Nello scorso decennio si sono fatte sempre più evidenti le
ragioni morali ed economiche per lottare contro le disuguaglianze in campo
sanitario tra i paesi dell’UE e al loro interno. I programmi europei nel
settore della sanità hanno promosso azioni volte a sviluppare strategie e
misure specifiche.
Il documento sulla solidarietà tra i sistemi sanitari varato
dalla Commissione europea nel 2009 va già nella direzione del rapporto organico
fra politica e pratica necessario a risolvere efficacemente i problemi.
Le presidenze dell’UE che si sono succedute hanno riconosciuto
la portata del problema, avvicinandosi così a una soluzione: la presidenza
spagnola attualmente in carica sta incoraggiando soluzioni pratiche, in
particolare per misurare e capire le esigenze sul tappeto.
La questione va oltre i sistemi sanitari, anche se riorientare
tali sistemi verso la prevenzione delle malattie e la promozione della salute e
del benessere è parte integrante della soluzione, non da ultimo per rispondere
alle gravi crisi economiche e sociali di cui dovrà occuparsi prioritariamente
la strategia Europa 2020.
Le istituzioni dell’UE hanno un compito importante:
l’intenzione encomiabile proclamata nel trattato di Lisbona di promuovere il
benessere dei popoli europei deve tradursi in azione, per affrontare le cause
sociali, economiche e ambientali alla radice dei problemi sanitari. Solo così
potremo cominciare a risolvere il problema.