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Un pilastro di edilizia sostenibile in Lombardia

  • 29 January 2020

Al fine di aiutare le imprese edili della Lombardia a soddisfare la crescente richiesta di progettazione edilizia sostenibile, il progetto Pietra Ricomposta ha sviluppato un materiale in pietra composita ecosostenibile.

La collaborazione tra le quattro compagnie coinvolte porterà alla commercializzazione del know-how del settore, con la possibilità di crescita che creerà delle nuove opportunità occupazionali e che potrebbe diventare oggetto di ulteriori ricerche e progetti di sviluppo. Il contributo del FESR ci ha permesso di svolgere la ricerca e gli esperimenti, oltre a permetterci di raggiungere dei risultati che, in condizioni normali, non saremmo mai stati in grado di ottenere.

Mauro Maffizzoli, rappresentante di BIOPIETRA SRL

Il progetto Pietra Ricomposta ha definito e sviluppato un nuovo tipo di materiale edile composito ecosostenibile e facile da utilizzare, costituito in pietra ricomposta. Utilizzando una combinazione di tecnologie innovative e materiali sostenibili, il progetto ha sviluppato con successo una sottile pietra ricomposta con un alto livello di resistenza. Per garantire che la pietra fosse economicamente sostenibile per i progetti edilizi, l’équipe di progetto ha creato anche un sistema industriale automatico in grado di produrre il materiale di costruzione in grandi quantità a costo ridotto. 

Fabbricazione e materiali efficienti

Il settore edile si sta attualmente sforzando per diventare più «verde» ed efficiente dal punto di vista energetico. Poiché i consumatori finali richiedono sempre più efficienza in casa e in ufficio, il settore edile sta offrendo una risposta che è alla ricerca di nuove alternative ecosostenibili all’uso di materiali quali la pietra naturale. 

Tuttavia, anche il processo di produzione deve essere sostenibile. Altrimenti, qualsiasi guadagno in termini di efficienza raggiunto utilizzando il materiale nella costruzione verrà annullato dall’energia impiegata primariamente nella creazione del materiale. 

Nonostante la pietra naturale sia di per sé relativamente sostenibile, il processo di estrazione dal suolo e il taglio in lastre impiegano un alto livello di energia e provocano un notevole inquinamento. La pietra ricomposta è ampiamente considerata come alternativa più sostenibile in quanto materiale di costruzione, che può essere prodotta in modo più efficiente. Per questo motivo, il progetto Pietra Ricomposta si è focalizzato sia sullo sviluppo di un nuovo tipo di materiale composito sia su un processo di fabbricazione sostenibile.

Un nuovo materiale di costruzione

Il risultato finale del progetto è stato lo sviluppo di successo di un nuovo materiale di costruzione ecosostenibile, sia nella sua fabbricazione che nel suo uso nell'edilizia. 

La pietra ricomposta senza resina offre un alto livello di resistenza con spessore ridotto, maggiore lavorabilità e migliore sformatura. Tali proprietà riducono i rischi di rottura e spreco. 

Utilizzando i robot, l’intero processo di fabbricazione risulta più efficiente dal punto di vista energetico. Anche il rischio dell'esposizione umana a particelle nocive e a condizioni di lavoro potenzialmente pericolose viene ridotto. Inoltre, il livello di efficienza e la focalizzazione sulla sostenibilità offerti dal processo offrono ai costruttori italiani un vantaggio competitivo sui costruttori operativi nelle regioni a costi inferiori, quali l’Asia.

Investimento totale e finanziamento dell’UE

L’investimento totale per il progetto «Sistema integrato per la produzione di materiali innovativi per gli edifici in pietra ricostituita ad alte prestazioni» è di 973 631 euro, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE pari a 266 283 euro attraverso il programma operativo «Ricerca regionale e innovazione» per il periodo di programmazione 2007-2013. L’investimento rientra nella priorità «Nuovi materiali».