La protezione civile del Piemonte ha utilizzato le mappe di Copernicus per l'emergenza Covid
In seguito alle successive modifiche delle misure di contenimento, i dati satellitari continuano a offrire la possibilità di osservare il loro effetto sugli spazi aperti all'interno delle città. Il primo caso di test è stato definito per la città di Torino. In seguito, sono state aggiunte Cuneo e Alessandria, e altre località italiane potranno seguire.
Il CEMS è uno dei sei servizi principali del programma di osservazione della Terra dell'Unione europea Copernicus. Esso fornisce geoinformazione che deriva principalmente dalle immagini satellitari per supportare gli attori coinvolti nella gestione delle catastrofi. Può essere attivato dagli utenti autorizzati dei Paesi dell'UE e di altri Stati nell'ambito del meccanismo europeo di protezione civile. L'utente autorizzato per l'Italia è il Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri che lo ha attivato 46 volte da quando è stato avviato nel 2012.
La foto mostra alcuni esempi visivi dei prodotti di geoinformazione su Torino – questo è un confronto su tre aree urbane tra il 30 giugno 2018 e il 7 aprile 2020 - che sono stati consegnati alle autorità italiane.