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18/07/2014

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Dichiarazione su un accordo in relazione ai lavori di allargamento del canale di Panama

Dichiarazione del Vice Presidente Tajani del 28 febbraio 2014

Mi congratulo con l'Autorità del Canale di Panama e con il consorzio del Gruppo unito per il Canale, per aver raggiunto l'accordo che permetterà di finalizzare la realizzazione di questa infrastruttura chiave per l'economia mondiale. Ciò pone fine alle divergenze esistenti anche grazie ai negoziati che hanno portato al risultato da tutti sperato: il compimento di una grande opera nei tempi previsti. Questo accordo è importante per l'economia mondiale, per Panama, per l'Europa, per molti altri paesi al mondo e per il prestigio di tutte le parti implicate. Ringrazio le imprese europee per lo spirito di collaborazione, che assieme all'appoggio del governo belga, spagnolo e italiano, ci hanno permesso di arrivare alla conclusione del negoziato. Ringrazio anche il governo del Panama per il suo contributo e in particolare il Ministro Roberto Roy, con il quale sono sempre stato in contatto. Quando le tre imprese europee di costruzioni hanno sollecitato il mio intervento, domenica 19 gennaio, mi sono attivato tempestivamente per lavorare con discrezione alla risoluzione di questa vicenda. Oggi posso informarvi che, nonostante le difficoltà per il mancato accordo del 4 febbraio scorso, ho presentato il 7 febbraio, in stretto coordinamento con i rappresentanti dei tre Stati membri europei, una linea d'azione al governo di Panama. Il giorno seguente, sabato 8 febbraio, ho ricevuto immediata e positiva risposta da parte del Ministro Roy. Questo ha permesso la ripresa dei negoziati tra le parti interessate. Da allora ho tenuto contatti regolari con le parti interessate per favorire il raggiungimento del risultato sperato. L'Europa può e deve parlare con una voce sola nel mondo per risolvere problemi complessi, come l'ampliamento del Canale di Panama, una delle infrastrutture più importanti del nostro tempo. E' giusto riconoscerlo: il risultato è frutto di un lavoro collettivo. Desidero inoltre rimarcare l'importante ruolo svolto dal Presidente Barroso e dalll'Alto Rappresentante, la Baronessa Ashton. Infine, come Commissario Europeo responsabile per l'Industria, sottolineo il fatto che tre imprese europee abbiano deciso di chiedere all'Europa di cooperare per giungere alla soluzione del problema. Sono convinto che si tratti di un passo in avanti verso una diplomazia economica europea a sostegno di quella nazionale già esistente.

 

Dichiarazioni precedenti

Dichiarazione del Vice Presidente Tajani del 21 febbraio 2014

Considero molto positive le notizie che arrivano oggi da Panama su un accordo parziale tra le parti. In questi giorni ho moltiplicato i contatti con il Ministro di Panama, Roberto Roy, i governi, le imprese europee e, l'assicurazione Zurich. Mi rallegro che tali contatti stiano dando i loro frutti.E’ essenziale che i lavori di ampliamento del canale ritornino alla piena attività e che, nel contempo, i problemi finanziari siano in corso di risoluzione.Condivido la recente dichiarazione del presidente della Banca Europea degli Investimenti sull'importanza di una soluzione soddisfacente. La definizione di un accordo è nell'interesse di Panama, dell'Europa, delle parti, dei lavoratori e, dell'intera economia mondiale.Sono fiducioso che le questioni ancora aperte possano trovare una soluzione.Una volta raggiunto un accordo definitivo, che credo e mi auguro avverrà presto, spiegherò nel dettaglio il ruolo svolto dalla Commissione nelle ultime settimane.

