In Campania sono stati creati nuovi principi attivi per l’applicazione in formulazioni per la cura della pelle e per il make-up avvalendosi di nuove tecniche. Gli ingredienti sono stati ricavati da fonti agroalimentari e colture di cellule vegetali, sviluppate con approcci biotecnologici.
SPIC – Prodotti a base vegetale per la pelle, i capelli e il make-up sviluppati in Italia
- 27 September 2019
Noi di Arterra siamo assolutamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal progetto. Oltre ad aver arricchito il nostro portafoglio di ingredienti cosmetici, il progetto ci ha dato la possibilità di lavorare su nuovi concetti di ricerca, come l’attività di ringiovanimento prodotta dal fattore di crescita appena scoperto, GDF11, e il ritmo circadiano modulato dalla melatonina nelle cellule cutanee.
I prodotti cosmetici sviluppati nell’ambito del progetto SPIC sono specifici per il ringiovanimento cutaneo, la cura dei capelli e il make-up. Per vagliare le innovazioni e identificare nuovi principi attivi da utilizzare nei cosmetici, sono state sviluppate tre piattaforme di test molecolari e cellulari.
Dieci i nuovi principi attivi identificati, sei dei quali sono stati introdotti nel mercato dei cosmetici. Altri due sono stati concessi in esclusiva a prestigiose aziende cosmetiche.
Attività di stimolazione del collagene e ringiovanimento
Il progetto ha sviluppato delle piattaforme di screening per identificare i principi attivi con applicazioni dermocosmetiche. Una di queste piattaforme si basava sul fattore di crescita recentemente identificato noto come GDF11, in grado di stimolare la produzione di collagene e di altre importanti proteine strutturali nelle cellule cutanee. Il progetto è stato il primo a offrire sul mercato dei cosmetici principi attivi che agiscono attraverso il fattore GDF11.
Un’altra piattaforma si basava su di un recettore cellulare noto come MT1, che è il recettore di un importante ormone, la melatonina, responsabile della modulazione del ritmo circadiano naturale dell’organismo e particolarmente attivo nelle cellule cutanee nelle ore notturne, cosa che stimola la produzione di collagene e le difese antiossidanti delle cellule.
La terza piattaforma si concentrava sulla misurazione di importanti indicatori della crescita e del benessere dei capelli, e ha consentito di identificare nuovi composti potenzialmente in grado di migliorare le condizioni di capelli e cuoio capelluto.
Principi attivi vegetali
Dei 10 nuovi principi attivi sviluppati dal progetto, sei sono stati ricavati da colture di cellule vegetali, sviluppate con approcci biotecnologici; quattro, invece, sono stati ricavati da sottoprodotti alimentari (materiali vegetali provenienti dall’industria agro-alimentare italiana). Lo «scarto alimentare» è stato ottenuto dalle catene di produzione di castagne, carciofi e melograni.
L’utilizzo di questi prodotti locali è sostenibile dal punto di vista ambientale in quanto consente di risparmiare risorse come l’acqua e il suolo. Allo stesso tempo, essi consentono di salvaguardare la biodiversità e proteggere le specie in pericolo. I prodotti sviluppati nell’ambito del progetto saranno valutati per altre applicazioni biologiche in campo biomedico e alimentare
e andranno ad ampliare il mercato cosmetico italiano, rendendo i partner del progetto più competitivi sul mercato nazionale ed estero. Gli ingredienti sviluppati saranno avviati alla fase di industrializzazione per aumentarne le vendite.
Il progetto ha comportato l’assunzione di nuovo personale tra cui due ricercatori e due tecnici di laboratorio. Tre articoli scientifici illustrativi di alcuni dei risultati raggiunti nel progetto sono stati pubblicati su riviste internazionali.
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http://www.ponic.gov.it/sites/PON/gallery/videohttp://arterrabio.it/grants.phpInvestimento totale e finanziamento dell’UE
L’investimento totale per il progetto «SPIC» è di 1 970 550 EUR, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE pari a 1 265 011 EUR attraverso il programma operativo nazionale «Imprese e Competitività» per il periodo di programmazione 2014-2020. L’investimento rientra nella priorità «Ricerca e innovazione».