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Un libro per l'Europa
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“A più di sessant’anni della sua nascita, la costruzione europea sta vivendo una crisi politica senza precedenti. Non è la prima volta. Ma quella che stiamo vivendo oggi è senza dubbio la crisi più severa perché – per la prima volta – in alcuni ambienti politici e in alcune capitali si mette apertamente in discussione il fondamento stesso del progetto europeo.”
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Elemento fondamentale della democrazia, diritto inviolabile e inalienabile della persona, la libertà di espressione rimane un diritto il cui contenuto e quello dei temi ad esso collegati (tolleranza, rispetto, responsabilità…) possono condurre a molteplici declinazioni e sfumature. Per ciò rimarranno materie non consensuali se non quando conflittuali.
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (TUE) Articolo 11:
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
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“Gli anni sessanta sono, all’est come all’ovest, anni di scolarizzazione di massa che avveniva in una fase di intensa circolazione internazionale di idee e suggestioni, in aperta contraddizione con istituzioni arcaiche…
Introduzione al volume I dell’Espresso “Il sessantotto” di Guido Crainz con saggi di: Pavel Kolàr, Wlodek GoldKorn, Nicole Janigro e Anna Bravo
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"Lo Stato non è l’unico centro di potere nella nostra società. Ne esiste un altro: la concentrazione dei capitali privati… 50 società globali rappresentano il cuore dell’economia mondiale. 65 persone, sconosciute ai più, ma probabilmente sono quelle in grado di influenzare i destini del mondo."
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“Nel processo penale vige il libero convincimento del magistrato. Il suo giudizio è sovrano, prescinde dall’imponderabilità delle prove e degli indizi, dalle opinioni contrastanti dell’accusa e della difesa. Quel principio consente un’interpretazione dei fatti il più delle volte attendibile e verosimile, ma mai veritiera al punto di essere considerata del tutto aderente alla realtà storica. Il tentativo di far coincidere verità giudiziaria e realtà storica è la causa di molti errori giudiziari."
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Secona puntata dedicata al romanzo giallo del Festival Internazionale di Lione con l'Italia ospite d'onore.
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Festival Internazionale di Lione dedicato al romanzo giallo.
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"Scomparendo la sinistra, inevitabilmente scompare la dialettica destra-sinistra, per essere sostituita da quella alto-basso. L’idea di popolo subentra a quella di classi in conflitto tra loro. La nazione prende il posto di quello che un tempo si definiva internazionalismo proletario. La casta - dei politici, non quella finanziaria e dei ricchi – diventa l’unico e solo vero nemico. E il leader non è più selezionato dentro partiti che contano sempre di meno ma diventa l’unto dal popolo che a lui risponde senza mediazioni. Il suo carisma diventa un fattore decisivo insieme agli apparati comunicativi che lo gestiscono e lo amplificano."
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“Quella che noi chiamiamo “musica in realtà è tante cose diverse quanti sono gli esseri sulla faccia della terra. Si, perché la musica è la cosa immateriale più importante che noi esseri umani possediamo, è il bene volatile per eccellenza che ha maggior influenza sulla nostra vita, è l’arte nella sua definizione più completa, perché è fatta al tempo stesso di note e di immaginazione."
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“Quando la donna era inchiodata alla natura e l’uomo alla storia, la differenza si rimarcava come un dato inappellabile; ma da tempo non è più così. Ora, di fatto, noi donne, uscite dalle mura di casa, camminiamo spavalde per strada. Anche se per prudenza spesso e volentieri una donna non si avventura in strade buie, per lo più si muove con agio nel mondo. E anche per questo di noi donne d’oggi l’uomo maschio ha paura.”
Un'analisi sulla difficile convivenza tra uomo e donna.