Statistics Explained

Archive:Statistiche sulle cause di morte

Dati estratti nel giugno 2020.

Prossimo aggiornamento della scheda: ottobre 2021.


This Statistics Explained article has been archived on 26 August 2021.


Highlights

Nel 2017 l'Ungheria ha registrato i tassi di mortalità standardizzati più elevati per il tumore del polmone e il tumore del colon-retto fra gli Stati membri dell'UE-27.

Nel 2017 i tassi di mortalità standardizzati più bassi per suicidio fra gli Stati membri dell'UE-27 sono stati rilevati a Cipro, in Grecia e a Malta.

Nell'UE-27 i tassi di mortalità standardizzati degli uomini erano superiori a quelli delle donne per quasi tutte le principali cause di morte nel 2016.

Cause di morte — tasso di mortalità standardizzato, UE-27, 2016
(per 100 000 abitanti)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr2)

In questa scheda sono presentate statistiche recenti sulle cause di morte nell'Unione europea (UE). Mettendo in relazione tutti i decessi riscontrati nella popolazione con le cause che li hanno determinati è possibile valutare il rischio di mortalità per effetto di determinate malattie o per altre cause; tali dati possono inoltre essere analizzati per età, sesso, paese in cui è avvenuto il decesso/paese di residenza del deceduto e regione (a livello NUTS 2), servendosi di tassi di mortalità standardizzati.

Full article

Principali risultati

Gli ultimi dati per l'UE-27 in merito alle cause di morte sono disponibili per il periodo di riferimento 2016, anche se per quasi tutti gli Stati membri dell'UE sono disponibili dati per il 2017. Come risulta dalla tavola 1, le cause di morte di gran lunga predominanti nell'UE-27 sono le malattie del sistema circolatorio e il cancro (neoplasie maligne).

Tavola 1 - Cause di morte: tasso di mortalità standardizzato, 2017
(per 100 000 abitanti)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr2)

Evoluzione fra il 2006 e il 2016

I tassi di mortalità standardizzati per tumori, malattie ischemiche del cuore e incidenti di trasporto hanno registrato un andamento decrescente tra il 2006 e il 2016

Tra il 2006 e il 2016 i tassi di mortalità standardizzati per tumori nell'UE-27 sono diminuiti dell'11,1 % per gli uomini e del 5,1 % per le donne (cfr. grafici 1 e 2). I tassi di mortalità connessi alle malattie ischemiche del cuore hanno registrato una diminuzione maggiore (-28,4 % per gli uomini e -34,2 % per le donne). Riduzioni ancora più marcate sono state osservate per i decessi dovuti a incidenti di trasporto (-40,7 % per gli uomini e -41,3 % per le donne). Il tasso di mortalità standardizzato per i tumori della mammella è diminuito del 6,9 % per le donne, con un decremento superiore rispetto a quello osservato per le donne in relazione a tutti i tumori (-5,1 %). Per contro, i tassi di mortalità per le malattie del sistema nervoso sono aumentati del 23,2 % per gli uomini e del 25,7 % per le donne. Negli ultimi anni il tasso di mortalità standardizzato per tumori al polmone (compresi i tumori della trachea e dei bronchi) è diminuito per gli uomini, mentre è aumentato per le donne. Per gli uomini, il tasso è diminuito dell'11,7 % tra il 2009 e il 2016, mentre per le donne è aumentato del 15,2 % nello stesso periodo.

Grafico 1 - Cause di morte: tasso di mortalità standardizzato per 100 000 abitanti, maschi, UE-27, 2006-2016
(2006 = 100)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr) e (hlth_cd_asdr2)


Grafico 2 - Cause di morte: tasso di mortalità standardizzato per 100 000 abitanti, femmine, UE-27, 2006-2016
(2006 = 100)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr) e (hlth_cd_asdr2)

Cause di morte negli Stati membri dell'UE-27 nel 2017

Nel 2016 il tasso di mortalità standardizzato per malattie ischemiche del cuore nell'UE-27 era di 119,4 decessi per 100 000 abitanti

