenti. Durante lo sviluppo dell’infrastruttura la priorità è stata accordata ai comuni e alle province che avevano firmato gli accordi.

Grazie all’investimento in nuove tecnologie e servizi digitali, la Puglia sta migliorando la qualità della vita dei suoi cittadini e promuovendo l’innovazione.

Investimenti totali e finanziamenti dell’UE 

L’investimento totale per il progetto «Banda Ultra Larga Puglia» è di 31 815 700 EUR, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE di 25 452 560 EUR attraverso il programma operativo «Puglia» per il periodo di programmazione 2014-2020. L’investimento rientra nella priorità «Uso e qualità delle TIC».