Archive:Statistiche della bilancia dei pagamenti
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- Dati estratti ad aprile 2016. Dati più recenti: Ulteriori informazioni di Eurostat, tavole principali e banca dati. Prossimo aggiornamento della scheda: settembre 2017.
La bilancia dei pagamenti registra tutte le operazioni economiche tra le unità istituzionali residenti e non residenti in un determinato periodo. La presente scheda contiene dati sul conto corrente e sul conto finanziario della bilancia dei pagamenti dell'Unione europea (UE) e dei suoi Stati membri. I dati sono presentati in base al nuovo standard di compilazione del sesto manuale della bilancia dei pagamenti (BPM6) (in inglese) del Fondo monetario internazionale (FMI).
Il saldo del conto corrente e del conto capitale evidenzia l'esposizione di un'economia con il resto del mondo, mentre il conto finanziario ne spiega la modalità di finanziamento. Idealmente, il saldo del conto corrente e del conto capitale dovrebbe essere uguale al totale netto del conto finanziario; in caso contrario, sono stati registrati omissioni ed errori netti. Una scheda sugli investimenti diretti all'estero fornisce maggiori ragguagli su una delle componenti del conto finanziario mentre un'altra sugli scambi internazionali di servizi descrive una delle componenti del conto corrente.
Principali risultati statistici
Conto corrente
L'avanzo di conto corrente dell'UE-28 ammontava nel 2015 a 161,6 miliardi di EUR (cfr. grafico 1), pari all'1,1 % del prodotto interno lordo (PIL), contro i 129,6 miliardi di EUR di avanzo del 2014. Il recente andamento del conto corrente dell'UE-28 conferma la tendenza iniziata nel 2008: dopo aver toccato il valore massimo del 2,1 % del PIL in quell'anno, il disavanzo di conto corrente si è gradualmente ridotto e nel 2012 si è trasformato in un avanzo pari allo 0,6 % del PIL, attestatosi all'1,1 % del PIL nel 2013 e allo 0,9 % nel 2014. L'avanzo di conto corrente per il 2015 era basato su saldi negativi per i redditi primari e secondari (0,1 % e 0,5 % del PIL) e su saldi positivi per le merci (0,7 %) e i servizi (1,0 %) (cfr. tavola 3).
Nel grafico 2 è presentato l'avanzo o il disavanzo di conto corrente dell'UE-28 con i paesi e le regioni partner. Il disavanzo maggiore registrato nel 2015 è quello nei confronti della Cina (145,7 miliardi di EUR), seguito dal disavanzo nei confronti della Russia (33,2 miliardi di EUR). Gli avanzi di conto corrente più elevati sono quelli con gli Stati Uniti (101,0 miliardi di EUR) e la Svizzera (70,6 miliardi di EUR); avanzi sono registrati anche nei confronti di Brasile, Hong Kong, Canada e India. Il saldo del conto corrente dell'UE-28 con il Giappone si è trasformato da lieve avanzo (4,5 miliardi di EUR nel 2014) in disavanzo (-32,2 miliardi nel 2015).
Nel 2015 dieci Stati membri hanno registrato un disavanzo di conto corrente, mentre diciotto hanno registrato saldi positivi (cfr. tavole da 1 a 3). I disavanzi più elevati (rispetto al PIL) sono stati registrati nel Regno Unito (5,2 %) e a Cipro (3,6 %), mentre Malta e i Paesi Bassi presentano gli avanzi di conto corrente più elevati rispetto al PIL (9,9 % e 9,1 %), seguiti dalla Germania (8,5 %), dove si è anche riscontrato l'avanzo di conto corrente più alto in termini assoluti (257,0 miliardi di EUR).
La Germania, l'Irlanda, i Paesi Bassi, l'Italia e la Finlandia sono stati gli unici Stati membri dell'UE a registrare nel 2015 un disavanzo di conto corrente per i servizi, mentre per Lussemburgo (39,7 % del PIL), Malta (23,8 %), Croazia (17,9 %) e Cipro (16,8 %) sono stati rilevati avanzi relativamente consistenti in relazione ai rispettivi livelli del PIL.
