Sono molto soddisfatta dei risultati della prima edizione del premio dell'UE per il giornalismo sulla salute. Abbiamo ricevuto quasi 500 articoli, 27 dei quali hanno superato la prima fase del processo di selezione. Non è stato facile per la giuria, composta da eminenti personalità di diversi paesi europei, designare gli articoli che ho avuto il piacere di proclamare primo, secondo e terzo in classifica.
Le loro autrici, Estelle Saget (L'Express, Francia – prima), Audrė Srėbalienė (Ekstra, Lituania – seconda) e Emilia Chiscop (Ziarul de Iaşi, Romania – terza ), hanno scritto su argomenti per nulla facili da trattare: le malattie mentali e la donazione di midollo osseo. I loro articoli dimostrano che il buon giornalismo sulla salute non si limita a darci informazioni, ma ci tocca anche emotivamente e, cosa molto importante, ci può aiutare ad affrontare problemi di salute molto gravi. Il giornalismo sulla salute può contribuire a cambiare le cose, dando ai malati la possibilità di gestire la loro salute e aiutando chi li assiste.
Il successo del premio è merito non solo dei vincitori e di tutti i giornalisti che vi hanno partecipato, ma anche delle 27 giurie nazionali e della giuria europea, che con il loro lavoro e il loro impegno hanno contribuito a renderlo possibile. La vastità e la profondità degli argomenti trattati rispecchia l'enorme interesse per le tematiche relative alla salute in tutta Europa.
Lavorare insieme per la salute a livello UE, condividere conoscenze e migliori pratiche, raccogliere informazioni e individuare i campi in cui s'impone un'azione comune è essenziale. I media sono un partner importante in questa impresa e il premio contribuisce a consolidare il loro ruolo.
Spero che il primo premio europeo per il giornalismo sulla salute incoraggerà altri giornalisti a scrivere sui problemi relativi alla salute e a sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica alle grandi opportunità e sfide che si aprono davanti a noi in questo campo.
Articoli selezionati dalle giurie nazionali