Tra le malattie del sistema circolatorio rientrano quelle connesse all'ipertensione, al colesterolo, al diabete e al fumo. Le cause di morte più comuni in questa categoria sono le malattie ischemiche del cuore e le malattie cerebrovascolari. Nel 2016 le malattie ischemiche del cuore sono state responsabili di 119,4 decessi per 100 000 abitanti nell'UE-27. Gli Stati membri dell'UE-27 con i tassi di mortalità standardizzati più elevati per malattie ischemiche del cuore nel 2017 erano la Lituania, l'Ungheria, la Slovacchia e la Lettonia, che hanno tutte registrato tra 369,8 e 536,2 decessi per 100 000 abitanti. All'altra estremità della scala Francia (dati del 2016), Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Belgio, Danimarca, Lussemburgo e Italia hanno registrato i tassi di mortalità standardizzati più bassi per malattie ischemiche del cuore: tutti meno di 100 decessi per 100 000 abitanti nel 2017; la stessa situazione si è verificata anche in Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

L'Ungheria ha registrato i tassi di mortalità standardizzati più elevati per il tumore del polmone e il tumore del colon-retto

I tumori rappresentano un'importante causa di morte (in media 257,1 decessi per 100 000 abitanti nell'intera UE-27 nel 2016). Tra le forme più comuni di tumori – tutti con tassi di mortalità standardizzati superiori a 10,0 decessi per 100 000 abitanti – figurano le neoplasie maligne di: trachea, bronchi e polmoni; colon, giunto rettosigmoideo, retto, ano e canale anale; mammella; pancreas; prostata; stomaco; fegato e dotti biliari.

I paesi dell'UE-27 con le più alte probabilità di decesso per tumore, con oltre 308,1 decessi per 100 000 abitanti nel 2017, sono l'Ungheria, la Croazia, la Slovacchia e la Slovenia. In Lettonia e Polonia, nonché in Serbia, i tassi di mortalità registrati sono risultati molto vicini a questo livello. I tassi di mortalità standardizzati più elevati per il tumore del polmone tra gli Stati membri dell'UE-27 nel 2017 sono di gran lunga quelli registrati dall'Ungheria (89,2 decessi per 100 000 abitanti), seguita da Croazia (68,4 per 100 000 abitanti), Polonia e Danimarca (rispettivamente 67,0 e 66,8 per 100 000 abitanti); anche la Serbia ha registrato un tasso di mortalità standardizzato relativamente elevato (69,3 decessi per 100 000 abitanti). Nel 2017 l'Ungheria ha registrato il tasso di mortalità standardizzato più elevato anche per il tumore del colon-retto (53,1 decessi per 100 000 abitanti), mentre la Croazia ha registrato un tasso standardizzato di 48,4 decessi per 100 000 abitanti e la Slovacchia un tasso di 46,9 decessi per 100 000 abitanti.

Le malattie respiratorie sono la terza principale causa di morte nell'UE-27

Le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell'UE-27, con una media di 75,0 decessi per 100 000 abitanti nel 2016. Tra quelle respiratorie, le malattie croniche delle basse vie respiratorie costituiscono la causa di morte più comune, seguite da altre malattie delle basse vie respiratorie e dalla polmonite. Le malattie del sistema respiratorio sono legate all'età, dal momento che la grande maggioranza dei decessi per tali malattie si registra tra le persone di 65 anni o più.

Nel 2017 i tassi di mortalità standardizzati più elevati per malattie respiratorie tra gli Stati membri dell'UE-27 sono stati registrati in Irlanda (135,5 decessi per 100 000 abitanti), in Danimarca (123,5 per 100 000 abitanti), a Cipro e in Portogallo (rispettivamente 116,3 e 116,2 per 100 000 abitanti). Anche la Turchia (158,6 decessi per 100 000 abitanti) e il Regno Unito (136,0 per 100 000 abitanti) hanno registrato tassi di mortalità standardizzati elevati per malattie respiratorie.

I tassi di mortalità standardizzati più bassi per suicidio si rilevano a Cipro, in Grecia e a Malta

Tra le cause esterne di morte rientrano, tra l'altro, i decessi provocati da autolesioni intenzionali (suicidio) e incidenti di trasporto. Sebbene i dati per alcuni Stati membri dell'UE-27 siano probabilmente incompleti, si ritiene spesso che il suicidio, per quanto non costituisca una causa di morte rilevante, rappresenti un importante indicatore di problemi sociali. Nel 2016, in media, 10,8 decessi per 100 000 abitanti nell'UE-27 hanno avuto come causa il suicidio. I tassi di mortalità standardizzati più bassi per suicidio nel 2017 sono stati registrati a Cipro (4,1 decessi per 100 000 abitanti), in Grecia e a Malta (rispettivamente 4,5 e 4,6 per 100 000 abitanti); anche Italia e Slovacchia hanno registrato tassi relativamente bassi, inferiori a 8,0 decessi per 100 000 abitanti; fra i paesi terzi indicati nella tavola 1 sono stati registrati tassi bassi in Turchia (3,8 decessi per 100 000 abitanti) e nel Regno Unito (7,5 per 100 000 abitanti). Il tasso di mortalità standardizzato per suicidio in Lituania (25,8 decessi per 100 000 abitanti) è stato 2,4 volte superiore alla media dell'UE-27 (dati del 2016).

