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Document 52021DC0486

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) nel 2019 e nel 2020

COM/2021/486 final

Bruxelles, 20.8.2021

COM(2021) 486 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) nel 2019 e nel 2020


SINTESI

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito nel 2007 con l'obiettivo di sostenere i lavoratori che perdono il proprio impiego a causa della globalizzazione e delle trasformazioni della struttura del commercio. Il Fondo è stato ulteriormente adattato per rispondere ai licenziamenti dovuti alla crisi finanziaria ed economica mondiale.

Il Fondo mira a una migliore distribuzione dei vantaggi della globalizzazione aiutando i lavoratori espulsi dal lavoro che incontrano avversità nelle transizioni difficili ad adattare le loro competenze e a trovare nuovi posti di lavoro. Nelle regioni con un'elevata disoccupazione giovanile, il FEG può fornire sostegno ai giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET).

Il FEG cofinanzia fino al 60% del costo delle misure proposte dagli Stati membri che presentano domande di sostegno del FEG. Le misure comprendevano assistenza e orientamento personalizzati nella ricerca di un lavoro, una serie di opportunità di formazione e miglioramento delle competenze su misura, il sostegno all'imprenditorialità e alla creazione di imprese nonché incentivi e indennità finanziari temporanei.

La presente relazione fornisce una panoramica delle attività e dei risultati del FEG negli anni 2019 e 2020.

Ø Durante questo periodo sono state presentate otto domande da sei Stati membri, di cui una è stata ritirata successivamente. Le otto domande concernevano un totale di 34,6 milioni di EUR (contributo nazionale e del FEG), destinati a 10 505 lavoratori e 330 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione. Il maggior numero di lavoratori apparteneva al settore del trasporto aereo, seguito da magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti e dalla costruzione di automezzi.

Ø Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato una decisione 1 di mobilitazione dei finanziamenti del FEG per un importo totale di 2 milioni di EUR a sostegno di 500 beneficiari.

Ø Gli Stati membri hanno riferito in merito a 16 casi di intervento del FEG adottati tra il 2016 e il 2018. I risultati mostrano che in media il 56% dei lavoratori che hanno partecipato alle misure ha trovato un nuovo lavoro entro la fine del periodo di attuazione. Sono stati registrati tassi di reinserimento particolarmente elevati nei seguenti casi: "Microsoft" (Finlandia) 92%, "Retail" (Finlandia) 84%, "Financial service activities" (Paesi Bassi) 78%, e "Norte Centro Lisboa wearing apparel" (Portogallo), 77%.

Alla fine del 2020 è stato raggiunto un accordo politico sul regolamento FEG per il periodo 2021-2027. Il regolamento, entrato in vigore nella primavera del 2021 2 , estende l'utilizzo del Fondo in modo che possa intervenire in maniera più efficace a sostegno di un numero maggiore di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Il FEG offrirà sostegno ai lavoratori non soltanto in caso di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione nonché alla crisi economica e finanziaria globale, ma anche per altre ragioni quali l'automazione, la digitalizzazione o la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Ciò tiene conto delle nuove sfide poste dall'evoluzione del mondo del lavoro.

INDICE    

1. Introduzione    

2. Analisi delle attività del FEG negli anni 2019 e 2020    

2.1. Domande presentate    

2.1.1. Domande presentate: causa del licenziamento e criterio di intervento    

2.1.2. Domande presentate: settore (NACE Rev. 2)    

2.1.3. Domande presentate: numero di beneficiari interessati    

2.1.4. Domande presentate: importo richiesto    

2.1.5. Domande presentate: importo richiesto per beneficiario    

2.2. Decisioni adottate e contributi concessi    

2.2.1. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG    

2.2.2. Complementarità con le azioni finanziate dal Fondo sociale europeo (FSE)    

2.3. Domande non approvate    

2.4. Risultati ottenuti dal FEG    

2.4.1. Sintesi dei risultati tratti dalle relazioni del 2019 e del 2020    

2.4.2. Tasso di reinserimento dei beneficiari assistiti    

2.4.3. Valutazione qualitativa delle relazioni finali presentate nel 2019 e nel 2020    

2.5. Esecuzione finanziaria    

2.5.1. Contributi del FEG    

2.5.2. Assistenza tecnica    

2.5.3. Irregolarità segnalate    

2.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG    

2.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione    

2.6.1. Informazione e pubblicità: sito internet    

2.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG    

2.6.3. Sistema elettronico di scambio di dati (SFC2014)    

2.6.4. Valutazione ex post del FEG 2014-2020    

3. Regolamento FEG per il periodo 2021-2027    

1. Introduzione

Attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) 3 , l'UE dimostra solidarietà e sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attività è cessata a causa di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione o ad una crisi economica e finanziaria globale.

Al fine di aiutare i lavoratori in esubero a trovare un nuovo posto di lavoro, il FEG cofinanzia misure attive del mercato del lavoro attuate dagli Stati membri. Esso integra le misure nazionali in caso di improvvisi esuberi collettivi causati dalle ragioni di cui sopra, fornendo un approccio più personalizzato e mirato ai lavoratori licenziati più vulnerabili.

Conformemente all'articolo 19 del regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) 4 , la Commissione trasmette la presente relazione al Parlamento europeo e al Consiglio, fornendo una valutazione quantitativa e qualitativa delle attività del FEG nel corso dei due anni precedenti.

La relazione si concentra sui risultati ottenuti dal FEG e contiene, in particolare, informazioni in merito a:

·domande presentate;

·decisioni adottate;

·azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni finanziate da altri strumenti dell'Unione, in particolare il Fondo sociale europeo (FSE);

·statistiche sul tasso di reinserimento dei beneficiari per Stato membro;

·chiusura dei contributi finanziari; e

·domande respinte in quanto non ammissibili.

La relazione si conclude presentando i principali risultati dello studio a sostegno della valutazione ex post per il periodo 2014-2020 e le principali caratteristiche del regolamento FEG rivisto per il 2021-2027.

2. Analisi delle attività del FEG negli anni 2019 e 2020

2.1. Domande presentate

Nel 2019 e nel 2020 sono pervenute alla Commissione otto domande da sei Stati membri 5 : Belgio, Spagna, Estonia, Germania, Paesi Bassi e Finlandia. Le otto domande concernevano un totale di 34,6 milioni di EUR (contributo nazionale e del FEG) destinati a 10 505 lavoratori e 330 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione. Tutti i suddetti Stati avevano già presentato domande di finanziamento del FEG in passato. I dettagli concernenti le domande sono riportati nella tabella 1 che segue.

Tabella 1: domande presentate negli anni 2019 e 2020

Delle otto domande pervenute, cinque sono state presentate proprio alla fine del 2020 sulla scia della pandemia di COVID-19 che sta avendo un forte impatto sulle economie degli Stati membri. Quattro Stati membri (Estonia, Belgio, Finlandia e Paesi Bassi) 6 hanno presentato domande riferite a esuberi in tre settori particolarmente colpiti dalla pandemia di COVID-19: trasporto aereo e attività collegate al turismo. Inoltre la Spagna ha presentato una domanda in base al criterio della globalizzazione legata al commercio (EGF/2020/006 ES/Cataluña automotive). La Spagna ha tuttavia ritirato la sua domanda il 4 maggio 2021 e non è inclusa nell'analisi che segue.

2.1.1. Domande presentate: causa del licenziamento e criterio di intervento

Le sette domande presentate nel 2019 e 2020 rientravano nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 1309/2013, che si applica ai licenziamenti derivanti da:

vtrasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione

Sono state presentate tre domande in base al criterio commerciale, una delle quali (EGF/2020/001 ES/Galicia shipbuilding ancilliary sectors) è stata giustificata da circostanze eccezionali 7 ;

effetti della crisi economica globale

Sono state presentate quattro domande dovute alla crisi economica globale, una delle quali (EGF/2020/002 EE/Estonian tourism industry), anche in questo caso, è stata giustificata da circostanze eccezionali  8 .

2.1.2. Domande presentate: settore (NACE Rev. 2) 9

Le sette domande presentate si riferivano a esuberi in 22 settori diversi.

Tre domande - presentate da Belgio, Estonia e Spagna - riguardavano più di un settore di attività.

