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Notizie
Firenze e Venezia tra le città europee più creative

Tre città italiane svettano tra quelle europee per potenziale creativo e culturale: Firenze e Venezia, rispettivamente prima e terza tra i centri con una popolazione tra le 250mila e 500mila persone; e Milano, quarta tra le metropoli con più di un milione di abitanti.

Tra i centri minori compare per la prima volta Pesaro e ottengono buoni risultati le città di Trento e Bologna, così come Matera, Capitale culturale europea nel 2019.

Queste e altre valutazioni sono contenute nella nuova edizione del monitor delle città creative e culturali che la Commissione europea ha presentato lo scorso 8 ottobre.

Il monitor, creato nel 2017 dal JRC, è stato recentemente aggiornato e dotato di uno strumento online che offre in un click la misura della ricchezza culturale e creativa delle varie città europee. Un rapporto importante che riconosce e misura la forza vitale di cultura e spazi urbani come motori di crescita economica e coesione sociale.

La seconda edizione del rapporto include 190 città in 30 Paesi e usa informazioni qualitative e quantitative per stilare una classifica sulla base dei principi di vitalità, economia creativa e propensione ad attrarre visitatori, imprese e talenti.

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See also Il rapporto (EN)
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Document Le città italiane (EN) (1,0 Mb)
La Xylella in cima alle priorità UE nella lotta contro i parassiti delle piante

La Xylella fastidiosa, insieme al coleottero giapponese, il tarlo asiatico del fusto, la malattia di inverdimento degli agrumi e la macchia nera degli agrumi, è uno degli organismi più nocivi per l'ecosistema europeo. Lo stabilisce un recente elenco della Commissione europea. Sono loro infatti i parassiti e patogeni delle piante con il maggiore impatto economico, ambientale e sociale nell'UE.

La lista è stata stilata in base a una ricerca svolta dal JRC in collaborazione con l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sulle potenziali conseguenze di 28 organismi nocivi (insetti, batteri, nematoda e funghi) sull'agricoltura e la vegetazione dell'Unione europea. Spetta ora agli Stati membri dell'UE avviare azioni mirate all'eradicazione di questi 20 organismi nocivi.

Lo studio stima che se il batterio della Xylella fastidiosa, che in Puglia ha ucciso ulivi centenari, si diffondesse in tutta Europa, potrebbe causare perdite di produzione annue all’UE pari a 5,5 miliardi di euro.

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See also Sanità delle piante: priorità alla lotta contro 20 organismi nocivi da quarantena nell'UE
Sempre più migranti lavorano nel settore agricolo

Nel 2017 il 20 percento dei migranti occupati in Italia lavorava in agricoltura. Tra questi, circa l'8 percento proviene da un altro Stato membro dell'UE, mentre un 4 percento è originario di Paesi europei non UE così come dell'Asia, un 3 percento poi è del Nordafrica.

Secondo il rapporto del JRC sulle condizioni di vita dei migranti nelle aree rurali, sempre più migranti lavorano nel settore agricolo in tutta Europa. Questo avviene particolarmente in Italia, Spagna e Danimarca, dove superano i migranti impiegati in altri settori produttivi. Spesso queste persone sono però esposte a difficoltà di integrazione maggiori rispetto a chi si stabilisce in città.

La natura temporanea e spesso irregolare del tipo di lavoro, i luoghi dove si svolge, non sempre facilmente raggiungibili, e la scarsa preparazione delle autorità locali nel sostenere l'integrazione, penalizzano economicamente chi sceglie la campagna. Così, secondo lo studio, a livello europeo il 34 percento dei migranti che vivono nelle aree rurali provenienti da Paesi fuori dall'UE è a rischio di povertà.

Tuttavia i dati su Italia e Spagna mostrano anche come le migrazioni verso quelle aree dove la popolazione locale è in diminuzione rappresentino un'opportunità di ripopolamento.