Dichiarazione del Vice Presidente Tajani del 05 febbraio 2014

Sono venuto a conoscenza del mancato accordo delle parti sui lavori di ampiamento del canale di Panama. Questa notizia è sorprendente, in quanto ieri mattina il Presidente della Repubblica, Martinelli, aveva fatto dichiarazioni pubbliche positive, indicando che le parti erano molto vicine ad un accordo. Da parte mia, ho seguito la questione con attenzione fin dal momento in cui le tre società europee coinvolte mi hanno chiesto di intervenire. Il 23 gennaio ho organizzato una riunione e, da quella data, sono stato in contatto con le autorità. Ieri sera ho parlato con il Ministro responsabile per il canale, Roberto Roy. Le relazioni politiche tra la Commissione e il Governo di Panama sono, dunque, state corrette. Ma è responsabilità delle parti trovare un accordo nell'ambito del quadro giuridico esistente. Sono fiducioso e auspico che le parti riconsiderino la loro posizione nei prossimi giorni, in quanto, l'interruzione dei lavori sarebbe una cattiva notizia per i Lavoratori, per l'economia mondiale, per i lavori di allargamento del canale e, per le parti stesse.

Dichiarazione del Vice Presidente Tajani del 23 gennaio 2014

Oggi, 23 gennaio 2014, ho convocato una riunione a Bruxelles invitando i rappresentanti dei governi di Italia, Spagna e Belgio e le imprese Sacyr, Impregilo, Jan de Nul e la Banca europea per gli investimenti, per discutere la situazione esistente nel Canale di Panama. Lo scopo della riunione era quello di stabilire obiettivamente i fatti e individuare i modi per risolvere le divergenze tra le parti. Gli attori europei dovrebbero parlare verso l'esterno con una sola voce. Noto con soddisfazione che, rispetto a quando Domenica 19 gennaio mi è stato chiesto dalle tre società europee di costruzione di intervenire, le parti hanno ri-negoziato, le opere di alta qualità sono in fase avanzata, complete al 70% e vi sono stati progressi significativi nel conciliare le posizioni. I contratti devono essere rispettati. Faccio appello allo spirito di negoziato costruttivo che è stato recentemente creato e spero che le recenti divergenze possano essere risolte. Ho chiesto a questo proposito un particolare sforzo al consorzio di aziende europee e confido che questo sarà ricambiato da tutte le parti interessate. Infine, sono pronto a prendere contatti con il governo di Panama. Ritengo che potrebbe essere utile convocare una riunione per discutere le questioni di reciproco interesse, indipendentemente dalla risoluzione di questa particolare controversia tra le parti che sottostanno al contratto e alle leggi di Panama. (altre foto English)

Declaracion sobre el canal de Panamá de 19 enero 2014

He recibido por escrito en las últimas horas una petición del consorcio de empresas europeas que tienen una divergencia con las autoridades panameñas sobre el coste de la obra de expansión del Canal de Panamá para que intente mediar en la solución del problema. Considero positivo que varias empresas europeas del sector de la construcción, una española, una italiana y una belga, que tienen un problema en el exterior soliciten a la Comisión Europea su mediación. Soy consciente de la dificultad del problema a resolver pero me comprometo personalmente a intentar buscar una solución satisfactoria para todos. Lo más urgente a hacer es que las partes no lleven a cabo el ultimátum que expira mañana 20 de enero de 2014 y que concedan un plazo extra de algunas semanas para que pueda familiarizarme con el expediente. Es muy importante ponerme en contacto cuanto antes con los tres Gobiernos, además de las empresas y el Banco Europeo de Inversiones y también con las autoridades panameñas, para analizar cuál es el margen real de negociación. Conozco bien el problema de los sobrecostes de las grandes obras. Es, desgraciadamente, un fenómeno que también ocurre dentro de la UE. Comprendo la posición de las empresas europeas pero también entiendo bien la posición de las autoridades panameñas. He trabajado mucho con América Latina. Es un continente al que le he dedicado una gran atención durante mi mandato de Comisario Europeo de Industria y Empresa. Una ruptura del diálogo sobre una gran obra que está además muy avanzada, no interesa a nadie. Perdería sobre todo Panamá, que ha impulsado una obra clave para su país pero también perderían por supuesto las empresas europeas y el comercio mundial en general. Pido por tanto desde ahora a todas las partes un esfuerzo para converger hacia una posición común. Sirve de poco repetir las propias posiciones sin avanzar hacia el punto de encuentro. Por último, dada la complejidad de las cuestiones en discusión, es mi intención a partir de este momento trabajar discretamente a favor de la resolución de esta divergencia.

Ultimo aggiornamento: 18/07/2014 |  Inizio pagina