La metà dei 28 Stati membri dell'UE ha presentato saldi negativi per le merci, compresi in particolare gli stessi quattro Stati membri che hanno registrato gli avanzi più elevati per i servizi. Tra i 14 Stati membri per cui sono stati rilevati saldi positivi per le merci, i più elevati (rispetto al PIL) sono stati osservati in Irlanda (30,7 %), nei Paesi Bassi (11,5 %) e in Germania (8,7 %).
Tra i paesi EFTA, nel 2015 Norvegia e Svizzera hanno registrato avanzi di conto corrente considerevoli (68,5 miliardi di EUR per la Svizzera, 31,8 miliardi di EUR per la Norvegia). Entrambi i paesi hanno fatto rilevare saldi positivi consistenti per le merci (50,3 miliardi di EUR per la Svizzera e 25,2 miliardi di EUR per la Norvegia) e un afflusso significativo di redditi primari; la Svizzera ha registrato un saldo positivo anche per i servizi (15,4 miliardi di EUR).
Conto capitale
Tradizionalmente il conto capitale dell'UE-28 presenta un disavanzo, con trasferimenti di capitale considerevoli verso il resto del mondo. Nel 2015 questa tendenza è stata confermata da un saldo negativo del conto capitale di 45,0 miliardi di EUR, pari allo 0,3 % del PIL, causato principalmente da un ampio disavanzo del conto capitale dei Paesi Bassi (35,2 miliardi di EUR).
La Svizzera è stato il solo paese EFTA a registrare importanti operazioni relative al conto capitale, registrando un disavanzo di 13,2 miliardi di EUR nel 2015.
Conto finanziario
Il conto finanziario comprende tre tipi di investimenti (investimenti diretti esteri (IDE), investimenti di portafoglio e di altro tipo), oltre agli strumenti finanziari derivati (netti) e alle riserve. Le attività e le passività sono interpretate come valori netti (acquisizione netta delle attività, incremento netto delle passività). Conseguentemente, il conto finanziario netto viene interpretato a sua volta come accreditamento netto nei confronti del resto del mondo quando è positivo e come indebitamento netto con il resto del mondo quando è negativo.
In totale, nel 2015 23 Stati membri dell'UE sono stati investitori netti nei confronti del resto del mondo, con saldi positivi per quanto riguarda i rispettivi conti finanziari netti, mentre il valore più elevato rispetto al PIL è stato registrato da Malta (10,4 % del PIL) e cinque Stati membri sono stati debitori netti, principalmente il Regno Unito e la Francia: si noti, tuttavia, che nessuno di questi Stati membri pubblica la propria esposizione netta nei rispettivi conti finanziari (cfr. tavole 4 e 5).
In termini assoluti l'investitore netto di gran lunga maggiore nell'UE-28 è stata la Germania, con 232,2 miliardi di EUR di accreditamento netto nel 2015 (cfr. tavola 4). In quell'anno anche la zona euro è risultata un investitore netto nei confronti del resto del mondo, con 306,6 miliardi di EUR di accreditamento netto, pari al 2,9 % del PIL. Tale avanzo è stato sostenuto da una mole considerevole di acquisizioni nette di attività estere e di portafoglio (per 601,5 miliardi di EUR e 394,5 miliardi di EUR rispettivamente), che hanno superato nettamente l'incremento netto corrispondente delle passività in relazione a tali componenti. Anche i dati più recenti confermano che nel 2015 i principali punti di riferimento per le operazioni del conto finanziario nell'UE-28 sono stati la Germania, il Lussemburgo, l'Irlanda e il Regno Unito.
Nel 2015 la Germania, in quanto maggior investitore netto dell'UE-28, ha registrato livelli elevati di acquisizioni nette in attività dirette e di portafoglio, oltre a un aumento considerevole delle sue attività nei confronti del resto del mondo. D'altra parte, il Regno Unito ha riportato livelli particolarmente elevati di incremento netto delle passività per gli investimenti di portafoglio per via della nuova attività di emissione sui mercati obbligazionari locali che ha finanziato l'acquisizione (netta) di altre attività quali la concessione di prestiti al resto del mondo.
