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L'Italia e il servizio scientifico e di conoscenza della Commissione europea

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Notizie

Il JRC intensifica le relazioni con la comunità scientifica e politica in Italia

Il 29 febbraio e il 1° marzo scorsi il JRC ha incontrato a Roma l’ecosistema scientifico e politico italiano per condividere la rilevanza dell’evidenza scientifica a supporto dei processi decisionali europei. Temi legati alle priorità politiche della Commissione europea quali il Green Deal e l’intelligenza artificiale sono stati trattati in incontri istituzionali e pubblici.

La delegazione del JRC ha presentato la sua attività istituzionale e scientifica al Parlamento italiano, in un’audizione congiunta di sei Commissioni parlamentari di Camera e Senato tenutasi a Palazzo Madama. Un seminario alla Camera dei deputati ha offerto l’occasione per illustrare il ruolo del servizio scientifico della Commissione europea sui due temi sopraccitati ai rappresentanti di alto livello delle amministrazioni delle Camere.

Nel corso degli incontri con il Dipartimento per gli Affari europei e al Ministero degli Esteri il Direttore Generale del JRC Stephen Quest, accompagnato dalle Direttrici per la strategia Sabine Henzler, per le risorse sostenibili Alessandra Zampieri, e per i dati e la trasformazione digitale Francesca Campolongo, ha sottolineato la rilevanza del sito del JRC basato a Ispra, in Lombardia. Ispra ospita 40 delle 50 infrastrutture scientifiche di cui dispone il JRC per svolgere il proprio ruolo scientifico a supporto delle istituzioni europee, e i due terzi del personale tecnico e di ricerca.

Un evento pubblico sul tema “Science for Policy” ha avuto luogo allo Spazio Sassoli - Europa Experience in Piazza Venezia, ospitato dall’ufficio di Roma del Parlamento europeo e dalla rappresentanza della Commissione. Temi quali le risorse del suolo, le materie prime critiche e l’intelligenza artificiale sono stati discussi da un panel di alto livello che comprendeva la Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, la Capo di Gabinetto del MUR Marcella Panucci e il consigliere di Papa Francesco e delle Nazioni Unite per l’Intelligenza Artificiale Padre Paolo Benanti.

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La stagione degli incendi forestali del 2023 ha colpito soprattutto la Sicilia

La stagione degli incendi del 2023 in Italia è stata leggermente peggiore rispetto all’anno precedente e l’ha portata ad essere il secondo paese europeo più colpito in termini di superficie bruciata (dopo la Grecia), sebbene il totale sia rimasto ben al di sotto dei dati estremi del 2021. In totale sono bruciati 107.231 ettari, in 1.378 incendi.

La maggior parte del fenomeno si è verificato in Sicilia, compresi tre quarti dei 36 incendi mappati su un'area di oltre 500 ettari. Tuttavia, l'incendio più grande dell'anno (oltre 3.000 ettari) si è verificato a Reggio Calabria. Il 29% del totale, ovvero 30.680 ettari, sono andati in fumo nei siti protetti da Natura2000. I dati sono inclusi nell’anteprima del rapporto sugli incendi nella regione paneuropea pubblicato dal Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi gestito dal JRC (EFFIS).

Durante i mesi estivi del 2023 è stato registrato un forte aumento delle aree bruciate, che ha interessato principalmente la regione del Mediterraneo. Per superficie totale incendiata, il 2023 è stato il quarto anno peggiore dal 2000. Quanto al 2024, ad aprile si era già verificato quasi il doppio del numero medio di incendi per questo periodo dell’anno. EFFIS mappa gli incendi in Europa e nelle regioni limitrofe dal 2000.

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Il Sistema di gestione delle emergenze di Copernicus è intervenuto per le inondazioni in Toscana in novembre 2023

Dopo il percorso distruttivo della tempesta Ciarán attraverso l’Europa occidentale dalla fine di ottobre all’inizio di novembre 2023, la Toscana ha dovuto affrontare inondazioni e frane catastrofiche. Il 2 novembre un intenso sistema meteorologico ha colpito l'Italia con forti venti di scirocco ed elevate precipitazioni, in particolare nelle province di Pisa, Firenze, Pistoia e Prato.

Il fenomeno ha provocato lo straripamento del fiume Bisenzio e di altri fiumi secondari minori, che hanno allagato le località limitrofe.

Il sistema di mappatura di Copernicus è stato attivato il 3 novembre per fornire stime iniziali, entità delle inondazioni e valutazioni dei danni. L'evento è stato monitorato fino al 6 novembre su otto aree di interesse. La Protezione Civile regionale ha richiesto l'attivazione del Servizio “Copernicus Risk & Recovery” per azioni di recupero e un'analisi più dettagliata.