I settori interessati erano i seguenti:

1)attività metallurgiche (due domande)

2)fabbricazione di prodotti di metallo, esclusi macchinari e attrezzature

3)fabbricazione di altri mezzi di trasporto

4)altre industrie manifatturiere

5)riparazione e installazione di macchine e apparecchiature

6)lavori di costruzione specializzati

7)commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

8)commercio al dettaglio

9)trasporto terrestre e trasporto mediante condotte

10)trasporti marittimi e per vie d'acqua

11)trasporto aereo (tre domande)

12)magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (due domande)

13)servizi di alloggio

14)attività di servizi di ristorazione

15)altre attività professionali, scientifiche e tecniche

16)attività di noleggio e leasing

17)attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività correlate

18)attività di servizi per edifici e per paesaggio

19)attività creative, artistiche e d'intrattenimento

20)attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali

21)attività riguardanti scommesse e case da gioco, e

22)attività sportive, di intrattenimento e di divertimento.

Per la prima volta dall'avvio del FEG, sono state presentate domande per i seguenti settori (il numero del settore NACE è tra parentesi):

·commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (45)

·trasporti marittimi e per vie d'acqua (50)

·magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (52)

·servizi di alloggio (55)

·altre attività professionali, scientifiche e tecniche (74)

·attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività correlate (79)

·attività di servizi per edifici e per paesaggio (81)

·attività creative, artistiche e d'intrattenimento (90)

·attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali (91)

·attività riguardanti scommesse e case da gioco (92)

·attività sportive, di intrattenimento e di divertimento (93).

Il maggior numero di lavoratori interessati apparteneva al settore del trasporto aereo (1 715), seguito da magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (1 340) e dai servizi di alloggio (775) (si veda il grafico 1 che segue).

Grafico 1: numero di lavoratori interessati per settore (NACE Rev. 2) nel periodo 2019-2020

*Quattro settori (77 10 , 91, 92 e 93) non sono inclusi nel grafico in quanto il numero di lavoratori licenziati in questi settori (caso estone) non era noto al momento della presentazione della domanda. Il numero di lavoratori interessati per settore in due casi multisettoriali (Estonia e Spagna) è stato stimato in base al numero di lavoratori licenziati.

2.1.3. Domande presentate: numero di beneficiari interessati

Le sette domande presentate nel 2019 e nel 2020 riguardavano 16 387 esuberi. Il numero totale dei beneficiari (lavoratori e NEET) interessati dal sostegno del FEG è stato pari a 9 935. Dei 9 935 beneficiari interessati, 9 605 erano lavoratori in esubero e 330 erano NEET (si veda la tabella 1 che precede). La Finlandia ha chiesto il sostegno del FEG per il numero maggiore di lavoratori (5 060), seguita da Belgio (1 868) e Francia (1 201). La domanda del Belgio comprendeva 330 NEET per i quali erano previste anche misure di sostegno. Il numero medio di beneficiari interessati per domanda è stato pari a 1 419 (si veda il grafico 2 che segue).



Grafico 2: numero di beneficiari interessati per Stato membro nel periodo 2019-2020

 

Il numero di domande presentate è tra parentesi.

*2 domande dal BE: EG/2019/001 BE/Carrefour ed EGF/2020/005 BE/Swissport.

Numero totale di beneficiari interessati:        9 935

Numero medio di beneficiari interessati:        1 419

Dei lavoratori interessati, il 55% erano uomini, il 62% aveva un'età compresa tra i 25 e i 54 anni e l'88% erano cittadini UE. Tuttavia la composizione dei lavoratori per genere varia significativamente tra i casi. La domanda del Belgio (commercio al dettaglio) riguardava lavoratrici per il 71%, quella dell'Estonia (turismo) per il 61%. La componente femminile nelle domande della Germania e della Spagna era invece rispettivamente del 4% e del 6%; queste domande erano relative a settori manifatturieri in cui tradizionalmente prevale la componente maschile (metallurgia e veicoli).

Il numero di lavoratori in esubero può non coincidere col numero di lavoratori interessati dal sostegno del FEG in quanto lo Stato membro può decidere di rivolgere il sostegno solo a categorie specifiche, quali i lavoratori più vulnerabili, quelli che incontrano difficoltà eccezionali sul mercato del lavoro e/o quelli che hanno maggiormente bisogno di assistenza. In taluni casi il normale sostegno disponibile per i lavoratori in esubero negli Stati membri può essere sufficiente ad assicurarne il rapido reinserimento lavorativo, mentre in altri casi i lavoratori possono optare per il pensionamento anticipato.



Grafico 3: profilo dei lavoratori interessati per genere e per domanda

Grafico 4: profilo dei lavoratori interessati per genere

Grafico 5: profilo dei lavoratori interessati per cittadinanza

Grafico 6: profilo dei lavoratori interessati per età

2.1.4. Domande presentate: importo richiesto

Il contributo finanziario del FEG integra le misure adottate dagli Stati membri a livello nazionale, regionale e locale. Lo Stato membro richiedente deve garantire che le misure specifiche che ricevono un contributo finanziario del FEG non ricevano altre forme di sostegno finanziario a titolo del bilancio dell'UE e che siano conformi alle norme sugli aiuti di Stato. Le misure sostenute dal FEG non si sostituiscono alle misure che rientrano nella sfera di responsabilità delle imprese in virtù del diritto nazionale o di contratti collettivi.

Ciascuno Stato membro che presenta una domanda di sostegno del FEG deve elaborare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi al meglio i profili dei beneficiari interessati e deve stabilire l'importo del contributo da richiedere. Il regolamento (UE) n. 1309/2013 fissa il tasso massimo di cofinanziamento del FEG al 60%.

L'importo complessivo di sostegno del FEG richiesto per i sette casi ammonta a 19 733 416 EUR. Il Belgio ha chiesto l'importo più elevato (5 351 252 EUR) per due domande, seguito dai Paesi Bassi (5 019 218 EUR) e dall'Estonia (4 474 480 EUR), ciascuno per una domanda. I contributi richiesti dal FEG oscillano da 1 081 706 EUR a 5 019 218 EUR, con una media di 3 288 903 EUR per Stato membro e di 2 819 059 EUR per domanda.

Grafico 7: importi totali del contributo FEG (in EUR) richiesti per Stato membro nel periodo 2019-2020

Il numero di domande presentate è tra parentesi.

Importo totale del contributo FEG richiesto:                19 733 416 EUR

Importo medio del contributo FEG richiesto per Stato membro:    3 288 903 EUR

2.1.5. Domande presentate: importo richiesto per beneficiario

Il regolamento (UE) n. 1309/2013 non limita l'importo totale richiesto. L'importo richiesto per ogni beneficiario interessato può variare secondo la situazione del mercato del lavoro colpito, la situazione personale dei beneficiari interessati, le misure già predisposte dallo Stato membro e il costo della prestazione dei servizi nello Stato membro in questione.

Ciò spiega perché gli importi proposti per il sostegno del FEG per beneficiario nel 2019 e nel 2020 varino tra 884 EUR e 4 179 EUR, con una media di 1 986 EUR per beneficiario interessato. L'importo medio per beneficiario più elevato è stato richiesto dai Paesi Bassi (4 179 EUR), quello più basso dall'Estonia (884 EUR).

Grafico 8: importo del contributo FEG (in EUR) richiesto per beneficiario e per Stato membro nel periodo 2019–2020

Il numero di domande presentate è tra parentesi.

Importo medio del contributo FEG richiesto per beneficiario:        1 986 EUR

2.2. Decisioni adottate e contributi concessi

Nel 2019-2020 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato una decisione di mobilitazione dei finanziamenti del FEG. Il cofinanziamento del FEG concesso è stato in totale di 2 054 400 EUR per i lavoratori interessati licenziati nei settori ausiliari della costruzione navale in Spagna. La domanda riguardava 960 lavoratori in esubero in sei settori e 38 imprese situate in Galizia, una regione di livello NUTS 2. Dei 500 lavoratori interessati di cui si prevedeva la partecipazione alle misure (rappresentanti il 52% dei lavoratori licenziati), il 94% erano uomini, il 78% aveva un'età compresa tra i 30 e i 54 anni e il 97% erano cittadini dell'UE.