Il Lussemburgo e l'Irlanda hanno registrato un'elevata attività di assunzione e concessione di prestiti, con un'esposizione relativamente alta rispetto al loro PIL per tutte e tre le componenti principali del conto finanziario. Il Lussemburgo ha riportato il livello di gran lunga più elevato nell'UE-28 di operazioni nette in investimenti diretti, con 279,8 miliardi di EUR di acquisizioni nette di attività (536,9 % del PIL) e 231,6 miliardi di EUR di incremento netto delle passività (444,5 % del PIL) nei confronti del resto del mondo. È stata osservata una situazione analoga per gli investimenti di portafoglio: nel 2015 è stato registrato un valore netto pari a 256,5 miliardi di EUR per l'acquisizione di attività di portafoglio (492,2 % del PIL), mentre per le passività per investimenti di portafoglio è stato rilevato un valore netto di 355,4 miliardi di EUR (pari al 681,9 % del PIL). In Lussemburgo questi livelli elevati di attività d'emissione sono coperti in parte dai fondi nazionali di mutualità, con ripercussioni considerevoli sulle operazioni in attività da investimenti di portafoglio. Analogamente, nel 2015 l'Irlanda ha registrato 213,1 miliardi di incremento netto delle passività per gli investimenti di portafoglio (99,3 % del PIL), piazzandosi alle spalle del Regno Unito in termini assoluti (349,7 miliardi di EUR, pari al 13,6 % del PIL).
Per contro, nel 2015 i livelli delle operazioni in investimenti di altro tipo nell'UE-28 sono risultati considerevolmente più bassi, a causa del calo delle acquisizioni di nuove attività e dell'aumento dei rimborsi delle passività esistenti. Le acquisizioni nette di altre attività sono diminuite di 202,0 miliardi di EUR, mentre l'incremento netto delle altre passività da investimenti è sceso di 446,1 miliardi di EUR. Il paese che ha maggiormente contribuito a questo disinvestimento è stato il Regno Unito, benché in totale 13 Stati membri dell'UE abbiano riportato un disinvestimento sia di attività che di passività. Nondimeno, nel 2015 l'UE-28 è rimasta un investitore netto importante nei confronti del resto del mondo (per esempio attraverso la concessione di prestiti), con un accreditamento netto pari all'1,7 % del PIL, finanziando il proprio indebitamento netto con operazioni d'investimento diretto e di portafoglio.
Per quanto riguarda le operazioni in strumenti finanziari derivati e in stock option conferite ai dipendenti, nel 2015 l'UE-28 è stata un investitore netto (14,9 miliardi di EUR), benché tale importo corrispondesse solo allo 0,1 % del suo PIL. Principalmente, Irlanda e Germania hanno registrato gli avanzi più elevati, con una forte esposizione per l'Irlanda rispetto al proprio PIL (15,3 %). Sul versante opposto, il Lussemburgo è stato un debitore netto, con un disavanzo pari al 12,1 % del PIL nello stesso anno.
Come ci si poteva attendere, tra i paesi EFTA la Svizzera ha fatto rilevare la maggiore esposizione alle operazioni finanziarie. Nel 2015 Svizzera e Norvegia sono state investitori netti (con 57,8 miliardi di EUR nel primo caso e 29,2 miliardi di EUR nel secondo) e durante l'anno la Svizzera ha registrato un'attività dinamica per quanto riguarda gli investimenti diretti: sia l'acquisizione netta delle attività che l'incremento netto delle passività per investimenti diretti hanno riportato saldi positivi superiori a 100 miliardi di EUR. Per contro, l'Islanda ha registrato un disinvestimento del portafoglio, con disavanzi per quanto riguarda sia l'acquisizione netta delle attività (17,6 % del PIL) che l'incremento netto delle passività (40,6 % del PIL), mentre per le altre passività da investimenti è stato osservato un saldo positivo (17,1 % del PIL).
Fonti e disponibilità dei dati
Per la compilazione delle statistiche della bilancia dei pagamenti il principale riferimento metodologico è costituito dal sesto manuale della bilancia dei pagamenti (BPM6) (in inglese) del Fondo monetario internazionale (FMI). Questa nuova serie di standard internazionali è stata elaborata per tener conto dei rilevanti sviluppi economici intervenuti, compreso l'accresciuto ruolo della globalizzazione, le sempre maggiori innovazioni e la crescente complessità dei mercati finanziari, e dell'importanza del bilancio quale strumento per la comprensione dell'attività economica (principio delle attività e delle passività).