I tassi di mortalità standardizzati più bassi per incidenti di trasporto si osservano in Svezia, Irlanda, Lussemburgo e Danimarca

Sebbene gli incidenti di trasporto avvengano quotidianamente, nel 2016 la frequenza dei decessi provocati da tali incidenti nell'UE-27 (tasso di mortalità standardizzato di 6,0 casi per 100 000 abitanti) era inferiore a quella dei suicidi. Nel 2017 Romania, Croazia e Polonia presentavano i tassi di mortalità standardizzati più elevati per incidenti di trasporto (oltre 9,0 decessi per 100 000 abitanti), mentre all'altra estremità della scala Svezia, Irlanda, Lussemburgo e Danimarca registravano tra 2,9 e 3,6 decessi per incidenti di trasporto per 100 000 abitanti; fra i paesi EFTA, anche Islanda, Norvegia e Svizzera hanno registrato tassi inferiori a 4,0 decessi per 100 000 abitanti, mentre nel Regno Unito si è registrato il tasso più basso in assoluto (2,5 per 100 000 abitanti).

Cause di morte in base al sesso

I tassi di mortalità standardizzati degli uomini sono superiori a quelli delle donne per quasi tutte le principali cause di morte

Eccezion fatta per i tumori della mammella, nel 2016 i tassi di mortalità standardizzati degli uomini nell'UE-27 erano superiori a quelli delle donne per tutte le principali cause di morte (cfr. grafico 3). I tassi di mortalità standardizzati per abuso di alcool e tossicodipendenza degli uomini erano superiori di oltre 4,0 volte a quelli delle donne, mentre i tassi di mortalità degli uomini per autolesioni intenzionali e HIV erano rispettivamente 3,8 e 3,4 volte superiori a quelli delle donne.

Grafico 3 - Cause di morte: tasso di mortalità standardizzato, UE-27, 2016
(per 100 000 abitanti)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr2)

Sebbene i decessi dovuti al cancro siano in generale più frequenti tra gli uomini che tra le donne, alcuni tipi di tumore sono prevalenti per uno solo dei sessi, come il tumore della mammella per le donne, oppure esclusivi per uno solo dei sessi, come il tumore dell'utero per le donne o il tumore della prostata per gli uomini. Nel 2016 il tumore della mammella è stato responsabile di 32,7 decessi per 100 000 donne nell'UE-27. Nel 2017 i tassi di mortalità standardizzati più elevati sono stati registrati per Slovacchia (40,7 per 100 000 donne), Lussemburgo (40,3 per 100 000 donne), Irlanda (37,8 per 100 000 donne), Ungheria (37,4 per 100 000 donne) e Danimarca (37,2 per 100 000 donne). All'altra estremità della scala Spagna, Svezia, Lituania, Portogallo, Malta, Finlandia, Cechia e Bulgaria, così come Liechtenstein, Norvegia e Svizzera fra i paesi EFTA e la Turchia fra i paesi candidati, hanno registrato nel 2017 meno di 30,0 decessi per 100 000 donne per tumori della mammella.

Lituania, Ungheria, Slovacchia e Lettonia registrano l'incidenza più elevata di malattie ischemiche del cuore tra gli uomini e le donne

Nel 2017 i tassi di mortalità standardizzati più elevati per malattie ischemiche del cuore sia tra gli uomini che tra le donne sono stati registrati in Lituania, Ungheria, Slovacchia e Lettonia, mentre la minore incidenza di decessi dovuti a malattie ischemiche del cuore sia tra gli uomini che tra le donne è stata registrata in Francia (dati del 2016) e nei Paesi Bassi. L'incidenza dei decessi per malattie ischemiche del cuore è sistematicamente più alta per gli uomini che per le donne in tutti gli Stati membri dell'UE-27 (cfr. grafico 4), facendo registrare i maggiori divari di genere — in termini assoluti — in Lettonia e Lituania: in Lettonia il tasso relativo agli uomini era di 544,7 per 100 000 abitanti, contro 282,0 per 100 000 abitanti per le donne, il che implica un divario pari a 262,6 decessi per 100 000 abitanti; in Lituania il divario era di 257,3 decessi per 100 000 abitanti.

