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Il 28 settembre, 5 giorni prima del primo grande evento alluvionale in Italia, la componente del CEMS di allerta delle alluvioni ha raccolto un segnale per le inondazioni in arrivo. Dal giorno successivo sono state inviate continue notifiche alle autorità nazionali responsabili.

Nelle prime ore del 3 ottobre un'intensa perturbazione ha colpito il Nord Italia, con precipitazioni e venti senza precedenti. Allarmi rossi e arancioni sono stati emessi dalla Protezione civile italiana a livello regionale e nazionale. L'ammontare delle precipitazioni registrate ha superato il tasso storico fissato nel 1958 nel nord est del Piemonte. Le piogge intense hanno causato lo straripamento di diversi fiumi, tra cui il Sesia, che ha provocato allagamenti nelle aree popolate adiacenti, l'interruzione delle strade e il crollo di un ponte.

Il 4 ottobre la Protezione civile italiana ha richiesto l'attivazione del servizio. Nello stesso giorno è stata consegnata una prima stima dell'entità delle inondazioni. L'alluvione è stata monitorata nei giorni successivi in ​​3 aree. Il “CEMS Rapid Mapping” ha prodotto diverse mappe per supportare le autorità di risposta ai disastri.

L'Atlante illustra i cambiamenti nel corso del tempo di laghi, fiumi e zone umide in tutti i continenti e fornisce una migliore comprensione delle conseguenze dei cambiamenti climatici e delle azioni umane per le risorse idriche superficiali del pianeta, che sono essenziali per l'uso domestico, industriale e agricolo. Milioni di immagini satellitari consentono di mostrare i cambiamenti negli ultimi 35 anni, attraverso uno strumento chiamato "Global Surface Water Engine".

In Italia circa il 4% degli occupati lavora nel settore della cultura, con una percentuale molto alta di lavoratori indipendenti, più del 60%. Questo è uno dei fattori di vulnerabilità identificati nel rapporto, insieme alla frammentazione naturale del settore che si aggiungono alle difficoltà legate alle chiusure.

Durante il lockdown della primavera, molte città hanno intrapreso iniziative a sostegno degli eventi e dei luoghi della cultura. Il MAMbo a Bologna ha riconfigurato i suoi spazi per accogliere gli artisti della città, mentre a Torino è nata deLIVEry, una nuova esperienza culturale legata alla consegna di cibo, che tutela anche i diritti degli artisti. Le altre pratiche presentate nel rapporto si riferiscono al sostegno economico offerto dalle città ad artisti e associazioni culturali.

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Secondo la ventesima edizione della relazione annuale della Commissione europea sugli incendi boschivi in ​​Europa, Medio Oriente e Nord Africa, il 2019 è stato l'anno peggiore in assoluto per gli incendi boschivi in ​​tutto il mondo. Oltre 400.000 ettari di terreno naturale in Europa sono stati bruciati e molte aree protette sono state colpite da incendi. Il servizio di mappatura rapida Copernicus del JRC è stato attivato 35 volte per aiutare i Paesi a rispondere agli incendi, il maggior numero di attivazioni in un solo anno. Il JRC gestisce il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS) nell'ambito di Copernicus, il programma dell'UE di osservazione della terra.

Tra il 2018 e il 2019 le emissioni fossili di CO2 sono aumentate del 3,4% in Cina e dell'1,6% in India, mentre la diminuzione più forte a livello mondiale è stata registrata nell'Unione Europea, con -3,8%. Le emissioni nell'UE sono diminuite del 22,2% tra il 2005 e oggi. Le stime per il periodo del Covid mostrano un forte calo della domanda globale di energia, con un forte impatto decrescente sulle emissioni.

EDGAR è l'acronimo di “Emissions Database for Global Atmospheric Research”, e fornisce serie temporali di emissioni di CO2 dal 1970 al 2019 per tutti i paesi del mondo. Questo rapporto contribuisce al processo dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici con una panoramica indipendente e quantitativa sulle emissioni.

In passato, il JRC ha condotto principalmente ricerca prenormativa, e i risultati dei suoi test sulle emissioni dei veicoli hanno contribuito allo sviluppo di nuovi standard sulle emissioni nell'UE. In base al nuovo regolamento, il JRC ha anche il compito di verificare se i veicoli venduti sul mercato dell'UE o già in circolazione continuano a rispettare le norme sulle emissioni e sulla sicurezza. I test verificano anche che i veicoli non abbiano dispositivi che disabilitano i sistemi di controllo delle emissioni in condizioni di guida reali. In attesa del completamento dei nuovi laboratori, previsto per l'anno prossimo, i test vengono effettuati nei laboratori esistenti.

Inoltre, l’evento che si è svolto in Austria, a Innsbruck in Tirolo, ha coinvolto le Province autonome di Trento e Bolzano, sempre attorno alle tematiche della gestione dei rischi dei disastri naturali.

Il JRC ha appena pubblicato un rapporto che riassume i risultati dei 25 eventi organizzati in Europa, che dimostrano chiaramente un reale interesse per questa metodologia. “Science meets Parliament/Science meets Regions” è un'iniziativa del JRC sostenuta dal Parlamento europeo e dal Comitato delle regioni dell'UE che riunisce scienziati e responsabili politici su tematiche di rilevanza locale, per aumentare la fiducia dei cittadini nella scienza.