skip to main content
Newsroom

Overview    News

Il lungo periodo di siccità nell’Italia settentrionale minaccia sia l’agricoltura sia la produzione di energia

Il rapporto “Drought in northern Italy - March 2022” fornisce una valutazione dell’impatto della siccità durata oltre 4 mesi nell’Italia settentrionale, ed è basato sui dati dell’ Osservatorio Globale sulla Siccità del servizio di gestione delle emergenze di Copernicus, curato dal JRC.

EC JRC 2022

data:  13/05/2022

permalinkMain URL

Da dicembre non ci sono state quasi precipitazioni nel Nord Italia. Questa mancanza di precipitazioni, combinata con temperature invernali miti, ha portato a una bassa umidità del suolo e a un basso livello dell'acqua nei bacini idrici e nei laghi. È stata inoltre osservata un'anomalia della temperatura invernale di +2,1 °C e un deficit medio di precipitazioni del 65%.

Tali fattori hanno causato un'umidità del suolo inferiore alla media, già prima che le piante iniziassero la vera stagione di crescita. È probabile che il problema si aggraverà una volta che le piante inizieranno davvero ad estrarre acqua e lo stress idrico potrebbe ridurre il potenziale di resa. I ricercatori avvertono inoltre che la disponibilità di acqua per l'irrigazione sarà inferiore al solito.

Il volume d'acqua immagazzinato nei bacini idroelettrici italiani è già ai minimi storici. A metà marzo, il valore dell'energia immagazzinata nei giacimenti italiani era solo del 28,2% della capacità totale di stoccaggio rispetto a un minimo storico (1970-2019) osservato del 30,4% per lo stesso periodo. L'attuale basso livello dell'acqua nei giacimenti idroelettrici italiani potrebbe esacerbare la già difficile situazione in cui versa il mercato elettrico italiano, che sta già registrando prezzi all'ingrosso da record a causa dei noti fattori geopolitici.

Il JRC produce informazioni sulla siccità in tempo reale attraverso gli osservatori europei e globali sulla siccità (EDO e GDO), che fanno parte del Copernicus Emergency Management Service (CEMS).