I dati sulla bilancia dei pagamenti sono trasmessi a Eurostat in forza del regolamento (CE) n. 184/2005 relativo alle statistiche comunitarie inerenti alla bilancia dei pagamenti, agli scambi internazionali di servizi e agli investimenti diretti all'estero. Le nuove esigenze in termini di dati in conformità al manuale BPM6 sono incluse nel regolamento (UE) n. 555/2012 della Commissione, del 22 giugno 2012, che modifica il regolamento summenzionato.
Nell'aprile 2016 sono stati resi disponibili i primi dati provvisori per il quarto trimestre del 2015, da cui è stata ricavata la prima stima dei risultati annuali del 2015.
Conto corrente
Il conto corrente della bilancia dei pagamenti fornisce informazioni non soltanto sugli scambi internazionali di merci (che rappresentano tradizionalmente la categoria più consistente), ma anche sugli scambi internazionali di servizi e sui redditi primari e secondari. Per tutte queste operazioni, la bilancia dei pagamenti registra il valore dei crediti (esportazioni) e dei debiti (importazioni). Un saldo positivo - avanzo di conto corrente (registrato nel 2014 e nel 2015 per l'UE-28) - indica che un'economia sta guadagnando con le proprie esportazioni internazionali più di quanto spenda all'estero nelle operazioni di importazione con altre economie ed è pertanto creditrice netta nei confronti del resto del mondo.
Il conto corrente mette in luce la posizione economica di un paese rispetto agli altri paesi, registrando tutte le operazioni che intervengono tra unità residenti e non residenti. In particolare le quattro principali componenti del conto corrente sono definite come segue, conformemente al BPM6.
- Gli scambi internazionali di merci riguardano le merci in generale, le esportazioni nette di beni oggetto di merchanting e l'oro non monetario. Le esportazioni e le importazioni di merci sono registrate su una base FOB (franco a bordo), ossia a un valore di mercato alla frontiera doganale delle economie esportatrici, compresi i costi di assicurazione e dei servizi di trasporto fino alla frontiera dell'economia esportatrice. Di conseguenza, per le importazioni è necessario effettuare una rettifica FOB al fine di dedurre il valore del carico e dei premi di assicurazione sostenuti per il trasporto fino alla frontiera dell'economia importatrice.
- Gli scambi internazionali di servizi comprendono le seguenti voci: servizi di fabbricazione prestati utilizzando input fisici di proprietà di terzi (beni trasferiti per essere sottoposti a lavorazione), servizi di manutenzione e di riparazione, servizi di trasporto prestati da residenti dell'UE a favore di non residenti dell'UE o viceversa, compreso il trasporto di passeggeri e di merci e servizi ausiliari, quali tariffe di movimentazione merci, confezionamento e imballaggio, rimorchio non incluso nei servizi di trasporto delle merci, pilotaggio e aiuti alla navigazione per i vettori, controllo del traffico aereo, operazioni di salvataggio, compensi degli agenti, ecc.; viaggi, inclusi principalmente i beni e i servizi acquistati da viaggiatori dell'UE presso non residenti o viceversa; altri servizi, inclusi servizi di costruzione, servizi assicurativi e pensionistici, servizi finanziari, compensi per l'utilizzo della proprietà intellettuale non inclusi altrove, servizi informatici, di informazione e di telecomunicazione, altri servizi alle imprese (compresi servizi di ricerca e sviluppo, servizi professionali e di consulenza imprenditoriale, servizi tecnici e altri servizi connessi al commercio, personali, culturali e ricreativi e servizi delle amministrazioni pubbliche non inclusi altrove).