2.2.1. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG

A norma dell'articolo 7 del regolamento (UE) n. 1309/2013, il contributo finanziario a valere sul FEG può sostenere misure attive del mercato del lavoro che si iscrivono in un pacchetto coordinato di servizi personalizzati volti a facilitare il reinserimento nel mercato del lavoro dipendente o autonomo dei beneficiari interessati, in particolare i disoccupati svantaggiati, giovani e meno giovani.

Le misure attive a favore dell'occupazione approvate nel 2020 per il contributo del FEG erano principalmente le seguenti:

·orientamento professionale;

·assistenza personalizzata e intensiva nella ricerca di un lavoro e incontro tra domanda e offerta di lavoro;

·una varietà di opportunità di riqualificazione, miglioramento delle competenze e formazione professionale; formazione orizzontale, nelle competenze trasversali e all'imprenditorialità;

·consulenza e tutoraggio per il reimpiego e tutoraggio durante la fase iniziale del nuovo lavoro;

·incentivi al ricollocamento; e

·una serie di indennità (ricerca di lavoro, formazione) e contributi (pendolarismo, assistenza di persone a carico).

Nel mettere a punto i pacchetti di sostegno gli Stati membri hanno tenuto conto della preparazione, dell'esperienza e dei livelli di istruzione dei beneficiari, della loro disponibilità a spostarsi nonché delle opportunità di lavoro effettive o previste nelle regioni interessate.

2.2.2. Complementarità con le azioni finanziate dal Fondo sociale europeo (FSE)

Il FEG mira ad accrescere l'occupabilità e ad agevolare il reinserimento professionale dei beneficiari interessati mediante misure attive del mercato del lavoro. Il Fondo integra quindi il FSE, che costituisce il principale strumento dell'UE per la promozione dell'occupazione.

In generale, la complementarità dei due fondi risiede nella loro capacità di affrontare tali questioni da due diverse prospettive temporali. Il FEG fornisce sostegno ai lavoratori in esubero o autonomi quando si verificano specifici casi di esuberi collettivi su larga scala in un breve periodo di tempo e offre un sostegno europeo concreto in una situazione di crisi.

Il FEG consente invece agli Stati membri di offrire ai beneficiari interessati un'assistenza più personalizzata e completa, anche con misure cui questi lavoratori non avrebbero normalmente accesso (ad esempio istruzione secondaria o terziaria). Il FEG offre l'opportunità di mettere a punto servizi personalizzati per le esigenze dei singoli lavoratori in esubero, che vanno ben oltre i corsi e le azioni standard. Dal canto suo, il sostegno del FSE si rivolge di solito a una popolazione più ampia (che include occupati e non occupati).

Inoltre i lavoratori che si ritiene abbiano beneficiato maggiormente dell'assistenza del FEG sono quelli appartenenti alle categorie più vulnerabili di lavoratori interessati, tra cui i lavoratori più anziani, quelli poco qualificati, quelli provenienti da un contesto migratorio e le donne (soprattutto le madri sole). Il FEG consente agli Stati membri di fornire un migliore rapporto numerico consulenti/beneficiari e un sostegno più duraturo nel tempo. Ciò aumenta le possibilità di miglioramento della situazione dei beneficiari.

Il FSE sostiene, in via preventiva, obiettivi strategici a lungo termine (ad esempio, aumento del capitale umano e gestione del cambiamento) attraverso programmi pluriennali.

Le misure del FEG e del FSE sono talvolta utilizzate dagli Stati membri in modo complementare per fornire soluzioni sia a breve che a lungo termine. A livello di casi, il FEG si fonda solitamente su misure esistenti a livello nazionale o del FSE, completandole oppure offrendo misure supplementari diverse. Il criterio decisivo è la capacità degli strumenti disponibili di fornire un aiuto ai beneficiari interessati e spetta agli Stati membri scegliere e programmare le azioni e gli strumenti più adatti a conseguire gli obiettivi auspicati.

Nel rispetto del principio di sussidiarietà, la decisione di presentare domanda di sostegno del FSE o del FEG viene presa a livello degli Stati membri, cui spetta gestire la complementarità tra i due fondi nel miglior modo possibile in base alle condizioni locali esistenti nel periodo pertinente.

Conformemente all'articolo 9, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 1309/2013, tutti gli Stati membri devono mettere in atto i meccanismi necessari per evitare qualsiasi rischio di doppio finanziamento da parte di strumenti finanziari dell'Unione. Nella maggior parte degli Stati membri, l'autorità di gestione dell'FSE è anche responsabile dell'attuazione del FEG. Ciò offre agli Stati membri la possibilità di garantire la complementarità dei vari interventi.

2.3. Domande non approvate

Nel periodo 2019-2020 una domanda presentata dal Belgio (EGF/2019/001 BE/Carrefour) è stata respinta in quanto il Consiglio 11 ha ritenuto che il collegamento tra gli esuberi e le trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, come richiesto dall'articolo 2, lettera a), del regolamento n. 1309/2013, non fosse stato sufficientemente dimostrato. Il Parlamento europeo ha sostenuto appieno la proposta della Commissione, ma l'autorità di bilancio non ha raggiunto un accordo in questo caso.

2.4. Risultati ottenuti dal FEG

Le principali fonti di informazione sui risultati ottenuti dal FEG sono le relazioni finali presentate dagli Stati membri, che devono essere presentate entro sei mesi dopo la fine del periodo di attuazione. Dette relazioni sono integrate dalle informazioni che gli Stati membri condividono con la Commissione in occasione di contatti diretti, durante riunioni e conferenze e mediante attività di valutazione e di audit. I risultati e i dati principali comunicati dagli Stati membri nel 2019 e 2020 sono sintetizzati al presente punto e nella tabella 2.

2.4.1. Sintesi dei risultati tratti dalle relazioni del 2019 e del 2020

Nel 2019 e nel 2020 sono pervenute alla Commissione 16 relazioni finali per i casi cofinanziati dal FEG attuati da 11 Stati membri dal luglio 2016 al giugno 2020. Tutti questi casi sono stati sottoposti alla valutazione ex post 12 .

Da tali relazioni finali è emerso che 6 235 lavoratori (il 56% dei lavoratori assistiti) e 112 NEET, ossia complessivamente il 55% degli 11 511 beneficiari del FEG, avevano trovato un nuovo posto di lavoro alla fine del periodo di attuazione del FEG (5 695 come dipendenti, 652 come lavoratori autonomi). Circa il 5% dei beneficiari era ancora in fase di istruzione o formazione, il 27% era disoccupato o inattivo per vari motivi, mentre per il 13% non era disponibile la posizione lavorativa. Il tasso medio di raggiungimento dei beneficiari (ossia il numero di beneficiari assistiti dal FEG rispetto a quelli inizialmente interessati delle misure) era del 74%, con una forte variabilità dal 9% al 100%.

Le relazioni finali degli Stati membri sottolineano come i lavoratori espulsi dal lavoro ricevano misure personalizzate e su misura che li guidano verso percorsi occupazionali alternativi. Le relazioni hanno inoltre confermato che il FEG apporta valore aggiunto a ciò che gli Stati membri potrebbero altrimenti fare per aiutare i beneficiari interessati a trovare nuovi posti di lavoro e a riposizionarsi sul mercato del lavoro.



Tabella 2: relazioni finali ricevute nel 2019 e nel 2020

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione. 
** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per svariati motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione. 
** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per svariati motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

2.4.2. Tasso di reinserimento dei beneficiari assistiti

Sulla base delle relazioni finali ricevute nel 2019 e nel 2020, in media il 55% dei beneficiari ha trovato un nuovo posto di lavoro entro sei mesi dalla fine di un intervento del FEG. Tuttavia il tasso di reinserimento dei lavoratori assistiti variava dal 28% (in Francia) al 92% (in Finlandia). Cfr. la tabella 2.

Secondo le relazioni finali i beneficiari del FEG tendono ad avere un livello di istruzione relativamente più basso della media, quindi meno competenze trasferibili. Questo, in circostanze normali, riduce le loro opportunità di occupazione e li rende più vulnerabili sul mercato del lavoro. Inoltre il FEG mira a offrire sostegno soprattutto nelle regioni che sono state colpite più pesantemente da interventi di ristrutturazione. Pertanto il tasso medio del 56% dei lavoratori assistiti reinseriti alla fine del periodo di attuazione, rispetto al 47% del periodo di programmazione precedente, rappresenta un risultato incoraggiante. Questo miglioramento deve essere tuttavia valutato con cautela in quanto il periodo di attuazione 2014-2020 (24 mesi o più se l'attuazione è iniziata presto) è solo parzialmente confrontabile con il precedente periodo di programmazione 2007-2013 13 .