Grafico 4 - Decessi per malattie ischemiche del cuore: tasso di mortalità standardizzato, 2017
(per 100 000 abitanti)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr2)

Analogamente, i tassi di mortalità standardizzati per suicidio erano sistematicamente più elevati per gli uomini che per le donne (cfr. grafico 5). Il maggior divario assoluto di genere nel 2017 è stato riscontrato in Lituania, dove il tasso relativo agli uomini era di 47,2 per 100 000 abitanti, contro 9,1 per 100 000 abitanti per le donne. Tuttavia un semplice calcolo del rapporto tra i tassi relativi agli uomini e quelli relativi alle donne mostra che in Polonia il tasso di mortalità per gli uomini era 7,0 volte superiore a quello registrato per le donne. Questo rapporto tra i sessi era più basso in Spagna, Finlandia, Danimarca, Lussemburgo, Belgio, Svezia e nei Paesi Bassi, dove i tassi di mortalità standardizzati per suicidio degli uomini erano al massimo 3,1 volte superiori a quelli delle donne.

Grafico 5 - Cause di morte per suicidio: tasso di mortalità standardizzato, 2017
(per 100 000 abitanti)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr2)

Cause di morte nel 2017 di persone di età inferiore ai 65 anni

Per la popolazione di meno di 65 anni le principali cause di morte variano leggermente in termini di importanza relativa (cfr. tavola 2). I tumori hanno rappresentato la principale causa di morte in questa classe di età, con un tasso di mortalità standardizzato medio di 77,3 decessi per 100 000 abitanti nell'UE-27 nel 2016, seguiti dalle malattie del sistema circolatorio (44,8 decessi per 100 000 abitanti). A differenza dei dati relativi all'insieme della popolazione, le malattie del sistema respiratorio non figurano fra le tre cause di morte più frequenti per le persone di meno di 65 anni: il tasso standardizzato per le malattie del sistema respiratorio non solo è inferiore ai tassi di mortalità per tumori e malattie del sistema circolatorio, ma anche ai tassi di mortalità per malattie del sistema digerente (non indicato nella tavola 2), incidenti (nella tavola 2 sono indicati solo gli incidenti di trasporto) e suicidio.

Tavola 2 - Principali cause di morte di persone di età inferiore ai 65 anni, 2017
(tassi di mortalità standardizzati per 100 000 abitanti)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr2)

I tassi di mortalità dell'UE-27 per le persone di età inferiore ai 65 anni sono diminuiti tra il 2006 e il 2016 per tutte le principali cause di morte per le quali è disponibile una serie temporale, come evidenziato nel grafico 6. La diminuzione è stata particolarmente significativa per quanto riguarda gli incidenti di trasporto e le malattie ischemiche del cuore, per i quali l'incidenza di decessi è scesa rispettivamente del 44,6 % e del 32,7 % durante il periodo in esame.

Grafico 6 - Cause di morte: tasso di mortalità standardizzato per 100 000 abitanti di età inferiore ai 65 anni, UE-27, 2006-2016
(2006 = 100)
Fonte: Eurostat (hlth_cd_asdr) e (hlth_cd_asdr2)

Fonte dei dati per le tavole e i grafici

Excel.jpg Cause di morte: tavole e grafici (in inglese)

Fonti dei dati

Le statistiche sulle cause di morte si basano su due pilastri: le informazioni mediche contenute nei certificati di morte, che possono essere utilizzate per la determinazione della causa di morte, e la codifica delle cause di morte seguendo il sistema ICD dell'OMS. Tutti i decessi sono individuati in base alla causa iniziale di morte, ossia la "malattia o il traumatismo che ha avviato il concatenamento degli eventi morbosi che conduce direttamente alla morte o le circostanze dell'incidente o della violenza che ha provocato la lesione traumatica mortale" (definizione adottata dall'Assemblea mondiale della salute - sito in inglese).

La validità e l'affidabilità delle statistiche sulle cause di morte dipendono in una certa misura dalla qualità dei dati forniti dai medici che compilano i certificati. Molti possono essere i motivi di eventuali inesattezze, ad esempio:

  • errori in sede di compilazione del certificato di morte;
  • problemi associati alla diagnosi medica;
  • selezione della principale causa di morte;
  • codifica della causa di morte.