Due settimane dopo l’evento erano ancora visibili circa 1.000 ettari di tracce di alluvione e aree di accumulo di fango. Inoltre, sono stati identificati 20 danni a dighe. Sono stati interessati circa 2.500 edifici e circa 20 chilometri di strade, e due ponti sono stati distrutti.

CEMS è uno dei sei servizi principali del programma Copernicus di osservazione della Terra dell’Unione Europea. Fornisce geoinformazioni derivate principalmente da immagini satellitari per supportare gli attori coinvolti nella gestione delle catastrofi. Il JRC è responsabile del servizio e ne attua una parte attraverso contratti con l'industria e il mondo accademico. Offre tra gli altri servizi di mappatura su richiesta che forniscono geoinformazioni su disastri che si verificano in qualsiasi parte del mondo.

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Gli effetti della corrosione causati dal cambiamento climatico sugli edifici in Italia

Un nuovo studio del JRC sull’impatto del cambiamento climatico sulla corrosione del patrimonio edilizio europeo in cemento armato stima che i costi totali di riparazione per l’Italia potrebbero raggiungere circa 17 miliardi di euro in uno scenario climatico moderato, fino a un costo di 63 miliardi entro il 2100 in uno scenario più grave.

I costi annuali di riparazione previsti entro il 2100 in uno scenario moderato potrebbero comportare una perdita di percentuale di PIL pari allo 0,01% e un valore più elevato, pari allo 0,07% del PIL, in uno scenario di grave cambiamento climatico. È probabile che oltre il 27% degli edifici subisca corrosione nello scenario di cambiamento climatico moderato, percentuale che sale al 99% (oltre 3,8 milioni di edifici) nello scenario di cambiamento climatico grave.

Lo studio del JRC è la prima valutazione di come il cambiamento climatico influisce sugli edifici europei in cemento, in particolare in termini di un processo chimico chiamato carbonatazione, che può indebolire la struttura nel tempo. Esso stima il tempo di insorgenza della corrosione dovuta al depauperamento della copertura d'armatura in acciaio e valuta i relativi costi di riparazione. L’approccio proattivo della Commissione Europea alla gestione dei rischi climatici sottolinea l’importanza di integrare l’adattamento climatico e la resilienza negli standard edilizi.

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Il Teatro Povero di Monticchiello è presentato nel nuovo “Rural Toolkit” della Commissione

Il Teatro Povero di Monticchiello in Val d'Orcia nasce come un progetto creativo che serve come piattaforma per preservare il patrimonio locale e i suoi valori, promuovendo al contempo l’identità e la continuità della comunità.

Gli sforzi iniziali del progetto si sono concentrati sul miglioramento delle infrastrutture e dei servizi del villaggio. Attualmente, il progetto si concentra sulla promozione di iniziative culturali e artistiche, sull’offerta di servizi alla comunità, sulla promozione dell’inclusione sociale, dell’istruzione e della sostenibilità, e sulla coltivazione di una comunità attiva e solidale.

Il Teatro Povero è uno degli esempi pratici presentati nel nuovo “Rural Toolkit” della Commissione Europea, sviluppato dal JRC e gestito dalla Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale. Lo strumento è una guida completa ai finanziamenti dell’UE e alle opportunità di sostegno per le zone rurali dell’Unione europea. Ha lo scopo di aiutare le autorità locali, le istituzioni e le parti interessate, le imprese e gli individui a identificare e trarre vantaggio dai fondi, dai programmi e da altri finanziamenti e iniziative di sostegno esistenti dell’UE, e a promuovere lo sviluppo nei territori rurali.

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Vedi anche Teatro Povero di Monticchiello

La Toscana appare nel filmato dell’“ACTIONbook” per l’innovazione

Come il distretto tessile toscano sta diventando circolare grazie alla digitalizzazione: è questa una delle pratiche evidenziate nel catalogo dell'ACTIONbook, pubblicato dal JRC e dal Comitato delle Regioni a gennaio.

. La Toscana è stata inoltre una delle tre regioni, insieme a Kera in Finlandia e Medimurje in Croazia, mostrate nel film ufficiale del progetto come eccellenti esempi di sinergia tra i diversi attori a livello locale a supporto di innovazione e crescita.

L’ACTIONbook “Innovation for place-based transformations” presenta ciò che i territori hanno fatto per innovare per il benessere sociale, nel contesto dell’innovazione trasformativa. Lo strumento fornisce consigli per costruire partenariati strategici e mirati all'interno di un'istituzione, dipartimento, territorio e oltre i confini. Questo documento è il risultato di uno sforzo co-creativo con i partecipanti al progetto pilota dei Partenariati per l'innovazione regionale (PRI), il comitato scientifico del PRI, esperti e responsabili politici.

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