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Un museo multimediale per l’antica Villa romana dei Mosaici di Spello

  • 26 July 2019

Nel luglio del 2005, i resti di un’antica villa romana sono stati scoperti nel paese umbro di Spello, in località Sant’Anna. Ulteriori scavi hanno riportato alla luce 20 stanze per una superficie totale pari a circa 500 m², 10 delle quali contenevano mosaici pavimentali policromatici intatti risalenti alla tarda età imperiale (tra il III e il IV secolo d.C.). I mosaici sono stati in seguito restaurati e valorizzati ed è stato istituito un museo multimediale interattivo nell’ambito di un progetto finanziato dall’UE.

Credo che, oggi, l’Umbria possa esse orgogliosa: con la Villa dei Mosaici di Spello, infatti, ha aggiunto alla propria offerta un altro gioiello, un’altra meraviglia che attirerà nella regione, appositamente per conoscerla, appassionati, intenditori, turisti e visitatori.

Moreno Landrini, sindaco di Spello

Nella fase iniziale, è stato costruito l’edificio di 1 500 m² che avrebbe ospitato il museo e protetto i resti della villa. Successivamente è stato effettuato l’allestimento dell’edificio e le zone esterne sono state abbellite dal punto di vista paesaggistico; l’apertura del museo, quindi, ha avuto luogo nel marzo del 2018.

Progettato secondo principi di sostenibilità, il museo è diventato un’attrazione turistica di prim’ordine, registrando più di 27 000 visitatori nel suo primo anno di operatività. Attività didattiche rivolte a studenti scolastici contribuiscono ad accrescere la sua attrattiva.Un tesoro archeologico

Situata nelle vicinanze della cinta muraria di Spello, la villa presenta, oltre ai pavimenti a mosaico, pareti con resti di antichi affreschi e tracce di intonaci policromatici. I mosaici raffigurano animali selvatici, creature mitologiche, una scena sulla mescita del vino, rappresentazioni delle stagioni e figure geometriche.

Le 20 stanze, probabilmente, costituivano la parte centrale dell’edificio originale, la cui costruzione si ritiene abbia avuto luogo nel corso di due fasi: la prima all’incirca tra il 27 a.C. e il 14 d.C. e la successiva compresa tra il II e l’inizio del III secolo d.C. Si pensa che le stanze senza pavimentazione a mosaico e intonaco fossero locali di servizio.

Per trasformare questo tesoro archeologico in un museo, si sono dovute superare diverse sfide. In primo luogo, è stato necessario ottenere i finanziamenti per gli scavi, il lungo e meticoloso restauro dei mosaici e degli intonaci e la costruzione di un museo che fosse interessante per ogni fascia d’età.

Un’altra sfida ha riguardato l’inserimento di un edificio moderno tra gli antichi reperti archeologici e l’ambiente circostante. A tal fine, le pareti sono state ricoperte di rame e calcestruzzo pigmentato, in modo da riprodurre le tonalità dei muri storici in pietra di Spello. Inoltre, il tetto in legno lamellare è stato rivestito di erba per garantire, a livello visivo, la sua fusione con la campagna umbra.

La sostenibilità è stata assicurata grazie all’installazione di pannelli solari, illuminazione a LED e un sistema di recupero dell’acqua piovana. Inoltre, la struttura ad un solo piano agevola l’accesso per le persone con disabilità ed è concepita per rendere possibile un futuro ampliamento.

Immersione nella vita romana

Appositi percorsi supportati da un punto informativo guidano i visitatori tra le stanze della villa. Schermi sospesi che mostrano ricostruzioni video tridimensionali degli ambienti originali e sensori di prossimità collegati a un’app consentono loro di immergersi nella vita di Hispellum, ovvero l’antico nome di Spello ai tempi dell’Impero romano.

È possibile intensificare ancor più l’immersione grazie a una ricostruzione virtuale della villa nella sala multimediale, attrezzata con visualizzatori e tablet 3D che forniscono informazioni approfondite sul periodo in questione.

Investimento totale e finanziamento dell’UE

L’investimento complessivo per il progetto «Valorizzazione della Villa romana di Spello in località Sant’Anna» è di 4 270 000 EUR, con un contributo da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE di 1 300 000 EUR attraverso il programma operativo «Umbria» per il periodo di programmazione 2007-2013. L’investimento rientra nella priorità «TIC».