Delle relazioni finali ricevute nel 2019 e 2020 solo tre casi riguardavano i NEET. Al momento della trasmissione delle relazioni finali il 29% dei NEET assistiti dal FEG aveva un impiego subordinato o autonomo, mentre un ulteriore 11% aveva intrapreso un percorso di istruzione.

La valutazione intermedia 14 ha dimostrato che non c'era alcuna correlazione tra le spese sostenute per un caso e un miglioramento del tasso di reimpiego. In base alle osservazioni fornite dagli Stati membri nelle loro relazioni finali, il reinserimento è influenzato dai seguenti fattori:

Øla prosperità economica e le capacità di assorbimento dei mercati del lavoro locali e regionali. Pertanto il tasso di reinserimento può variare notevolmente a seconda della zona e del settore economico interessati;

Øi livelli di istruzione e le competenze dei lavoratori espulsi dal lavoro;

Øla capacità di risposta delle misure ai bisogni dei lavoratori espulsi dal lavoro;

Øil grado di coinvolgimento dei beneficiari o dei loro rappresentanti sin dall'inizio nella progettazione e nell'attuazione dell'assistenza del FEG;

Øla capacità istituzionale e l'esperienza degli Stati membri nel fornire assistenza nel contesto di eventi di ristrutturazione.

Inoltre, poiché viene registrato alla fine dei periodi di attuazione, il tasso di reinserimento si limita a fotografare la situazione occupazionale dei beneficiari al momento della raccolta dei dati.

I suddetti fattori influenzano notevolmente il numero di beneficiari che trovano un nuovo posto di lavoro entro la fine del periodo di attuazione. Il successo del FEG dovrebbe pertanto essere misurato non solo dal numero di lavoratori reinseriti, ma anche da effetti più duraturi, quali nuove competenze, qualifiche, fiducia in se stessi, senso di responsabilizzazione e reti sociali acquisiti grazie alla partecipazione alle misure del FEG. Secondo le informazioni fornite dagli Stati membri, i tassi di reinserimento tendono ad aumentare nei sei mesi che seguono la fine del periodo di attuazione e aumentano ulteriormente nel medio termine (18 mesi dopo la fine del periodo di attuazione). Questa tendenza dimostra che gli effetti duraturi delle misure del FEG si traducono in un approccio più proattivo alla ricerca di lavoro.

Inoltre gli insegnamenti tratti dalla progettazione e dall'attuazione sono stati presi in considerazione a livello nazionale e regionale al fine di migliorare il sostegno ai lavoratori in futuro.

Grafico 9: tasso di reinserimento 15 dei beneficiari assistiti per Stato membro

Il numero di casi FEG è riportato tra parentesi.

2.4.3. Valutazione qualitativa delle relazioni finali presentate nel 2019 e nel 2020

I pacchetti di sostegno degli Stati membri per i beneficiari interessati comprendono un'ampia gamma di misure speciali in materia di ricerca di lavoro, ricollocamento e (ri)qualificazione. Gli importi più elevati sono stati spesi per tre categorie:

·assistenza nella ricerca di un lavoro e gestione dei casi: 12,3 milioni di EUR (28% del totale dei servizi personalizzati)

Questa misura, tra quelle offerte con maggior frequenza, comprendeva servizi di informazioni generali ai lavoratori/NEET, orientamento professionale, servizi di consulenza, tutoraggio, assistenza al ricollocamento, colloqui individuali con i beneficiari per definire il loro percorso di reinserimento personalizzato o per valutare le loro competenze, seminari sulla stesura del CV e il rafforzamento della fiducia in sé stessi, consulenza psicologica, gruppi tra pari e sostegno nella transizione verso un nuovo impiego. Questa misura è stata offerta a 15 022 beneficiari in 18 dei 19 casi.

·Formazione e riqualificazione: 12,4 milioni di EUR (28% del totale dei servizi personalizzati)

Questa misura, attivata altrettanto frequentemente, è stata offerta a 5 525 beneficiari tra tutti i casi segnalati. È stata elaborata in base ai bisogni e alle aspirazioni dei beneficiari del FEG, tenendo conto al contempo delle esigenze dei mercati del lavoro locali o regionali e dei settori potenzialmente capaci di creare posti di lavoro. L'offerta di formazione, spesso più ampia di quella solitamente fornita a livello nazionale, può andare dalla formazione professionale a percorsi di laurea universitaria, corsi di lingua, ecc.

·Promozione dell'imprenditorialità: 8,7 milioni di EUR (20% del totale dei servizi personalizzati)

Si tratta della terza misura più comune, offerta in 16 casi a sostegno di 1 020 beneficiari. Questa forma di sostegno comprendeva la creazione di imprese, incontri di tutoraggio, attività di accompagnamento e incentivi finanziari sotto forma di sovvenzioni per la creazione di imprese.

Le notevoli differenze tra i vari casi nei tassi di raggiungimento dei beneficiari (tra il 9% e il 100%) dipendono in gran parte da motivi personali (beneficiari non interessati a partecipare) e da caratteristiche del contesto (situazione del mercato del lavoro). Possono tuttavia aver inciso anche le modalità di formulazione e attuazione delle misure.

Ad esempio, nel caso "Ericsson" in Svezia, il mercato del lavoro era più vivace del previsto al momento della domanda, riducendo la necessità del sostegno del FEG in quanto molti lavoratori hanno trovato un nuovo posto di lavoro autonomamente. In Estonia (il caso "Petroleum and chemicals") la situazione positiva del mercato del lavoro, insieme al fatto che diverse misure offerte erano simili a quelle offerte a livello nazionale, ha ridotto la necessità del sostegno del FEG. In Spagna il minor tasso di partecipazione è stato dovuto principalmente a ritardi d'attuazione causati dalle procedure nazionali (caso "Comunidad Valenciana automotive") o ad un senso generale di sfiducia, bassa motivazione scarsa di autostima causati dal lungo periodo senza sostegno (caso "Galicia wearing apparel").

In termini di efficacia operativa il caso FEG in Finlandia ("Microsoft 2") può essere considerato un esempio di grande successo e di buone pratiche. Alla fine del periodo di attuazione il 92% dei lavoratori aveva trovato un nuovo impiego. Anche il tasso di assorbimento 16 è stato abbastanza elevato: è stato utilizzato circa l'83% dei fondi del FEG. Tra i principali elementi che hanno contribuito al conseguimento di risultati così positivi si segnalano:

1)la reazione estremamente tempestiva ai licenziamenti e l'avvio precoce delle misure con finanziamenti nazionali;

2)la stretta collaborazione tra l'ex datore di lavoro, le autorità regionali e nazionali, i servizi pubblici per l'occupazione (SPO) e i prestatori di servizi;

3)l'esperienza accumulata dai precedenti progetti del FEG attraverso i gruppi direttivi di progetto esistenti e le reti di esperti del FEG 17 ; e

4)la personalizzazione della formazione, che corrispondeva ai bisogni del singolo beneficiario.

Le relazioni finali dimostrano che il sostegno del FEG:

1)aumenta il numero e la varietà dei servizi offerti;

2)fornisce aiuto a un numero maggiore di lavoratori;

3)permette la sperimentazione di misure "innovative"; e

4)rafforza i partenariati tra le parti interessate (ad esempio, organismi governativi e organizzazioni dei lavoratori o enti di formazione).

Il FEG promuove opportunità di apprendimento permanente per tutti attraverso attività di formazione personalizzate che mirano a migliorare e aggiornare le competenze. Anche i programmi di istruzione a lungo termine possono accedere al finanziamento del FEG. Ad esempio, in Svezia e in Finlandia i beneficiari del FEG hanno potuto scegliere tra un'ampia gamma di tipologie di formazione, da moduli specifici a percorsi di laurea universitaria completi. I finanziamenti del FEG hanno consentito di ottenere servizi che non potevano essere forniti dai servizi pubblici per l'occupazione.