- I redditi primari comprendono fondamentalmente tre tipi di operazioni: redditi da lavoro dipendente corrisposti a lavoratori non residenti o percepiti da datori di lavoro non residenti, redditi da investimenti diretti, di portafoglio, da altri investimenti e da riserve e altri redditi primari (imposte sulla produzione e sulle importazioni, contributi e diritti di sfruttamento di giacimenti). Tutte le componenti dei redditi da investimenti comprendono i redditi su azioni e quote di fondi di investimento (suddivise in redditi distribuiti e redditi maturati) e gli interessi derivanti da investimenti in titoli di credito, depositi o prestiti, nonché i redditi prelevati dai membri delle quasi-società.
- I redditi secondari comprendono i trasferimenti correnti delle amministrazioni pubbliche, quali ad esempio i versamenti delle imposte correnti sul reddito e sul patrimonio, i contributi e le prestazioni sociali, i trasferimenti connessi ad aiuti internazionali e i trasferimenti correnti relativi alle società finanziarie e non finanziarie, alle famiglie e alle organizzazioni senza scopo di lucro.
Conto capitale
Il conto capitale della bilancia dei pagamenti fornisce informazioni sulle acquisizioni di attività non finanziarie da parte di residenti nel resto del mondo o da parte di non residenti nell'economia dichiarante, per esempio gli investimenti nel settore immobiliare. Tale conto comprende inoltre i trasferimenti di capitale effettuati dalle amministrazioni pubbliche, dalle società finanziarie e non finanziarie, dalle famiglie o dalle organizzazioni senza scopo di lucro (includendo nello specifico anche la remissione di debiti).
Conto finanziario
Il conto finanziario della bilancia dei pagamenti registra tutte le operazioni connesse al trasferimento di proprietà di attività e passività finanziarie di un'economia con l'estero. In base al BPM6, il conto finanziario è ripartito in cinque sezioni principali: investimenti diretti, investimenti di portafoglio, strumenti finanziari derivati, altri investimenti e attività di riserva. Tutte queste componenti sono ora registrate in base al principio delle attività e delle passività, che prevede la piena attuazione dell'approccio di bilancio nel conto finanziario. A questo proposito vengono registrati i valori netti, che devono essere interpretati tenendo conto dei valori lordi delle operazioni sottostanti: l'acquisizione netta delle attività si basa sull'acquisizione di nuove attività al netto della riduzione delle attività nel corso del periodo considerato, mentre l'incremento netto delle passività è costituito dall'emissione di nuove passività al netto del rimborso delle passività in essere. Il saldo corrispondente delle attività e delle passività nette è interpretato come accreditamento netto nei confronti del resto del mondo quando è positivo, o come indebitamento netto quando è negativo.
Gli investimenti diretti sono associati all'esistenza di un investimento, da parte di un investitore diretto residente, che controlla o esercita un forte grado d'influenza sulla gestione di un'impresa di un'altra economia. Nell'ambito di questa classificazione si distinguono gli investimenti diretti esteri in azioni/quote di fondi di investimento (e gli utili reinvestiti, se del caso) e gli investimenti in titoli di credito. Occorre distinguere inoltre fra operazioni da parte di investitori diretti in imprese oggetto di investimento diretto, partecipazioni incrociate e operazioni internazionali fra imprese sorelle in cui l'impresa ultima controllante è residente o non residente. Per conoscere ulteriori aspetti di questo tema, consultare la scheda specifica sugli investimenti diretti all'estero.
Gli investimenti di portafoglio registrano le operazioni inerenti a titoli finanziari negoziabili diversi da quelli inclusi tra gli investimenti diretti o tra le attività di riserva. Comprendono due componenti principali: azioni e titoli di credito (obbligazioni e notes o strumenti del mercato monetario).
Gli strumenti finanziari derivati (diversi dalle riserve) sono strumenti finanziari correlati a un altro strumento o indicatore finanziario o a una merce definiti, grazie ai quali specifici rischi finanziari possono essere negoziati in quanto tali sui mercati finanziari. Le operazioni inerenti a strumenti finanziari derivati sono trattate separatamente rispetto al valore delle attività sottostanti cui tali strumenti sono collegati e sono rese pubbliche esclusivamente sotto forma di valore netto delle attività e delle passività.