Un altro recente rapporto del JRC sui “Dati sui migranti bambini” afferma poi che l’Italia, insieme alla Francia e alla Spagna, riceve un numero di richieste di asilo da parte di minori per abitante inferiore rispetto alla media europea. Nel 2018, se i Paesi UE nel loro insieme hanno ricevuto in media 35 richieste di asilo da parte di bambini ogni 100 mila abitanti, in Italia la quota era ferma a sei. Nel 2017, la media italiana era di 25 mentre quella europea arrivava a 39. In Italia i minori di altre nazionalità rappresentano circa l’otto percento della popolazione di età compresa tra zero e 19, un valore in leggera diminuzione. Di essi, circa il 38 percento è originario di Albania, Marocco e Cina; o il 22 percento del Nord Africa.

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See also Knowledge Centre on Migration and Demography
Eventi
Riskilience, il campo di innovazione sulla resilienza ai disastri naturali nel bacino del Po

Dal 4 al 6 dicembre si terrà a Bologna Riskilience, il campo di innovazione sulla sostenibilità ambientale e della resilienza sociale ai disastri naturali voluto dall’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po e dalla Commissione europea.

L’evento fa parte della serie di iniziative Science Meets Regions, con la quale il Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea promuove il confronto con le autorità locali su quelle problematiche di natura ambientale, sociale, economica che richiedono un approccio scientificamente fondato.

Nel corso dei due giorni di Innovation Camp, diversi gruppi di interesse affronteranno in modo collaborativo e creativo le quattro sfide proposte: la comunicazione dell’incertezza del rischio alle persone coinvolte, gli strumenti e l’archiviazione di queste comunicazioni, la memoria degli eventi passati per prefigurare il futuro, e il miglioramento della governance del rischio.

I prototipi delle soluzioni identificate verranno testati per poi trasferirli alle politiche regionali.

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Date 04/12/2019 - 06/12/2019
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Venue Terza Torre, Viale della Fiera 8, Bologna
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Register Il sito dell'innovation camp
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See also Il programma
Cooperazione sulla gestione delle calamità naturali tra Trentino Alto Adige e Tirolo

Si è tenuta a Innsbruck in settembre la conferenza sulla gestione delle calamità naturali nelle zone di confine per identificare soluzioni comuni a livello regionale. All'evento, promosso dalle autorità austriache, hanno partecipato esperti e rappresentanti politici provenienti anche dal Trentino e dall'Alto Adige.

Spesso, sono gli aspetti legali a incidere nei casi di calamità naturali al confine tra due Stati. Sono pertanto stati analizzati gli aspetti transfrontalieri, le basi legali e le problematiche a livello pratico.

L'Unità del JRC che si occupa di Gestione del rischio di disastri ha presentato vari strumenti messi a disposizione dalla Commissione europea per armonizzare la valutazione e la gestione del rischio di eventi come – tra gli altri – inondazioni EFAS, incendi forestali EFFIS, siccità EDO, anche attraverso l'osservazione satellitare INSPIRE, RiskDataHub.

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Date 17/09/2019
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Venue Großer Saal, Landhaus 1, Innsbruck
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Register Il programma della conferenza
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See also Disaster Risk Management Knowledge Centre
Al largo della Spezia una boa misura il rischio di tsunami

All'inizio di luglio una boa oceanografica è stata posizionata in mare aperto, non lontano dal porto della Spezia, al largo dell'isola di Tino. Lo strumento serve a monitorare l'innalzamento del livello del mare e a identificare l'arrivo di tsunami. La ricerca scientifica vede la collaborazione del JRC e dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

Il progetto consiste in 8-9 mesi di monitoraggio nel mar Tirreno per poi spostarsi, se i dati acquisiti saranno soddisfacenti, più a sud, in aree del mare Ionio e del canale di Sicilia dove i rischi di tsunami sono maggiori.

Il JRC è responsabile del funzionamento della boa che è stata dotata di una strumentazione in grado di stimare al centimetro l'innalzamento del livello del mare usando tecniche Gps. Il posizionamento della boa a 10-15 chilometri dalla costa consente di ricevere un segnale di allerta prima che eventuali onde anomale tocchino la costa.

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Date 02/07/2019
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See also I dati raccolti dal progetto
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