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L'Italia e il servizio scientifico e di conoscenza della Commissione europea

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Notizie
Le emissioni di CO₂ e di gas serra diminuiscono in Italia

Le emissioni di CO₂ e di gas serra in Italia sono diminuite nel 2020, soprattutto a causa degli effetti della pandemia di Covid-19, ma una tendenza alla loro riduzione si registra già dal 1990 in poi, secondo i dati contenuti nel rapporto EDGAR 2021 del JRC. Tale riduzione si è verificata nel corso degli ultimi tre decenni in tutti i settori, soprattutto nell’industria dove è stata superiore al 50%.

L’anno scorso, le emissioni globali di CO₂ da combustibili fossili sono diminuite del 5,1% a causa della pandemia. Tra i maggiori emettitori al mondo soltanto in Cina si è verificato un aumento delle emissioni (+1,5%) mentre in tutti gli altri sono diminuite: nell’Unione europea del 10,6%, più che negli Stati Uniti e in Giappone, India e Russia.

Le emissioni totali di CO₂ fossile dell'UE erano già diminuite negli ultimi due decenni. Nel 2019 erano inferiori del 23,2% rispetto al 1990 e del 20,7% rispetto al 2005. La quota di emissioni dell’UE sul totale a livello mondiale è scesa dall'8,5% al 7,3% tra il 2015 e il 2020.

I dati sulle emissioni di CO₂ fossile dal 1970 al 2020 sono disponibili in EDGAR (Emissions Database for Global Atmospheric Research) per ogni Paese del mondo. Alla COP26 di Glasgow il JRC ha co-organizzato undici eventi collaterali, presentato diversi rapporti e lanciato nuovi strumenti scientifici.

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data 01/12/2021
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Vedi anche Banca dati EDGAR
Sardegna, Sicilia e Abruzzo le regioni più colpite dagli incendi forestali nel 2020

Il numero di incendi forestali e la superficie bruciata in Italia nel 2020 sono stati superiori rispetto all’anno precedente. Anche la dimensione media dei fenomeni è aumentata da 9,3 a 11,4 ettari, come riporta la 21a edizione del rapporto annuale sugli incendi forestali in Europa, Medio Oriente e Nord Africa del JRC.

Le due regioni più colpite sono state la Sardegna, dove si è registrato il 20% degli incendi verificatisi nel Paese, e la Sicilia dove è andato in fumo il 40% dell’area totale bruciata. In Abruzzo la dimensione media della superficie incendiata è stata superiore ai 27 ettari.

Per la macroregione coperta dal rapporto, dopo l'anno peggiore in assoluto, il 2019, si sono registrati dati migliori nel 2020, ma per l’anno in corso sono di nuovo negativi. Al momento della pubblicazione del rapporto, quasi 0,5 milioni di ettari sono andati in fiamme, il 61% dei quali in foreste che impiegheranno anni per riprendersi.

Anche se nel 2021 l'UE ha rafforzato la sua capacità di supporto ai Paesi soprattutto per i grandi incendi nella regione del Mediterraneo, il fenomeno rappresenta una minaccia crescente anche per l'Europa centrale e settentrionale. Più di nove incendi su dieci nell'UE sono causati da azioni umane.

Il JRC fornisce un contributo fondamentale alla riduzione del rischio di catastrofi da incendi in Europa e nel mondo attraverso il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS) che monitora dai satelliti la situazione in Europa e nell'area del Mediterraneo. Questo strumento sostiene il lavoro dell'UE per prevenire gli incendi, preservare le foreste, recuperare la biodiversità e salvare vite umane. Basandosi sulla strategia dell'UE per la biodiversità, nell'ambito del Green Deal europeo in luglio la Commissione ha proposto la nuova strategia dell'UE per le foreste per il 2030.

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data 01/12/2021
Il costo economico delle ondate di calore eccessivo crescerà soprattutto nell’area del Mediterraneo

I Paesi dell'Europa meridionale sono quelli che subiranno le perdite economiche maggiori a causa del caldo eccessivo nei prossimi decenni, secondo un recente studio cui il JRC ha contribuito. I dati previsti per l’Italia sono simili a quelli della Grecia: negli anni attorno alla metà del secolo la perdita di PIL legata a ondate di calore estremo potrebbe superare il 2% su base annuale.

Il Paese dell’Unione europea più colpito sarà Cipro, che potrebbe perdere fino al 3-3,5% del PIL annuale entro il 2060. Croazia, Portogallo e Spagna potrebbero passare gradualmente da perdite attorno al 2% nel 2040 a circa il 3% nel 2060. Romania, e Bulgaria si piazzano nella stessa fascia di Italia e Grecia.

Il numero di giorni caratterizzati da caldo estremo in Europa è raddoppiato tra il 1960 e il 2017. Le proiezioni sui cambiamenti climatici stimano che le ondate di calore diventeranno ancora più frequenti e potrebbero durare più a lungo. A causa del loro impatto sulla produttività umana, essi stanno causando danni significativi all'economia europea. Nuove stime mostrano che l'impatto negativo è destinato ad aumentare notevolmente nei prossimi decenni.

