Occupazione, affari sociali e inclusione

Protezione sociale e integrazione sociale

L'Unione europea sostiene e completa le azioni promosse dagli Stati membri nei campi dell'inclusione e della protezione sociale.

Tali azioni comprendono un'ampia gamma di politiche volte a combattere la povertà e l'esclusione sociale, modernizzare i sistemi di protezione sociale e promuovere l'inclusione sociale di gruppi specifici, compresi i minori, le persone con disabilità e i senza fissa dimora.

Quadro politico

Pilastro europeo dei diritti sociali

Il pilastro europeo dei diritti sociali stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per l'equità e il buon funzionamento dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Il pilastro costituisce la bussola che guida l'UE verso un'Europa sociale che sia forte, equa, inclusiva e ricca di opportunità nel XXI secolo.

Il capo III del pilastro verte sui principi che riguardano maggiormente la protezione e inclusione sociale.

Pilastro europeo dei diritti sociali - piano d'azione

Il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali punta a trasformare i principi del pilastro in azioni concrete a beneficio dei cittadini.

Rifacendosi alla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, il piano d'azione propone tre obiettivi per il 2030 nei settori dell'occupazione, dell'istruzione degli adulti e della povertà. L'obiettivo di lotta alla povertà intende ridurre entro il 2030 il numero delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale di almeno 15 milioni, di cui almeno 5 milioni di bambini.

Nell'impegno sociale di Porto del maggio 2021 il presidente della Commissione europea, il presidente del Parlamento europeo, il primo ministro portoghese, che all'epoca esercitava la presidenza di turno del Consiglio dell'UE, le parti sociali europee e le organizzazioni della società civile hanno sottoscritto insieme i tre principali obiettivi per il 2030. Gli obiettivi sono stati accolti con favore dal Consiglio europeo del giugno 2021.

Il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali ha inoltre annunciato una serie di iniziative per sostenere l'attuazione dei principi del pilastro. 

Nel settore della protezione e inclusione sociale, tra queste iniziative figurano:

  • la raccomandazione del Consiglio che istituisce una garanzia europea per l'infanzia 
  • una proposta di raccomandazione del Consiglio sul reddito minimo
  • una piattaforma europea per combattere la mancanza di una fissa dimora
  • una relazione dell'UE sull'accesso ai servizi essenziali, un'iniziativa sull'assistenza a lungo termine
  • un gruppo di esperti ad alto livello incaricato di studiare il futuro dello Stato sociale
  • orientamenti sull'uso della valutazione ex ante dell'impatto distributivo.

Controllo e valutazione delle politiche

Quadro di valutazione della situazione sociale

Per monitorare l'attuazione del pilastro, all'inizio del 2021 la Commissione europea ha presentato un quadro di valutazione aggiornato della situazione sociale, che è stato poi approvato dai ministri del Lavoro e degli Affari sociali dell'Unione europea nel giugno 2021.

Il quadro di valutazione riflette la struttura del pilastro e contiene una serie specifica di indicatori per il settore dell'inclusione e protezione sociale. Tra i principali indicatori figura il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, vale a dire l'indicatore utilizzato per l'obiettivo di lotta alla povertà 2030.

Semestre europeo

Il semestre europeo è un quadro consolidato per coordinare le riforme e gli investimenti in campo economico, occupazionale e sociale.  Dal 2018 i principi del pilastro sono stati integrati in tutto il ciclo del semestre europeo.

La relazione comune sull'occupazione e le relazioni per paese contengono un'analisi specifica della situazione sociale nell'UE e nei singoli Stati membri. Le sfide nazionali e le soluzioni proposte nel quadro delle politiche sociali si riflettono nelle raccomandazioni specifiche per paese.

Comitato per la protezione sociale

La Commissione collabora con i paesi dell'UE all'interno del comitato per la protezione sociale, che nei campi dell'inclusione sociale, dell'assistenza sanitaria, dell'assistenza di lunga durata e delle pensioni si avvale del metodo aperto di coordinamento (OMC in campo sociale).

Si tratta di un processo volontario per la collaborazione politica che comporta la definizione di obiettivi comuni e la misurazione dei progressi compiuti verso il loro conseguimento mediante l'uso di indicatori comuni. Il processo comporta anche una stretta collaborazione con i vari interlocutori, tra cui le parti sociali e la società civile.

Finanziamenti

L'attuazione delle riforme politiche è sostenuta dai fondi strutturali e di investimento europei, in particolare il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), e dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.

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