In Germania (caso "Goodyear"), ai gruppi svantaggiati e vulnerabili sono state offerte misure aggiuntive e altamente personalizzate quali consulenze psicologiche, tecniche di gestione dello stress, consulenze su problemi personali come debiti e dipendenze, corsi di lingua e alfabetizzazione per adulti, ecc. Senza il FEG non avrebbero ricevuto queste misure. Per i lavoratori dai 60 anni in su, sono stati offerti vari formati di gruppi tra pari, accolti molto positivamente, per promuovere il lavoro volontario e lo scambio sociale. 

Le misure del FEG tengono conto del contesto socioeconomico, favorendo la partecipazione dei beneficiari attraverso indennità di mobilità o il sostegno all'assistenza all'infanzia. Ciò è avvenuto in Spagna, dove i lavoratori che prendevano parte ad attività di formazione hanno beneficiato della copertura dei costi della custodia dei figli.

In Italia, il caso "Almaviva" è un buon esempio in cui il FEG ha permesso di sperimentare misure innovative, come un "assegno di ricollocazione" che le persone in cerca di lavoro potevano spendere, nei servizi per l'occupazione sia pubblici che privati, per acquistare servizi di assistenza intensiva nella ricerca di un lavoro.

In Belgio sono state sperimentate varie innovazioni in casi FEG: il caso "Caterpillar" è stato particolarmente ricco in termini di varietà di soluzioni proposte per i lavoratori. La misura più innovativa è stata quella di dedicare notevoli risorse umane e finanziarie per stimolare l'imprenditorialità, che ha portato all'attuazione di 117 progetti. Inoltre l'offerta "standard" ai lavoratori in esubero è stata integrata da una serie di innovazioni, in particolare per quanto riguarda l'attenzione ai fattori psicologici ed emotivi e il progetto Coup de Boost rivolto ai NEET.

2.5. Esecuzione finanziaria

2.5.1. Contributi del FEG

Conformemente all'articolo 12 del regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 18 , il FEG non deve superare un importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi del 2011).

Il contributo del FEG viene corrisposto agli Stati membri in una rata singola come prefinanziamento al 100% entro 15 giorni dall'approvazione da parte dell'autorità di bilancio della decisione di mobilitazione del FEG.

Durante il periodo di riferimento l'autorità di bilancio ha approvato un contributo del FEG per un totale di 2 054 400 EUR. 19 I costi stimati dei servizi personalizzati 20 erano ripartiti come segue: l'8% per i seminari preparatori, l'8% per l'orientamento professionale, il 52% per la formazione, il 12% per l'assistenza intensiva nella ricerca di un lavoro, il 18% per le indennità e gli incentivi e il 2% per il tutoraggio successivo al reinserimento lavorativo.

2.5.2. Assistenza tecnica

A norma dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1309/2013 e su iniziativa della Commissione, fino allo 0,5% delle risorse finanziarie del FEG disponibili per l'anno in questione può essere utilizzato per l'assistenza tecnica. Tale importo deve essere utilizzato per finanziare le attività necessarie per l'attuazione del regolamento FEG quali la preparazione, il monitoraggio, la raccolta dati, la creazione di una base di conoscenze, il sostegno amministrativo e tecnico, le attività di informazione e comunicazione, nonché l'audit, il controllo e la valutazione.

Per l'assistenza tecnica, l'autorità di bilancio ha messo a disposizione 610 000 EUR per il 2019 e 345 000 EUR per il 2020.



Tabella 3.1: spese di assistenza tecnica nel 2019

Tabella 3.2: spese di assistenza tecnica nel 2020

2.5.3. Irregolarità segnalate

Nel 2019 e nel 2020 non sono state segnalate irregolarità alla Commissione a norma del regolamento (UE) n. 1309/2013.

2.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG

Le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG sono stabilite all'articolo 18 del regolamento (UE) n. 1309/2013. Un caso FEG è chiuso quando la relazione finale contenente tutte le informazioni necessarie è stata inviata alla Commissione, tutti i rimborsi ancora dovuti sono stati pagati e non è necessario intraprendere ulteriori azioni da parte dello Stato membro o della Commissione. Permane l'obbligo di conservare tutti i documenti giustificativi per un periodo di tre anni, tenendoli a disposizione della Commissione o della Corte dei conti (articolo 21, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 1309/2013).

Nel 2019 e 2020 sono stati chiusi 19 casi attuati tra marzo 2012 e settembre 2019. Il tasso medio di assorbimento è stato del 58%; il tasso più basso è stato del 20%, il più alto dell'85%. L'importo totale dei fondi non spesi rimborsati alla Commissione è stato di 26 512 409 EUR (42% dei contributi del FEG concessi). Dettagli relativi a questi casi sono riportati nella tabella 4 che segue.

Il tasso di assorbimento del contributo finanziario del FEG varia significativamente tra gli Stati membri (vedi grafico 10); i tassi medi più bassi sono stati osservati in Italia (24%), Grecia (28%) e Spagna (30%), i più alti in Finlandia (84%), Francia (74%) e Irlanda (72%).

Grafico 10: tasso medio di assorbimento per Stato membro (% del contributo FEG concesso)

Il numero di casi FEG è riportato tra parentesi.

Vi sono vari motivi per cui gli Stati membri non hanno utilizzato appieno gli importi concessi. Sebbene gli Stati membri siano sollecitati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto coordinato di servizi personalizzati, in fase di domanda non è sempre possibile una programmazione precisa. Essi tendono inoltre a sovrastimare i costi e a includere un elevato margine di sicurezza nei loro calcoli iniziali per ridurre il rischio di sforamenti di spesa o perché ci sono molti dati non noti in fase di domanda, ad esempio i profili e le necessità dei potenziali beneficiari.

Il numero dei lavoratori interessati a partecipare alle misure proposte tende a essere sovrastimato nella fase di programmazione. Un livello di partecipazione inferiore al previsto può derivare da fattori personali imprevisti, ad esempio il fatto che i lavoratori trovino un nuovo posto di lavoro autonomamente, la mancanza di motivazione o la scelta del pensionamento anticipato. Inoltre alcuni lavoratori potrebbero optare per misure più economiche rispetto ad altre più costose o preferire misure a breve termine invece che a lungo termine.

Il basso livello di spesa potrebbe anche essere dovuto a ritardi nell'avvio delle misure, alla mancanza di personale sufficiente per l'attuazione, a un ricorso insufficiente alla flessibilità disponibile nel riassegnare i finanziamenti tra le varie voci di bilancio o alla disponibilità di maggiori finanziamenti nazionali rispetto a quelli inizialmente previsti.

La Commissione continua a fornire orientamenti agli Stati membri già nella fase di domanda per incoraggiare una gestione ottimale dei fondi e migliorare il tasso di esecuzione. Si prevede che con l'esperienza migliorino le previsioni di spesa e di partecipazione dei lavoratori alle attività nel corso dei 24 mesi del periodo di attuazione. La Commissione riscontra miglioramenti anche per quanto riguarda le capacità delle varie strutture di coordinamento e di attuazione, nonché la qualità della comunicazione tra il livello nazionale e quello regionale/locale.

Tabella 4: casi chiusi nel 2019 e 2020

2.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione

2.6.1. Informazione e pubblicità: sito internet

A norma dell'articolo 12, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013 la Commissione è tenuta a creare, gestire e aggiornare un sito internet, disponibile in tutte le lingue dell'UE.

Nel 2019 e nel 2020 la Commissione ha regolarmente aggiornato il sito internet 21 del FEG con le informazioni pertinenti. Il sito fornisce orientamenti per la presentazione delle domande, informazioni sulle domande accettate e su quelle respinte come pure informazioni e cifre essenziali sulle precedenti domande di contributo del FEG. Nel sito gli utenti possono inoltre trovare i dettagli delle persone di contatto del FEG negli Stati membri e i link a pubblicazioni, notizie ed eventi legati al FEG organizzati dalla Commissione e dagli Stati membri.

2.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG

La 23a e la 24a riunione delle persone di contatto del FEG 22 si sono tenute a marzo 2019 (ad Atene) e a ottobre 2019 (a Bruxelles). Le riunioni sono state dedicate ai casi in corso e alle domande di contributo del FEG previste, al sistema per la gestione dei fondi nell'Unione europea (SFC2014), alla valutazione ex post del FEG 2014-2020, alle questioni legali e di revisione contabile, alla protezione dei dati, alle opzioni semplificate in materia di costi e alla proposta della Commissione relativa al regolamento per il periodo successivo al 2020, alla condivisione delle migliori pratiche dai casi FEG e ad altre questioni pertinenti.

A margine delle riunioni delle persone di contatto si sono tenuti due seminari di networking del FEG dedicati al monitoraggio e alla valutazione del FEG per il periodo successivo al 2020, come pure a posti di lavoro verdi e il FEG.

Il seminario di Atene è stato integrato da visite di progetto che hanno offerto opportunità di scambio di esperienze tra pari e di incontro con i beneficiari. Entrambi i seminari hanno registrato una buona partecipazione da parte dei rappresentanti degli Stati membri, delle parti interessate e dagli organismi di esecuzione del FEG.

Gli eventi del FEG previsti a marzo e ottobre 2020 sono stati cancellati a causa della pandemia di COVID-19. Il 17 marzo 2020 si è tuttavia tenuta una riunione online dedicata alla valutazione ex post.

2.6.3. Sistema elettronico di scambio di dati (SFC2014)

Nel 2014 la Commissione ha cercato di semplificare ulteriormente le procedure, includendo il FEG nel sistema per la gestione dei fondi nell'Unione europea (SFC2014), che è il sistema elettronico di scambio di dati con gli Stati membri. Dall'aprile del 2015 gli Stati membri presentano le domande di contributo del FEG online tramite una procedura guidata e dall'agosto 2016 presentano anche le relazioni finali del FEG tramite il sistema SFC2014. L'utilizzo di SFC2014 per il FEG ha permesso di migliorare la correttezza e la completezza delle domande. Questa procedura facilita la raccolta e l'elaborazione dei dati, oltre a velocizzare la rendicontazione in merito ai risultati del FEG. La presentazione della domanda di sostegno del FEG attraverso il SFC2014 ha contribuito a ridurre il tempo che intercorre tra la presentazione di una domanda da parte di uno Stato membro e l'adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio della proposta della Commissione.

2.6.4. Valutazione ex post del FEG 2014-2020

Ai sensi dell'articolo 20 del regolamento (UE) n. 1309/2013 la Commissione sta svolgendo una valutazione ex post del FEG. Lo scopo della valutazione è esaminare l'efficacia, la sostenibilità, l'efficienza, la coerenza, la rilevanza e il valore aggiunto europeo del FEG. La valutazione ha riguardato tutti i casi del FEG per i quali sono state ricevute domande tra il 2014 e il 31 dicembre 2019.

Nel 2019 la Commissione ha selezionato un prestatore di servizi esterno che effettuasse uno studio nel corso del 2020 a sostegno della valutazione e fornisse una relazione contenente risposte alle domande di valutazione sotto forma di risultati, conclusioni e raccomandazioni. I dati sono stati raccolti tramite esami della documentazione, indagini mirate e interviste approfondite con le parti interessate dell'UE e nazionali e con i beneficiari del FEG, nonché tramite una consultazione pubblica su Internet. Per tutti i casi valutati sono stati elaborati singoli studi di casi 23 , trasmessi insieme alla relazione. La relazione del contraente, accettata dalla Commissione nel mese di dicembre 2020, sosterrà la valutazione, che sarà pubblicata sotto forma di documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD) entro la fine del 2021.

I risultati dello studio esterno 24 mostrano che (analogamente alla valutazione intermedia per il periodo 2014-2020) nel complesso il FEG è riuscito a fornire sostegno e dimostrare solidarietà ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e (in alcuni casi) ai giovani colpiti da eventi di ristrutturazione significativi.

Inoltre il FEG ha creato un effettivo valore aggiunto europeo aumentando il numero e la varietà dei servizi offerti ai lavoratori licenziati, nonché il loro livello di intensità. L'assistenza offerta ha contribuito a rafforzare l'autostima dei beneficiari, che hanno poi adottato un approccio più proattivo alla ricerca di lavoro. Per quanto riguarda la valutazione dell'efficacia del FEG, il principale risultato dello studio è stato un aumento del tasso medio di reimpiego nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati, passato dal 49% (nel periodo 2007-2013) a circa il 60% (nel periodo 2014-2020), ma con variazioni da un minimo del 18% a un massimo del 94% in diversi casi. Inoltre il Fondo rimane pertinente e utile, sebbene vi sia margine per riesaminare il relativo ambito di applicazione per quanto riguarda destinatari e circostanze applicabili, semplificare o abbreviare le procedure amministrative, migliorare la visibilità dei risultati e monitorare più efficacemente i risultati degli interventi del FEG.

3. Regolamento FEG per il periodo 2021-2027 25

Il 28 aprile 2021 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il regolamento del FEG per il periodo 2021-2027, che si applica a decorrere dal 1º gennaio 2021. Il Fondo diventa il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro. Questo sottolinea l'obiettivo principale del FEG, che consiste nell'offrire la solidarietà dell'UE ai lavoratori che hanno perso il lavoro, aiutandoli ad adattarsi ai mutamenti strutturali.

Dato che l'obiettivo del FEG consiste nel fornire un sostegno finanziario in situazioni di urgenza e in circostanze impreviste specifiche, il Fondo rimane uno strumento speciale al di fuori dei massimali di bilancio del quadro finanziario pluriennale. Pertanto il FEG non dispone di un bilancio annuale, bensì di un massimale annuo che può essere mobilitato in caso di necessità. L'importo massimo che potrebbe essere utilizzato dal FEG per il periodo 2021-2027 è pari a 1 467 miliardi di EUR (a prezzi correnti) con una media annua di 209,6 milioni di EUR (a prezzi correnti).

Al fine di garantire una maggiore efficacia dell'intervento del FEG e aumentare l'inclusività e la flessibilità del Fondo nel rispondere alle sfide economiche attuali e future e ai cambiamenti del mercato del lavoro, nel regolamento 2021-2027 sono stati introdotti i seguenti miglioramenti.

§Ambito di applicazione più ampio – Lavoratori espulsi dal lavoro e lavoratori autonomi la cui attività è cessata a causa di eventi di ristrutturazione significativi, causati non soltanto dalle sfide poste dalla globalizzazione o da crisi finanziarie o economiche, ma anche dal passaggio a un'economia a basse emissioni di CO2, dalla digitalizzazione, dall'automazione, ecc.

§Soglie inferiori – Il Fondo viene mobilitato in presenza di almeno 200 26 lavoratori espulsi o lavoratori autonomi la cui attività sia cessata, cifra che rispecchia meglio la dimensione media delle imprese odierne poiché in molti Stati membri la maggior parte dei lavoratori è occupata da piccole e medie imprese. Il licenziamento di 200 lavoratori ha un impatto significativo sul mercato del lavoro nella maggior parte delle regioni.

§Allineamento del tasso di cofinanziamento del FEG al tasso di cofinanziamento FSE+ più elevato 27 nel rispettivo Stato membro – Ciò incoraggerà i paesi a presentare domanda di finanziamento nella maniera più efficiente.

§Processo più rapido di presentazione delle domande e di mobilitazione dei finanziamenti – La semplificazione della domanda ridurrà l'onere amministrativo per gli Stati membri.

La crisi COVID-19 ha dimostrato che eventi inaspettati possono causare perdite significative di posti di lavoro, confermando l'importanza della capacità dell'UE di reagire rapidamente e in modo flessibile. Il carattere emergenziale del FEG mira a fornire un rapido sostegno dell'UE in caso di licenziamenti di massa imprevisti laddove le amministrazioni nazionali avrebbero estrema difficoltà a gestire tali situazioni.

Nel periodo 2021-2027 le nuove norme del FEG consentiranno a un maggior numero di lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi di beneficiare del Fondo e copriranno una percentuale maggiore del costo dei servizi di sostegno. Il FEG continuerà a offrire un valore aggiunto europeo sviluppando le competenze e l'occupabilità della forza lavoro europea ai fini di una migliore qualità dell'occupazione, e aumentando la coesione sociale ed economica tra le regioni e gli Stati membri.

