Un anziano tedesco ammalato di diabete porta con sé in un viaggio in Italia alcune ricette mediche di scorta, ma il farmacista italiano le accetterà? Una donna polacca deve farsi operare all'anca e preferirebbe farlo nel paese in cui vivono i nipoti, ma come può organizzare tutto ciò dalla Polonia? Un portoghese vorrebbe farsi operare alla cataratta da uno specialista in Spagna, ma sarà rimborsato?
Questi sono soltanto alcuni esempi del perché nell'assistenza sanitaria transfrontaliera servono regole chiare e coerenti.
Una nuova normativa sui diritti dei pazienti sta ora per essere adottata. Chiarisce i diritti ad un trattamento sicuro e di qualità negli altri paesi dell'UE e al rimborso delle spese sostenute. I pazienti che si recano in un altro paese europeo per ricevere delle cure mediche avranno diritto allo stesso trattamento dei cittadini del luogo.
La nuova normativa comporta numerosi altri vantaggi per i pazienti:
- rende più facile per le autorità sanitarie nazionali collaborare e scambiarsi informazioni sugli standard qualitativi e di sicurezza applicabili all'assistenza sanitaria;
- aiuta i pazienti che hanno bisogno di un trattamento specializzato, ad esempio quelli affetti da una malattia rara;
- promuove il riconoscimento delle ricette mediche in tutta l'UE;
- contribuisce alla creazione di "reti europee di riferimento" per collegare fra loro i centri specializzati e consentire agli esperti di tutta Europa di scambiarsi le migliori pratiche e mettere a punto standard di eccellenza.
Questa nuova normativa pone fine a decenni di incertezza giuridica in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera.