Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalla silvicoltura
La priorità in sintesi
Le pressioni sull’ambiente sono tuttora alquanto diffuse. Per esempio, si ritiene che soltanto il 17 % degli habitat e l'11 % degli ecosistemi dell'UE si trovino in uno stato soddisfacente, le eccedenze di nutrienti persistono in alcuni corpi idrici (nonostante i progressi compiuti in altri) e il 45% dei suoli dell’UE presenta problemi di qualità. È necessario porre rimedio a questi aspetti critici e rafforzare gli apporti positivi offerti all’ambiente dalle pratiche agricole e forestali.
Aree di intervento (aree prioritarie)
- Salvaguardia e ripristino della biodiversità (tra l'altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale), nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa.
- Migliore gestione delle risorse idriche.
- Migliore gestione del suolo.
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Insegnamenti tratti dal 2007-2013
Collegamenti a una serie di lavori della RESR che offrono approfondimenti su come valorizzare gli ecosistemi attraverso un’efficace programmazione e attuazione dei PSR.
- Il workshop della RESR sul tema “Elaborazione efficace di misure ambientali e climatiche per i PSR 2014-2020” è stato organizzato dalla RESR nell’ambito di una serie di attività preparatorie per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020. I risultati del workshop forniscono informazioni riguardanti la valutazione efficace dei fabbisogni e la definizione delle priorità; la selezione delle misure; l’elaborazione e l’attuazione; la fornitura efficace dei servizi ambientali.
- La Rivista rurale N. 15: La politica di sviluppo rurale per la fornitura di servizi ambientali (aprile 2013) [PDF
] prende in esame in che modo la politica di sviluppo rurale sostiene la fornitura dei servizi ambientali nelle zone rurali dell’UE.
- Servizi ambientali fornisce un collegamento alla pagina dedicata al Focus group sulla fornitura di servizi ambientali, che ha identificato alcuni aspetti determinanti per la fornitura di tali servizi e ha offerto una serie di raccomandazioni per l’elaborazione e l’attuazione dei futuri programmi di sviluppo rurale (2014-2020). Sintesi del rapporto del FG [PDF
]
- L’opuscolo FEASR sui progetti per i servizi ambientali [PDF
] esamina la vasta gamma di servizi ambientali che possono essere sostenuti attraverso il FEASR avvalendosi delle dotazioni finanziarie a disposizione dei programmi di sviluppo rurale (PSR) degli Stati membri dell’UE.
- La sezione Beni pubblici e intervento pubblico presenta i risultati e gli esiti del relativo gruppo di lavoro tematico, che ha esaminato il potenziale della politica di sviluppo rurale di contribuire a promuovere la fornitura di beni pubblici – tra cui la biodiversità nei terreni agricoli e le risorse naturali quali acqua e suolo – nelle zone rurali attraverso l’agricoltura.
- Il Gruppo di lavoro tematico 4: Approcci collettivi ai regimi agroambientali [PDF
] ha discusso gli approcci collettivi esistenti in materia di contratti agroambientali.
- L’opuscolo sui Beni pubblici e intervento pubblico in agricoltura [PDF
] si basa sui lavori svolti dal relativo Gruppo di lavoro tematico, che ha discusso di questioni legate ai beni pubblici, esaminando il contributo apportato dalla politica di sviluppo rurale dell’UE.
- La Rivista rurale N. 7: Beni pubblici e sviluppo rurale (marzo 2011) [PDF
] è dedicata al ruolo delle politiche agricole e di sviluppo rurale dell’UE nel sostenere la fornitura di beni pubblici nelle zone rurali di tutta l’Europa.
- L’opuscolo FEASR sui progetti improntati al principio della crescita verde [PDF
] presenta una serie di casi studio di progetti dei PSR per illustrare e spiegare con esempi concreti come le zone rurali europee possano trarre benefici dall’adozione di approcci ecosostenibili per il proprio sviluppo.
- Lo studio intitolato “Preservazione della biodiversità e degli habitat attraverso le misure implementate a titolo della politica agricola comune” esamina il ruolo della PAC nel sostenere la biodiversità e i relativi servizi ecosistemici attraverso l’agricoltura, nonché come valorizzare tale ruolo in futuro per contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’UE in materia di biodiversità.