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HOMER: condividere i dati per migliorare i servizi e sviluppare applicazioni innovative

  • 01 December 2015

Il progetto HOMER (Harmonising Open Data in the Mediterranean through Better Access and Reuse of Public Sector Information), un’iniziativa per l’armonizzazione dei dati aperti tra i paesi del mediterraneo tramite un migliore accesso e riuso dell’informazione nel settore pubblico, dimostra che la condivisione dei dati aperti oltre i confini nazionali è possibile. Diciannove partner di otto paesi hanno collaborato per condividere i dati pubblici e renderli disponibili a cittadini e imprese.

HOMER è riuscito ad aprire diverse migliaia di insiemi di dati pubblici a vantaggio della trasparenza digitale in tutto il Mediterraneo. Gli insiemi di dati accrescono lo sviluppo economico attraverso la creazione di strumenti e applicazioni che contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, nonché alla maggiore capacità della popolazione di contribuire alla definizione degli affari pubblici e alla partecipazione ad essi. Le lezioni apprese sotto gli aspetti della governance e dell’armonizzazione possono rappresentare un buon riferimento per altre iniziative di collaborazione a livello regionale europeo.

Antonia Cobacho, Responsabile del Dipartimento di Relazioni internazionali, Agencia de Gestión Agraria y Pesquera, Andalusia

Il principale risultato conseguito dal progetto è stato la creazione di un portale web aperto e multilingue per la condivisione delle informazioni. A oggi il portale condivide 4 650 insiemi di dati riguardanti un ampio ventaglio di argomenti che spaziano dall’agricoltura al turismo. La sfida è stata notevole e ha implicato il superamento di barriere culturali, linguistiche, legali e tecniche. Il progetto non mirava semplicemente a creare un portale, ma anche a garantire che i cittadini fossero a conoscenza della sua esistenza e potessero beneficiare delle informazioni disponibili. Il raggiungimento di tale obiettivo è passato attraverso due azioni pilota, l’una incentrata sui cittadini e l’altra sulla creazione di applicazioni e servizi di utilità economica.

La prima azione implicava l’organizzazione di workshop aperti ai cittadini volti a scoprire come migliorare la qualità della vita nelle aree locali facendo uso dei dati disponibili. Le persone coinvolte non erano esperti di informatica e hanno suggerito problemi locali specifici che potevano essere risolti con i dati. I workshop hanno dimostrato come gli insiemi di dati disponibili potessero contribuire ad accrescere l’efficienza e l’attenzione verso i cittadini delle autorità locali.

Hackathon

La seconda azione pilota si proponeva di sensibilizzare ai dati disponibili tanto i cittadini quanto le imprese attraverso l’organizzazione di «hackathon», eventi che riuniscono esperti di informatica, graphic designer e project manager per sessioni di programmazione informatica collaborativa. Dapprincipio sono stati organizzati sei hackathon nazionali. Prima degli eventi, università, scuole superiori con indirizzo informatico e PMI hanno collaborato per raccogliere idee e avviare una riflessione sui possibili utilizzi dei dati disponibili. Infine è stato organizzato un hackathon transnazionale intitolato Hack4Med. L’evento ha portato alla creazione di 36 tra servizi web e applicazioni mobili. Il team vincitore si è aggiudicato un viaggio a Manchester per partecipare al Future of Everything Festival ed esporre il proprio lavoro a una commissione di operatori specializzati nella creazione di nuove imprese.

Condividere e diffondere le lezioni

Rendere i dati disponibili e utilizzabili costituisce uno dei principali obiettivi dell’agenda digitale del’Unione europea. Il progetto rappresenta un ottimo esempio di come gli attori del settore pubblico possono condividere le informazioni oltre i confini nazionali. I soggetti coinvolti hanno garantito la sostenibilità del proprio progetto attraverso la definizione di piani d’azione e protocolli sulla condivisione di maggiori informazioni. Inoltre, hanno elaborato un manifesto e alcuni documenti di orientamento utilizzabili da altre organizzazioni desiderose di individuare gli ostacoli e le soluzioni per la creazione di tale portale paneuropeo di dati aperti. Il progetto, inoltre, è accessibile a nuovi partecipanti disposti a condividere i propri dati in futuro.

Investimento complessivo e aiuti comunitari

L’investimento complessivo per il progetto «Homer: Med OpenData» ammontava a EUR 3 666 437, di cui EUR 2 813 712 sono contributi del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Unione europea erogati attraverso il programma operativo «Interreg Mediterraneo» per il periodo di programmazione 2007-2013.