Commissione europea
it Italiano it

Riqualifica della tratta Napoli-Cancello della linea ferroviaria Napoli-Bari

  • 28 October 2019

Il progetto prevede la costruzione di una nuova tratta di 15,5 km di ferrovia tra la stazione di Napoli Centrale e Cancello per sostituire la linea esistente. Esso è parte della modernizzazione della ferrovia Napoli-Bari, che sarà fondamentale per lo sviluppo dell’Italia meridionale e ne migliorerà l’integrazione economica e sociale con il resto del paese, nonché con l’intera Europa.

La modifica del tracciato della tratta Napoli-Cancello prolungherà la linea, creando una connessione diretta con la stazione ad alta velocità di Napoli Afragola, un polo strategico attualmente non collegato al sistema ferroviario regionale.

Gallerie, viadotti e nuove fermate

L’attuale binario semplice della tratta (che avrà una velocità di base di 100-130 km/h e sarà in grado di sostenere un carico massimo di 20 tonnellate/asse) verrà raddoppiato e sarà costruito un nuovo binario. A Casalnuovo sarà costruita una galleria di 2,58 km, di cui 500 m a fornice singolo e il restante a fornice doppio per accogliere la linea locale Circumvesuviana.

Ulteriori lavori comprendono la costruzione di quattro viadotti con una lunghezza totale di 3,8 km nel comune di Acerra, tre nuove fermate a Casalnuovo (sottoterra), Marziasepe (su un viadotto) e Acerra, nonché un sistema della catenaria. Inoltre, sono previsti ampliamenti del sistema di comando e controllo in esecuzione dal polo tecnologico di Napoli per coprire le tratte della linea.

A sud di Afragola, la nuova tratta Napoli-Cancello percorrerà circa 1,8 km in direzione di Napoli Centrale, parallelamente alla linea ad alta velocità Roma-Napoli prima di unirsi al percorso della linea Napoli-Cancello esistente, che sarà smantellata una volta aperte le nuove linee. La stazione di Afragola e la stazione di Casalnuovo saranno punti di interscambio con la linea Circumvesuviana. La stazione di Acerra consentirà un interscambio con la linea Acerra-Pomigliano d’Arco-Napoli.

Lo sviluppo della linea Napoli-Bari è stato identificato come una priorità e rientra nel corridoio scandinavo-mediterraneo della rete centrale, che contribuirà a rafforzare i collegamenti tra alcune delle più importanti regioni dell’UE. Entro il 2030 in Europa è previsto un aumento del 30 % del trasporto merci in termini di tonnellate-km. Il progetto attuale è volto a fornire una risposta adeguata alle esigenze di mobilità sia per le merci che per i passeggeri.

Collegare l’alta velocità e le reti regionali

Uno degli obiettivi specifici per la modernizzazione della tratta Napoli-Cancello è rafforzare i collegamenti tra le reti ferroviarie suburbane e regionali e il sistema ad alta velocità nell’area metropolitana di Napoli e i comuni della zona settentrionale, che dispongono di grandi infrastrutture stradali, industriali e commerciali.

Gli obiettivi generali per la modernizzazione dell’intera linea Napoli-Bari includono la promozione della competitività del trasporto ferroviario attraverso prestazioni migliori, maggiori capacità e numero di servizi, nonché la riduzione dei tempi di percorrenza. Si prevede che la linea rafforzi l’integrazione delle ferrovie con i terminal logistici e intermodali, contribuendo così ad aumentare il volume delle merci trasportate su rotaia.

L’integrazione sociale ed economica delle regioni dell’Italia meridionale dovrebbe essere rafforzata grazie a migliori connessioni tra la Campania e la Puglia. Infine, la continuità del trasporto ferroviario tra Napoli e Bari sarà assicurata eliminando l’esigenza di effettuare un regresso a Caserta, attualmente necessario vista la configurazione della rete.

 

Investimento totale e finanziamento dell’UE

L’investimento totale per il progetto «Itinerario Napoli-Bari – linea NA-BA, 1ª tratta: Variante alla tratta Napoli-Cancello» è di 887 600 000 EUR, con un contributo da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale dell'UE di 114 034 507 EUR, attraverso il programma operativo «Infrastrutture e reti» per il periodo di programmazione 2014-2020. L'investimento rientra nella priorità «Reti di trasporto ed energetiche».