(1)

Nel 2019 è stata presentata alla Commissione una domanda di contributo del FEG (EGF/2019/001 BE/Carrefour), che è stata respinta dal Consiglio. Nel 2020 sono state presentate sette domande di contributo del FEG (vedi tabella 1 che segue), di cui sei proprio alla fine dell'anno. Delle sette domande, solo una è stata approvata nel 2020, mentre cinque delle sei domande presentate alla fine dell'anno sono state approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel 2021 e una è stata ritirata dalla Spagna (EGF/2020/006 ES/Cataluña automotive) nel 2021.

(2)

  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32021R0691 .

(3)

Istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, modificato dal regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2006, e soggetto al regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006.

(4)

GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855.

(5)

I sei Stati membri sono elencati in base all'ordine di presentazione delle domande.

(6)

I quattro Stati membri sono elencati in base all'ordine di presentazione delle domande.

(7)

L'articolo 4, paragrafo 1, lettera b), del regolamento FEG prevede il collocamento in esubero di almeno 500 lavoratori nell'arco di un periodo di riferimento di nove mesi, in imprese operanti nello stesso settore economico definito a livello delle divisioni della NACE revisione 2, in una regione o due regioni contigue di livello NUTS 2 in uno Stato membro. Conformemente all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento FEG, una domanda può essere oggetto di deroga rispetto a tali criteri sulla base di circostanze eccezionali o del fatto che il caso si è verificato in un mercato del lavoro di dimensioni ridotte.

(8)

Cfr. nota precedente.

(9)

NACE Rev. 2 - Classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea. https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-manuals-and-guidelines/-/KS-RA-07-015 .

(10)

Il settore 77 della NACE Rev. 2 è "Attività di noleggio e leasing".

(11)

Cfr. https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-13418-2019-INIT/en/pdf .

(12)

https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=738&langId=it&pubId=8371&furtherPubs=yes .

(13)

Nell'arco di tempo 2009-2011 il periodo di attuazione era di 12 mesi, mentre nell'arco di tempo 2012-2023 era di 24 mesi.

(14)

SWD(2018) 192 disponibile all'indirizzo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1562591970533&uri=CELEX:52018SC0192 .

(15)

Il tasso di reinserimento mostra la posizione lavorativa sei mesi dopo la fine del periodo di attuazione.

(16)

Il tasso di assorbimento è la percentuale del contributo finanziario del FEG spesa dallo Stato membro entro il periodo di attuazione specificato nella domanda.

(17)

Molti di essi sono ex beneficiari del FEG che ora lavorano presso i servizi per l'occupazione o prestatori di servizi privati.

(18)

Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884).

(19)

Questo importo non comprende le decisioni di assistenza tecnica su iniziativa della Commissione europea.

(20)

Azioni di cui all'articolo 7, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento FEG.

(21)

  https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=326&langId=it .

(22)

Le persone di contatto sono nominate dalle autorità degli Stati membri responsabili del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. È l'autorità di ogni Stato membro a decidere chi la rappresenterà.

(23)

Le relazioni sui singoli studi di casi non sono stati pubblicati né lo saranno.

(24)

  https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=738&langId=it&pubId=8371&furtherPubs=yes .

(25)

Regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) e che abroga il regolamento (UE) n. 1309/2013.

(26)

Una deroga a questa disposizione è possibile nel caso di mercati del lavoro di dimensioni ridotte e in circostanze eccezionali.

(27)

Fondo sociale europeo Plus.

Top

Bruxelles, 20.8.2021

COM(2021) 486 final

ALLEGATO

della

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO


sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) nel 2019 e nel 2020








INDICE

1. Dati cumulativi per il periodo di programmazione corrente (1º gennaio 2014 – 31 dicembre 2020)    

Grafico 1: numero di domande presentate    

Grafico 2: numero di domande per settore    

Grafico 3: numero di lavoratori interessati per settore    

Grafico 4: numero di beneficiari interessati per Stato membro    

Grafico 5: numero di lavoratori licenziati, interessati e assistiti    

Grafico 6: numero di lavoratori licenziati, interessati e assistiti    

Grafico 7: importi del contributo FEG richiesti (in EUR) per Stato membro    

Grafico 8: importo medio del contributo FEG richiesto (in EUR) per beneficiario e per Stato membro    

Tabella 1: relazioni finali presentate    

2. Dati cumulativi tra il 2007 e il 2020    

Grafico 9: numero di domande presentate    

Grafico 10: numero di lavoratori interessati per Stato membro    

Grafico 11: importo del contributo FEG richiesto (in EUR) per Stato membro    

Grafico 12: importo medio del contributo FEG richiesto (in EUR) per beneficiario e per Stato membro    

Tabella 2: domande di contributo del FEG presentate per Stato membro e per tipo di domanda    

Tabella 3: domande di contributo del FEG per settore    

Grafico 13: numero di beneficiari interessati per settore    



1. Dati cumulativi per il periodo di programmazione corrente
(1º gennaio 2014 – 31 dicembre 2020)

Ogni anno aumenta la disponibilità di dati che permettono di individuare tendenze nelle domande presentate e illustrare una visione globale della direzione delle attività del Fondo. I dati dei grafici che seguono (grafici 1-8) e della tabella 1 fanno riferimento a 54 domande 1 presentate dagli Stati membri tra il 2014 e il 2020 a norma del regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006. Finora è stato richiesto un importo complessivo di 173 400 703 EUR a titolo del FEG per misure a favore di 58 267 beneficiari interessati 2 .

Grafico 1: numero di domande presentate tra il 2014 e il 2020

Dal 2014 al 2020 la Commissione ha ricevuto 23 domande per motivi legati alla crisi e 31 per motivi legati al commercio. Il numero totale di domande ricevute ogni anno è variabile, con una media di circa otto domande l'anno. La tabella 2 mostra che la Grecia e la Finlandia hanno presentato il maggior numero di domande (8 ciascuna) nel periodo di programmazione corrente, seguite dal Belgio (7) e dalla Spagna (6).



Grafico 2: numero di domande per settore* (NACE Rev. 2) tra il 2014 e il 2020

*Quattro domande rientrano in più di un settore di attività e sono state quindi contate più volte.

Numero totale di settori:                40

Dal 2014 al 2020, la Commissione ha ricevuto 54 domande afferenti a un'ampia gamma di settori (40). Il maggior numero di domande è stato presentato per il settore del commercio al dettaglio (6), seguito dal settore relativo ad autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (5) e da quello del trasporto aereo (5).

La tabella 3 presenta il dettaglio delle domande presentate per settore.



Grafico 3: numero di lavoratori interessati per settore* (NACE Rev. 2) tra il 2014 e il 2020

* Il numero di lavoratori interessati per settore in quattro casi multisettoriali 3 è stato stimato in base al numero di lavoratori licenziati. 

Numero totale di lavoratori interessati:    54 168

Tra il 2014 e il 2020 la Commissione ha ricevuto domande di contributo del FEG presentate da 12 Stati membri per 54 168 lavoratori interessati in 40 4 settori diversi. Il maggior numero di lavoratori interessati è stato registrato nel settore relativo ad autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (10 299), seguito da quello del commercio al dettaglio (4 943) e da quello del trasporto terrestre e trasporto mediante condotte (4 676).

Numero totale di giovani interessati che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET):4 099

Nel periodo 2014-2020 12 domande presentate da cinque Stati membri hanno interessato 4 099 NEET. Gli Stati membri che hanno presentato domanda di sostegno a favore dei NEET sono stati: Grecia (4 domande – 2 098 NEET), Belgio (3 domande – 700 NEET), Irlanda (3 domande – 446 NEET), Portogallo (1 domanda – 730 NEET) e Spagna (1 domanda – 125 NEET).



Grafico 4: numero di beneficiari interessati per Stato membro tra il 2014 e il 2020

Il numero di domande è tra parentesi.

Numero totale di beneficiari interessati:            58 267

Numero medio di beneficiari interessati per Stato membro:     4 856

Tra il 2014 e il 2020 le domande presentate dai 12 Stati membri hanno interessato 58 267 beneficiari (lavoratori e NEET). Il Belgio ha chiesto sostegno per il maggior numero di beneficiari (11 393), seguito da Francia (9 620) e Finlandia (7 527).

Il numero di beneficiari interessati comprende lavoratori e NEET. La tabella 2 presenta i dettagli relativi alle domande per anno e per Stato membro.



