L’obiettivo generale del progetto è organizzare la filiera emergente dei fiori eduli sui due versanti del confine franco-italiano, attraverso l’applicazione di innovazioni tecnologiche in grado di valorizzarne gli aspetti legati a produzione, qualità, sicurezza d’uso, trasporto, conservazione, logistica, gestione dei contatti e marketing. Più precisamente, la ricerca scientifica e tecnologica è volta ad approfondire la conoscenza di una quarantina di varietà di fiori, dal punto di vista nutrizionale e delle proprietà nutraceutiche.
ANTEA – I fiori eduli, una nuova opportunità di mercato per la filiera ortofrutticola in Francia e Italia
- 03 July 2019
Il progetto è ispirato ai nostri vicini di Provenza-Alpi-Costa Azzurra, che utilizzano i fiori non soltanto come elemento decorativo ma anche come ingrediente dei loro piatti.
In seguito alla crisi che ha colpito il settore dell’orticultura decorativa sui due versanti del confine franco-italiano, i mercati italiano e francese hanno scelto di differenziarsi proponendo un prodotto innovativo e di qualità.
Alcune piccole e medie imprese si sono quindi rivolte ai fiori eduli, prodotto che inizia a posizionarsi sul mercato alimentare tradizionale ma anche nel settore della ristorazione gastronomica.
Una filiera commerciale a connotazione fortemente territoriale
Questi fiori non hanno soltanto una funzione decorativa, ma anche caratteristiche nutrizionali che devono essere individuate e valorizzate. Uno degli obiettivi finali del progetto è utilizzare il concetto transfrontaliero di Riviera dei Fiori, già rinomato a livello internazionale, come una specie di marchio per identificare una filiera commerciale di qualità della produzione di fiori eduli.
Le sfide da affrontare sono state molteplici. Per prima cosa, è stato necessario convincere le PMI francesi e italiane del potenziale commerciale del mercato dei fiori eduli, ancora piuttosto di nicchia e legato soprattutto alla domanda dei grandi chef. Si trattava infatti di rendere la filiera sostenibile ed economicamente attraente in un lasso di tempo relativamente breve. In quest’ottica, è stato istituito un living-lab: una piattaforma alla quale partecipano tutti gli attori del progetto (università, camere dell’agricoltura, chef, produttori e centri di ricerca).
In seguito, è stato necessario assicurare una continuità della ricerca e dell’innovazione per definire e valorizzare le caratteristiche nutrizionali dei fiori eduli e ampliare la gamma delle varietà, stabilire un protocollo scritto di procedure tecniche (produzione, moltiplicazione, conservazione, trasporto, protezione delle colture) e mettere in atto un sistema innovativo per la produzione, la commercializzazione e il consumo del prodotto.
Infine, è stato necessario definire un percorso gastronomico e culturale per attirare l’attenzione del consumatore e favorire l’accesso al prodotto, democratizzando la distribuzione dei fiori.
Ricerca, comunicazione e redazione di un libro di ricette
Inizialmente è stata condotta un’attività di ricerca e sperimentazione molto approfondita, mettendo l’innovazione al servizio dei nuovi metodi di analisi e produzione sostenibile, verificando l’assenza delle sostanze tossiche o di allergeni, così come le strategie di produzione agricola, distribuzione e conservazione.
Successivamente è stata avviata un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione: show cooking, giardini dimostrativi, saloni e fiere internazionali che hanno suscitato l’interesse di emissioni televisive nella fascia oraria di maggiore ascolto, oltre ad articoli di giornali a diffusione nazionale. L’entusiasmo suscitato dal progetto ha probabilmente giovato alle aziende produttrici di fiori eduli, in particolare in Italia, poiché una di esse ha registrato un sensibile aumento della vendita di fiori eduli negli ultimi due anni.
Sono stati organizzati eventi mirati quali seminari sulle diverse varietà di piante, le tecniche di coltura, ecc. Alcuni progetti sono tuttora in corso, ad esempio la redazione di un libro bilingue di ricette di fiori eduli che riunisce le schede organolettiche di 40 varietà di fiori, con una trentina di ricette e anche una serie di ricette più semplici.
La maggior parte dei progetti è già stata portata a termine:
Creazione di schede tecniche che raccolgono le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei fiori, la coltivazione, l’uso culinario, ecc.;Formazione all’uso e alle tecniche di coltura dei fiori eduli presso istituti alberghieri in Liguria e istituti di formazione agricola e Centri di formazione per l’apprendimento nelle Alpi Marittime;Creazione di giardini permanenti per la presentazione dei fiori eduli;Eventi tematici (workshop, incontri professionali, show cooking);Studi sulla produttività, i tempi e lo stadio di raccolta delle diverse specie;Creazione di sali e zuccheri aromatizzati ai fiori (CREAM – Nizza) che hanno catturato l’attenzione di alcuni grandi chef di Monaco;Messa a punto di un sistema di essiccazione solare dei fiori;Alcune PMI stanno adottando la strategia messa in atto dal progetto (show cooking, vendita online, packaging, ecc.).Per ciascun partner, sono stati creati da 2 a 3 posti di lavoro a tempo determinato per la durata del progetto.
Investimento totale e finanziamento europeo
Il progetto «Antea - Fiori eduli: innovazione per lo sviluppo di una filiera transfrontaliera» è stato oggetto di un investimento totale di 1 759 682 EUR; il contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale ammonta a 1 495 729 EUR destinati al programma di cooperazione «Programma operativo Italia-Francia (Alpi - ALCOTRA)» per il periodo di programmazione 2014-2020. L’investimento rientra nella priorità «Favorire gli investimenti delle imprese in R&I».