Nella rubrica "altri investimenti" confluiscono tutte le operazioni non registrate nelle altre rubriche del conto finanziario (investimenti diretti, investimenti di portafoglio, strumenti finanziari derivati o attività di riserva). Ne fanno parte principalmente quattro tipi di strumenti: biglietti, monete e depositi (in generale, la voce più rilevante), anticipi/crediti commerciali, prestiti, altre attività e passività.
Le attività di riserva sono le attività finanziarie sull'estero immediatamente a disposizione delle autorità monetarie, e da queste controllate, al fine di finanziare squilibri dei pagamenti e per altri scopi.
Contesto
L'UE è un importante attore nell'economia globale per quanto riguarda gli scambi internazionali di merci e servizi e gli investimenti esteri. Le statistiche della bilancia dei pagamenti forniscono un quadro completo di tutte le operazioni con l'estero dell'UE e dei suoi singoli Stati membri. Di fatto, tali statistiche possono essere utilizzate come strumento per studiare l'esposizione internazionale delle diverse componenti dell'economia dell'UE, indicandone i vantaggi e gli svantaggi comparativi con il resto del mondo, e per calibrare i rischi macroeconomici che ne derivano per l'economia. La crisi economica e finanziaria ha messo in evidenza l'importanza di sviluppare tali statistiche economiche nella misura in cui un miglioramento della disponibilità dei dati sulle economie reali e finanziarie mondiali avrebbe potuto essere di aiuto per i decisori e gli analisti politici durante la crisi se prima fossero state disponibili, ad esempio, informazioni comparabili a livello internazionale sulle operazioni finanziarie e sull'esposizione delle attività e passività specifiche.
All'indomani della crisi economica e finanziaria, la Commissione europea ha avanzato nuove proposte politiche in questo ambito nell'intento di varare una legislazione volta a stimolare la ripresa economica (come la proposta di regolamento relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici (COM(2015) 10) e realizzare iniziative periodiche per calibrare i rischi macroeconomici negli Stati membri dell'UE (come la Macroeconomic imbalance procedure (in inglese). Ulteriori dettagli sulle iniziative della Commissione europea sono disponibili sul sito web della direzione generale degli Affari economici e finanziari della Commissione europea, dove è possibile reperire informazioni più dettagliate su una serie di priorità recenti, in particolare un piano di investimenti per l'Europa e il semestre europeo.
Schede correlate
- Balance of Payments and International Investment Position Manual (BPM6) (in inglese)
- Balance of payment statistics - background (in inglese)
- Balance of payments statistics - quarterly data (in inglese)
- Foreign affiliates statistics - FATS (in inglese)
- Foreign direct investment statistics (in inglese)
- International trade in services (in inglese)
- International trade, investment and employment as indicators of economic globalisation (in inglese)
- Personal remittances statistics (in inglese)
- The EU in the world - economy and finance (in inglese)
Ulteriori informazioni di Eurostat
Pubblicazioni
- EU28 current account surplus €9.1 bn — News Release 19/04/2016 (in inglese)
- Euro area international trade in goods surplus €19.0 bn — News Release 15/04/2016 (in inglese)
- Consistency between national accounts and balance of payments statistics — Statistical Working Papers 25/02/2016 (in inglese)
- Quality report on balance of payments, international trade in services and foreign direct investments — 2014 data — Statistical Working Papers 22/12/2015 (in inglese)
- Quality report on European statistics on international trade in goods - 2015 edition — Statistical Working Papers 03/06/2015 (in inglese)
Banca dati
- Balance of payments, cfr. (in inglese):
- Balance of payments - international transactions (BPM6) (bop_6)
Metodologia / Metadati
- User guide on European statistics on international trade in goods — 2015 edition (pubblicazione, dicembre 2015) (in inglese)
- Compilers guide on European statistics on international trade in goods — 2015 edition (pubblicazione, ottobre 2015) (in inglese)
Fonte dei dati per le tavole e i grafici (MS Excel)
- Balance of payments: tables and figures (in inglese)
Link esterni
- International Monetary Fund — Balance of Payments and International Investment Position Manual — 6th edition, 2009 (in inglese)
- International Monetary Fund — BPM6 Compilation Guide, 2014 (in inglese)
- Main changes in the Sixth Edition of the IMF's Balance of Payments and International Investment Position Manual (in inglese)