Grafico 5: numero di lavoratori licenziati, interessati e assistiti* tra il 2014 e il 2020

*In otto casi, le relazioni finali non erano state presentate al 31 dicembre 2020; di conseguenza il numero totale di lavoratori assistiti è disponibile soltanto parzialmente per il 2018 e non è disponibile per il 2020.

Numero totale di lavoratori licenziati:            75 021

Numero totale di lavoratori interessati:        54 168

Numero totale di lavoratori assistiti*:            34 940

Tra il 2014 e il 2020 sono state presentate 54 domande di richiesta di cofinanziamento del FEG per un totale di 54 168 lavoratori interessati (compresi 36 521 uomini e 17 647 donne), rappresentanti il 72% dei 75 021 lavoratori licenziati in totale.



Grafico 6: numero di lavoratori licenziati, interessati e assistiti* per Stato membro

tra il 2014 e il 2020

 

*Gli Stati membri contrassegnati da un asterisco hanno casi di intervento del FEG ancora in fase di attuazione; il numero totale di lavoratori assistiti non è quindi ancora definitivo.

Numero totale di lavoratori licenziati:        75 021

Numero totale di lavoratori interessati:    54 168

Numero totale di lavoratori assistiti*:        34 940

Tra il 2014 e il 2020 il Belgio ha chiesto sostegno per il maggior numero di lavoratori interessati (10 693, ossia l’89% dei lavoratori licenziati), seguito da Francia (9 620, ossia il 71% dei lavoratori licenziati) e Finlandia (7 527, ossia l'81% dei lavoratori licenziati).



Grafico 7: importi del contributo FEG richiesti (in EUR) per Stato membro tra il 2014 e il 2020

Il numero di domande è tra parentesi.

Importo totale del contributo FEG richiesto:                 173 400 703 EUR

Importo medio del contributo FEG richiesto per Stato membro:    14 450 059 EUR

Tra il 2014 e il 2020, 12 Stati membri hanno richiesto un importo totale di 173 400 703 EUR di contributo del FEG. La Grecia ha chiesto l'importo più elevato (40 349 250 EUR per otto domande), seguita da Francia (34 716 088 EUR per cinque domande) e Finlandia (21 192 607 EUR per otto domande).

La tabella 2 presenta i dettagli delle domande per anno e per Stato membro.



Grafico 8: importo medio del contributo FEG richiesto (in EUR) per beneficiario e per Stato membro tra il 2014 e il 2020 

Il numero di domande è tra parentesi.

Importo medio del contributo FEG richiesto per beneficiario:    2 976 EUR

In media, ciascuno dei 12 Stati membri che hanno presentato domanda per ottenere il sostegno del FEG tra il 2014 e il 2020 ha chiesto 2 976 EUR per beneficiario interessato. La Grecia ha chiesto l'importo medio più elevato per beneficiario (5 429 EUR), seguita da Irlanda (4 707 EUR) e Francia (3 609 EUR).



Tabella 1: relazioni finali presentate tra il 2014 e il 2020

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione.

** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione.

** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione.

** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione.

** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione.

** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per motivi personali, come ad esempio il pensionamento.

2. Dati cumulativi tra il 2007 e il 2020

Grafico 9: numero di domande presentate tra il 2007 e il 2020

Dal 2007 al 2020 la Commissione ha ricevuto 85 domande per motivi legati alla crisi e 81 per motivi legati al commercio. Il numero totale di domande ricevute ogni anno è variabile, con una media di circa 12 domande l'anno.



Grafico 10: numero di lavoratori interessati per Stato membro tra il 2007 e il 2020

Il numero di domande è tra parentesi.

Numero totale di lavoratori interessati:                159 198

Numero medio di lavoratori interessati per Stato membro:        7 960

Tra il 2007 ed il 2020, 166 domande presentate (escludendo quelle ritirate o respinte) da 20 Stati membri hanno interessato 159 198 lavoratori. La Francia ha chiesto sostegno per il maggior numero di lavoratori (19 444 per 9 casi), seguita da Belgio (17 915 per 14 casi) e Germania (15 639 per 11 casi).



Grafico 11: importo del contributo FEG richiesto (in EUR) per Stato membro tra il 2007 e il 2020

Il numero di domande è tra parentesi.

Importo totale del contributo FEG richiesto:        652 002 420 EUR

Importo medio del contributo FEG richiesto:        32 600 121 EUR

Tra il 2007 e il 2020, 20 Stati membri hanno richiesto un importo totale di 652 002 420 EUR a titolo del FEG. La Francia ha chiesto l'importo di cofinanziamento del FEG più elevato (99 655 342 EUR per 9 domande), seguita dall'Irlanda (67 720 204 EUR per 10 domande) e dall'Italia (63 885 181 EUR per 14 domande).

Grafico 12: importo medio del contributo FEG richiesto (in EUR) per beneficiario e per Stato membro

tra il 2007 e il 2020

Il numero di domande è tra parentesi.

Importo medio del contributo FEG richiesto per beneficiario:    3 993 EUR

In media, ciascuno dei 20 Stati membri che hanno presentato domanda per ottenere il sostegno del FEG tra il 2007 e il 2020 ha chiesto 3 993 EUR per beneficiario interessato. L'importo medio per beneficiario più elevato è stato richiesto dall'Austria (14 343 EUR; 6 casi e 1 952 beneficiari), seguita dalla Danimarca (10 215 EUR; 10 casi e 6 234 beneficiari) e dall'Irlanda (6 042 EUR; 10 casi e 10 763 beneficiari).

Tabella 2: domande di contributo del FEG presentate fino al 31 dicembre 2020 (escluse le domande respinte e quelle ritirate)

Tabella 3: domande di contributo del FEG per settore presentate fino al 31 dicembre 2020

 

* Le domande riguardavano esuberi in più di un settore; sono state quindi elencate più volte nella tabella.

Tabella 4: numero di domande* per settore (NACE Rev. 2) tra il 2007 e il 2020

 

*Quattro domande rientrano in più di un settore di attività e sono state quindi contate più volte.

Tra il 2007 e il 2020 la Commissione ha ricevuto 166 domande di contributo del FEG da un'ampia gamma di settori (49). Il maggior numero di domande è pervenuto per il settore relativo alla fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (23), seguito da quello della fabbricazione di computer e di prodotti di elettronica e ottica (17) e da quello della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (15).

Grafico 13: numero di beneficiari interessati per settore* (NACE Rev. 2) tra il 2007 e il 2020

* Il numero di beneficiari interessati per settore in quattro casi multisettoriali 5 è stato stimato in base al numero di lavoratori licenziati. 

Quattro settori (77, 91, 92 e 93) non sono inclusi nel grafico in quanto il numero di lavoratori licenziati da questi settori non era noto in fase di domanda 6 .

Numero totale di beneficiari interessati in 49 settori:    163 297

Tra il 2007 e il 2020 la Commissione ha ricevuto domande di contributo del FEG presentate da 20 Stati membri per 163 297 lavoratori e NEET in esubero. Il maggior numero di lavoratori è stato interessato nel settore relativo alla fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (33 202), seguito da quello della fabbricazione di computer e di prodotti di elettronica e ottica (21 263) e da quello della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (11 657).

(1)

Il numero dei casi sale a 59 se si prendono in considerazione le quattro domande ritirate e la domanda respinta. Le statistiche non includono tuttavia i casi ritirati e respinti.

(2)

 Numero di beneficiari interessati stimato dagli Stati membri nella fase di presentazione delle domande.

(3)

 EGF/2016/003 EE/petroleum and chemicals, EGF/2020/001 ES/ Galicia shipbuilding ancillary sectors, EGF/2020/005 EE/ Estonia tourism.

(4)

 Quattro settori (77, 91, 92 e 93) non sono inclusi nel grafico in quanto il numero di lavoratori licenziati da questi settori non era noto in fase di domanda (EGF/2020/005 EE/ Estonia tourism).

(5)

 EGF/2016/003 EE/ Petroleum and chemicals, EGF/2020/001 ES/ Galicia shipbuilding ancillary sectors, EGF/2020/005 EE/ Estonia tourism, EGF/2020/005 BE/ Swissport.

(6)

 EGF/2020/005 EE/ Estonia tourism.

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