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Parità di accesso per tutti grazie al piano europeo di lotta contro il cancro

In occasione della Giornata mondiale contro il cancro e mentre l'Europa continua la sua ripresa dalla pandemia di COVID-19, la commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides, colpita in prima persona da un tumore, parla dei progressi compiuti a un anno dall'adozione del piano europeo di lotta contro il cancro.

data:  15/02/2022

Perché il piano europeo di lotta contro il cancro è così importante e quali risultati sono stati ottenuti nel corso del primo anno?

Due anni fa abbiamo cominciato a lavorare al piano europeo con un obiettivo chiaro: fare la differenza per tutti coloro che hanno incontrato il cancro sul loro cammino. E lo scorso anno, in piena pandemia di COVID-19, abbiamo lanciato il piano per sottolineare la nostra determinazione a sostenere i pazienti oncologici e le loro famiglie in tutta l'UE e a cambiare le realtà di questa malattia per i cittadini europei. Questo piano è il nostro impegno a combattere una patologia che, senza un'azione determinante, potrebbe diventare la principale causa di morte nell'UE. 

Il piano di lotta contro il cancro dell'UE è tra i miei impegni e responsabilità più importanti in qualità di commissaria per la Salute. Il fatto che una pandemia abbia colpito la comunità oncologica non ha fatto che ribadire l'urgenza di questo impegno. Si stima che ben un milione di casi di cancro non siano stati diagnosticati a causa della pandemia. Ciò significa che un milione di persone potrebbero essere diagnosticate in ritardo, il che potrebbe ridurre le loro opzioni terapeutiche, la loro qualità di vita e la loro sopravvivenza.

Possiamo trasformare una crisi in un'opportunità. Siamo consapevoli che la forza e la capacità della cooperazione e dei progressi scientifici nell'UE fanno la differenza quando siamo uniti e coordinati. Mi riempie di orgoglio e di soddisfazione constatare che, nonostante le sfide affrontate, abbiamo compiuto progressi significativi in questo primo anno dall'adozione del piano contro il cancro.

Proprio questo mese, in occasione della Giornata mondiale, abbiamo avviato quattro nuove azioni: un'azione comune a sostegno degli Stati membri sulla vaccinazione contro il papilloma virus (HPV), il registro delle disuguaglianze di fronte al cancro, un invito a presentare contributi a sostegno del nostro lavoro di screening dei tumori e la rete dell'UE dei sopravvissuti al cancro giovanile. Tutte iniziative concrete che faranno la differenza nella vita dei pazienti oncologici e dei loro cari.

Per i prossimi anni il piano potrà contare su finanziamenti senza precedenti per 4 miliardi di euro, mentre con gli 80 milioni di euro dell'anno scorso abbiamo lanciato ben 16 iniziative importanti nell'ambito del programma dell'UE per la salute (EU4Health). Nel 2022 altri 30 milioni di euro saranno destinati a fornire agli Stati membri conoscenze basate su dati concreti per l'ulteriore progettazione, pianificazione e attuazione di attività di screening per i tumori di prostata, stomaco e polmoni. Abbiamo inoltre avviato la creazione di una rete europea dei centri oncologici integrati, che consentirà ai paesi di collaborare, ad esempio, per il trattamento di pazienti affetti da patologie complesse e metterà a punto un programma di formazione per un personale altamente qualificato, fondamentale per un'assistenza di qualità. Queste sono solo alcune delle numerose azioni che abbiamo messo in atto.

Il nostro lavoro di squadra per realizzare le ambizioni del piano di lotta contro il cancro, e le aspettative dei nostri cittadini, si intensificherà nel corso della fase esecutiva. I prossimi mesi ci riservano molte novità.

La Giornata mondiale contro il cancro di quest'anno è dedicata al divario nell'assistenza, alla salute delle donne e al cancro: che cosa significa questo tema per lei?

La settimana scorsa ho moderato un importante evento con testimonianze personali di donne colpite dal cancro. Mi hanno molto commossa la solidarietà, la determinazione e il coraggio di queste donne e degli operatori sanitari e delle associazioni europee che le sostengono, che hanno tutti sottolineato l'importanza della diagnosi precoce. Programmi di screening e opzioni terapeutiche.

