Il Servizio per la gestione di crisi di Copernicus interviene per incendi e inondazioni in Piemonte
Lo strumento di Copernicus “Risk and Recovery Standard” ha a sua volta supportato la Protezione Civile nella valutazione dei danni degli incendi e delle frane da essi causate in altre aree del Piemonte dopo gli eventi occorsi tra il 14 e il 18 marzo. I fuochi, alimentati dai forti venti, hanno distrutto circa 300 ettari di bosco e sono stati estinti con l’aiuto di Canadair, elicotteri e pompieri sul territorio. Le aree colpite si trovano nelle vicinanze dei comuni di Coazze-Giaveno, Caselette, Ornavasso, Vauda Canavese e Sordevolo-Occhieppo. Le autorità locali hanno segnalato seri danni alla biodiversità, la qualità del suolo e le normali funzioni ecologiche nelle aree colpite.
Il “Copernicus Emergency Management service (CEMS)” è coordinato dal JRC e supporta le autorità nazionali nella gestione dei disastri naturali, attraverso i suoi strumenti di osservazione della terra. Il 20 aprile scorso la Commissione europea ha lanciato il Centro di Conoscenza sull’Osservazione della Terra che si basa sui dati ottenuti dal satellite Copernicus che sono messi a disposizione delle politiche europee.