breadcrumb.ecName
it Italiano

Cieli più sicuri grazie al progetto Vamos Seguro

  • 09 May 2014

Un progetto finanziato tramite il FESR consente di monitorare i livelli di cenere vulcanica tra l’Italia e l’isola di Malta per garantire maggiore sicurezza agli aerei che sorvolano i cieli del Mediterraneo centrale.

La cenere vulcanica emessa nell’atmosfera inquina, ha effetti negativi su ecosistemi, salute, clima e, nei casi peggiori, può danneggiare i motori degli aerei. Le particelle di silicato e i gas rilasciati durante le eruzioni vulcaniche danneggiano anche strade e coltivazioni.

Negli ultimi due decenni l’attività vulcanica dell’Etna, nell’isola italiana di Sicilia, è aumentata in modo costante. Attualmente l’Etna è il vulcano più attivo in Europa e uno dei vulcani più attivi al mondo. Durante le frequenti eruzioni, i pennacchi vulcanici si elevano diversi chilometri sopra i crateri delle pendici e le nubi di cenere vulcanica raggiungono talvolta Malta, centinaia di chilometri a sud della Sicilia.

Nell’ambito di un progetto transfrontaliero tra Italia e Malta, in Sicilia e a Malta è stato installato un sistema di rilevamento automatico con l’obiettivo di monitorare e ottenere previsioni relative alle nubi di cenere vulcanica prodotte dalle eruzioni dell’Etna.

Attrezzature hi-tech

Grazie al progetto VAMOS SEGURO, sulle isole di Malta e di Gozo sono stati installati nuovi strumenti di rilevamento presso le strutture dell’osservatorio dell’Università di Malta. In Sicilia, un sistema LIDAR innovativo verrà gestito tramite due siti: a Montedoro, nell’area centrale della Sicilia, e presso l’osservatorio Serra La Nave dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Catania.

Il sistema di rilevamento LIDAR (LIght Detection And Ranging) consente di misurare le distanze tramite un laser e di analizzare la luce riflessa per calcolare esattamente l’altezza della colonna di cenere e per ottenere una mappa dei pennacchi vulcanici.

Il sistema consente di rilevare pericolose concentrazioni di cenere vulcanica presenti nel cielo tra Sicilia e Malta e, insieme alle previsioni di dispersione del pennacchio vulcanico, può essere utilizzato per informare le compagnie aeree e valutare l’opportunità della chiusura degli spazi di volo interessati dal fenomeno.

«Il progetto è molto utile per le persone che, durante le eruzioni esplosive, raggiungono i crateri alle pendici del vulcano per osservare l’incredibile spettacolo offerto dall’Etna. In base alla dispersione del pennacchio vulcanico principale è infatti possibile prevedere il punto di caduta dei lapilli e della cenere. I dati acquisiti tramite il progetto VAMOS SEGURO vengono resi disponibili per autorità civili e aviazione e utilizzati durante le eruzioni per prendere decisioni importanti mirate a garantire la sicurezza delle persone.»

Simona Scollo, coordinatrice del progetto VAMOS SEGURO

Investimento complessivo e aiuti comunitari

Volcanic Ash Monitoring and fOrecaSting between Sicily and Malta arEa and sharinG of the resUlts foR aviatiOn safety)» dispone di un budget complessivo di 837 884 EUR, al quale il Fondo europeo di sviluppo regionale ha contribuito con 498 499 EUR tramite il Programma operativo transfrontaliero Italia-Malta per il periodo di programmazione 2007-2013.