Molte aree dell’Italia settentrionale hanno una concentrazione eccessiva di rame nel suolo
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Il rame è un micronutriente essenziale per la crescita delle piante che, a concentrazioni più elevate, può trasformarsi in un contaminante con un rischio potenziale per la salute umana e il benessere ambientale. Nel suolo, la concentrazione di rame dipende da complesse interazioni tra clima, minerali, proprietà del suolo e input esterni provenienti dall'agricoltura (ad es. fungicidi) o dai processi industriali. Le aree che si stima abbiano una concentrazione di rame superiore a 50 mg kg-1, sono definite a rischio.
La banca dati, recentemente inclusa nell'Osservatorio del suolo dell'UE, sviluppato e gestito dal JRC, evidenzia l'ubicazione e stima l'estensione dei suoli malsani nell’Unione, nonché i processi di degrado che ne derivano. Il 61% dei suoli dell'UE è in uno stato malsano, secondo la tabella che si basa su 15 indicatori dei processi di degrado del suolo, tra i quali erosione, inquinamento, nutrienti, perdita di carbonio, perdita di biodiversità, compattazione, salinizzazione e impermeabilizzazione.