Talvolta la causa di morte non può essere determinata con certezza: oltre alla malattia che ha provocato direttamente il decesso, i dati medici sul certificato di morte dovrebbero indicare anche il concatenamento degli eventi morbosi correlato alla sofferenza della persona deceduta. Potrebbero essere indicate altre importanti condizioni morbose che, seppure non associate alla malattia che ha provocato direttamente il decesso, possono aver influito negativamente sull'andamento della malattia, contribuendo pertanto all'esito fatale. In effetti la codifica di una sola malattia quale causa di morte è talvolta oggetto di critiche in quanto ritenuta sempre più irrealistica in considerazione dell'accresciuta speranza di vita e dei relativi cambiamenti nella morbosità. Per la maggior parte dei decessi di persone di 65 anni e più, la selezione di una sola fra le varie possibili cause di morte può risultare fuorviante. Per questo motivo alcuni Stati membri dell'UE hanno iniziato a studiare la possibilità di codificare più cause di morte. Eurostat ha sostenuto gli Stati membri dell'UE nel tentativo di sviluppare un sistema automatizzato di codifica comune denominato IRIS (sito in inglese e tedesco), finalizzato a migliorare la rilevazione dei dati sulle cause di morte in Europa e ad accrescerne la comparabilità.

Revisione della popolazione europea standard

Il numero di decessi riconducibili a una specifica causa di morte può essere espresso in relazione alle dimensioni della popolazione. È possibile compilare un tasso di mortalità standardizzato (anziché grezzo), indipendente dalla struttura per età e sesso di una popolazione: tale scelta dipende dal fatto che la maggior parte delle cause di morte varia notevolmente in funzione dell'età e del sesso e la standardizzazione facilita la comparabilità dei tassi nel tempo e tra paesi.

La popolazione europea standard utilizzata per la standardizzazione dei tassi grezzi risale al 1976: occorreva pertanto adattarla ai cambiamenti sopravvenuti nella struttura per età della popolazione dell'UE a partire dalla metà degli anni '70. È stata concordata con gli Stati membri una revisione della popolazione europea standard (in inglese), che include tutti gli Stati membri dell'UE-27 (ad eccezione della Croazia), nonché il Regno Unito e i paesi EFTA. La base di calcolo è costituita dalle proiezioni demografiche effettuate nel 2010 per il periodo 2011-2030; è in uso dall'estate del 2013.

Per le tavole della presente scheda sono utilizzate le seguenti convenzioni:

Valore in corsivo     il valore dei dati è previsto, provvisorio o stimato ed è quindi probabile che cambi;
: valore non disponibile, riservato o inattendibile.

Contesto

Le statistiche sulle cause di morte, tra le prime ad essere disponibili in campo medico, forniscono informazioni sulle dinamiche nel tempo e sulle differenze tra i paesi in merito alle cause di morte. Queste statistiche rivestono un ruolo fondamentale nell'ambito del sistema di informazione generale sullo stato di salute nell'UE e possono essere utilizzate per determinare quali misure preventive e curative e quali investimenti nella ricerca possano accrescere la speranza di vita della popolazione.

In considerazione della mancanza generalizzata di statistiche europee esaustive sulla morbosità, i dati sulle cause di morte sono spesso utilizzati per valutare i sistemi sanitari nell'UE e possono anche essere impiegati per delineare politiche sanitarie basate su dati fattuali.

L'UE promuove una strategia globale per affrontare il nodo delle malattie gravi e croniche per mezzo di interventi integrati sui fattori di rischio intersettoriali e cercando di rafforzare i sistemi sanitari per migliorare la prevenzione e il monitoraggio:

  • rafforzando nella misura del possibile l'affidabilità e la comparabilità delle statistiche nazionali in modo che fungano da guida nell'elaborazione di politiche efficaci;
  • sostenendo campagne di sensibilizzazione e di prevenzione delle malattie, mirate essenzialmente a individui e gruppi ad alto rischio;
  • integrando sistematicamente le politiche e le azioni per ridurre le disuguaglianze nel settore sanitario;
  • creando partenariati in merito a patologie specifiche, ad esempio i tumori.

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  • Health (t_hlth) (in inglese, francese e tedesco):
Causes of death (t_hlth_cdeath)
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