Lo studio può aiutare i responsabili politici a elaborare politiche che minimizzino l'impatto dell'aumento delle temperature sui lavoratori europei, come evidenziato nella nuova strategia di adattamento al clima dell'UE del febbraio 2021.

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data 01/12/2021
Il Servizio gestione delle emergenze di Copernicus si è attivato sulle inondazioni di ottobre nella Sicilia orientale

Quest’anno le autorità italiane hanno richiesto l’attivazione del servizio di gestione delle emergenze naturali di Copernicus (CEMS), coordinato dal JRC, in sei occasioni. La più recente si è verificata nella tarda serata di sabato 23 ottobre, quando un profondo ciclone situato nel Mar Ionio ha portato piogge abbondanti e persistenti sulla costa ionica della Sicilia e della Calabria, principalmente intorno alle città di Catania e Siracusa.

Esempio di attivazione del Rapid Mapping per le inondazioni in Sicilia orientale in ottobre 2021

L'allerta rossa è stata emessa dal Dipartimento nazionale della protezione civile. Il pluviometro del comune di Linguaglossa ha registrato oltre 500 millimetri in 48 ore. La situazione peggiore si è registrata nell'area metropolitana di Catania e nel comune di Misterbianco con estese inondazioni urbane.

Nei giorni successivi la Protezione civile ha richiesto l'attivazione del servizio di mappatura dell'impatto dell'evento alluvionale, e la prima mappa è stata consegnata 5 ore dopo la richiesta. Fino al 6 novembre sono state consegnate mappe aggiuntive delle inondazioni e di valutazione dei danni in 6 aree. In totale sono state consegnate alle autorità italiane 24 mappe basate sia su immagini radar che ottiche.

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data 01/12/2021
Due laboratori del JRC a Ispra aprono le porte ai ricercatori per supportare il Nuovo Bauhaus europeo

Il JRC apre le porte di due laboratori ai ricercatori nel suo sito scientifico di Ispra, in Lombardia, per sperimentare e realizzare idee per il Nuovo Bauhaus europeo. Il Reaction Wall del Laboratorio europeo per la valutazione strutturale (ELSA) e il Laboratorio di nanobiotecnologie fungeranno da piattaforma di collaborazione per stimolare la creatività e l'innovazione nella realizzazione degli edifici. Il bando per accedere ai laboratori è aperto fino al 16 gennaio 2022.

L'elenco delle priorità di ricerca è lungo all'interno dell'iniziativa “Nuovo Bauhaus europeo” della Commissione, lanciata dalla Presidente von der Leyen e coordinata dal JRC. Esso comprende la ristrutturazione sicura e sostenibile degli edifici, l’utilizzo di materiali smart ed ecologici, nanomateriali compresi, progettazione e retrofit per la resilienza, la sicurezza delle infrastrutture contro molteplici rischi tra cui il cambiamento climatico, i nuovi materiali e le tecnologie, fino all'applicazione di tecnologie avanzate sui metodi di prova. L’iniziativa del JRC che dà accesso alle sue infrastrutture di ricerca offre ai ricercatori di tutta Europa la possibilità di utilizzare i suoi laboratori dotati di standard a livello mondiale.

Il New European Bauhaus è un'iniziativa creativa e interdisciplinare, che crea uno spazio di incontro per progettare futuri modi di vivere, situati al crocevia tra arte, cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia. Esso porta il Green Deal europeo nei luoghi in cui vivono i cittadini e richiede uno sforzo collettivo per immaginare e costruire un futuro sostenibile, inclusivo e bello.

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data 01/12/2021
Il JRC e MIND (Milan Innovation District) iniziano una collaborazione scientifica

Il 27 settembre è entrato in vigore un accordo di cooperazione scientifica tra il JRC e MIND/Arexpo. Milan INnovation District è il progetto scientifico promosso sull’area in cui si svolse l’Expo nel 2015 che copre diversi ambiti di ricerca. Lo Human Technopole ne rappresenta l’anima più prettamente scientifica, nel settore delle Scienze della Vita, e sarà supportato dalla presenza del Campus dell’Università di Milano e della nuova sede dell’ospedale Galeazzi.

Inoltre l’area diventerà un vero e proprio Living Lab imperniato sui criteri della mobilità sostenibile e della connessione tra tutti coloro che la vivranno. Quando il progetto andrà a regime, attorno al 2025, vi si attendono circa 70.000 presenze giornaliere.

Per il JRC sono diverse le aree in cui una collaborazione con MIND ha un potenziale di grande valore. Sulle Life Sciences esso dispone di competenze e infrastrutture di ricerca d’eccellenza, lo sviluppo del Living Lab coinvolge in parallelo il sito di Ispra, e in termini di coinvolgimento dei cittadini, in particolare delle scuole, iniziative comuni sono già in corso.

La dimensione europea nella quale si colloca MIND e la prossimità geografica con il più grande sito scientifico del JRC rappresentano due ulteriori ragioni di interesse reciproco fra i due partner. Tra Ispra e MIND la distanza è inferiore a cinquanta chilometri.

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data 01/12/2021
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Vedi anche JRC Visitors' Centre
Science Flash for You è uno strumento di comunicazione istituzionale del Centro comune di ricerca (JRC), il servizio scientifico e di conoscenza della Commissione europea.

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