Durante l'evento si è parlato di come l'emergenza COVID abbia causato il rinvio degli interventi chirurgici e la riduzione dei controlli preventivi, mettendo a repentaglio la diagnosi precoce. Ciò avrà un impatto importante sul trattamento dei pazienti. Ma non è tutto. L'emergenza ha aggiunto anche un nuovo livello di rischio per i pazienti e aumentato i già considerevoli livelli di stress e preoccupazione per le famiglie e gli amici. Nel corso dell'attuazione del piano porteremo avanti il dialogo con i pazienti oncologici e i prestatori di assistenza per garantire che le loro esperienze e competenze siano pienamente tenute in considerazione. 

I partecipanti all'evento hanno ripetutamente sottolineato l'importanza della cooperazione europea e hanno chiesto maggiori interventi in materia di tumori femminili. Mi unisco alle loro rivendicazioni.  Lo dico chiaramente: incoraggiamo le ragazze e i ragazzi a vaccinarsi contro l'HPV, a effettuare le visite periodiche di screening e ad ascoltare il loro corpo. Sono misure semplici ma che possono salvare vite. Purtroppo, il cancro non aspetterà la fine della pandemia.

Quali sviluppi possiamo attenderci nei prossimi dodici mesi? 

Guardando al futuro, nel 2022 continueremo a portare avanti il nostro lavoro. Quest'anno saranno lanciate diverse importanti nuove iniziative incentrate su prevenzione e diagnosi. Una di queste è il tanto previsto aggiornamento delle nostre raccomandazioni sullo screening dei tumori, al quale stiamo lavorando a pieno ritmo. Ci baseremo su studi di eccellenza scientifica su come migliorare i programmi di screening, anche per il tumore al seno e al collo dell'utero, in modo da raggiungere questo obiettivo senza intoppi.

Presenteremo inoltre proposte a sostegno dei nostri sforzi per realizzare un'Europa senza tabacco e per migliorare la prevenzione attraverso un'alimentazione sana, l'attività fisica e un'etichettatura più chiara degli alimenti, nonché riducendo l'esposizione alle sostanze pericolose. Intensificheremo i nostri sforzi sulle nuove tecnologie e sulle soluzioni digitali, nonché sul miglioramento delle norme in materia di assistenza nell'UE. Tra le numerose iniziative che vedranno la luce voglio citare l'importante iniziativa europea per l'imaging dei tumori, finalizzata a definire un "atlante" europeo di immagini oncologiche che saranno anonimizzate e rese accessibili ai professionisti del settore dell'UE. 

Nel 2021 abbiamo fatto molto, e nel 2022 faremo ancora di più. Continuiamo ad avanzare rapidamente per trasformare tutte le nostre azioni in risultati comuni.

In che modo la Commissione collabora con i portatori d'interessi per attuare il piano contro il cancro?

Abbiamo bisogno della piena collaborazione e del forte impegno di tutti i soggetti interessati e sono molto grata per il sostegno di tutte le associazioni di pazienti, dei ricercatori, dei responsabili politici e degli operatori sanitari che ci aiutano a tradurre questo piano in benefici concreti e tangibili per le persone.

Se l'UE vuole veramente combattere il cancro, migliorare la ricerca, il trattamento e le cure, ridurre le disuguaglianze oncologiche e apportare benefici concreti e duraturi ai suoi cittadini, allora deve lavorare insieme. Solo insieme possiamo fare del cancro una priorità assoluta per la salute in tutti i settori.

Uniti siamo molto più forti, vale a dire quando i professionisti del settore medico, i difensori dei pazienti e i responsabili politici si coordinano, condividono esperienze e competenze e cooperano per raggiungere obiettivi comuni.

Ecco perché garantiamo che gli Stati membri, le parti interessate e i cittadini siano tutti coinvolti e consultati in ogni fase del processo.

È così che portiamo avanti il piano europeo contro il cancro.