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Occupazione e Affari sociali
Commissario responsabile della Direzione generale

Prima volta sul sito?

Se è la prima volta che consultate la home page della Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali, questa breve guida può fornirvi qualche utile indicazione sul tipo di informazioni presenti nel sito.

L'agenda della politica sociale

  • L'agenda della politica sociale
    Questo ambizioso programma è al centro delle nostre attività. Il suo fine consiste nel favorire la modernizzazione del modello sociale europeo per adeguarlo ai significativi cambiamenti che caratterizzano l'economia e la società europea. L'agenda della politica sociale contribuisce all'obiettivo generale dell'Unione di rafforzare il rendimento economico, creare posti di lavoro migliori e più numerosi e trarre i maggiori vantaggi dalle opportunità offerte dalla società basata sulla conoscenza.

Occupazione

  • Strategia europea per l'occupazione
    Nel 1998 il trattato di Amsterdam ha indicato la promozione dell'occupazione come uno dei principali obiettivi comunitari. Si tratta di un obiettivo definito in una strategia basata sulle quattro priorità tematiche (o "pilastri") dell'occupabilità, dell'imprenditorialità, dell'adattabilità e delle pari opportunità, descritta negli orientamenti per l'occupazione. Ogni anno gli Stati membri traducono gli orientamenti in piani d'azione nazionali per l'occupazione (PAN). La Commissione e il Consiglio analizzano i PAN e presentano i risultati in una relazione congiunta sull'occupazione che può servire a rivedere gli orientamenti e le raccomandazioni specifiche indirizzate agli Stati membri e relative alle politiche in materia di occupazione.

  • EURES
    Il servizio europeo dell'occupazione, o EURES, è una rete coordinata che promuove la libera circolazione dei lavoratori nei 31 paesi dello Spazio economico europeo (SEE). Tra i suoi partner rientrano i servizi pubblici dell'occupazione, i sindacati e le organizzazioni di datori di lavoro. EURES persegue i seguenti obiettivi:
    • informare e consigliare i lavoratori potenzialmente interessati alla mobilità sulle opportunità lavorative e sulle condizioni di vita e di lavoro nel SEE,
    • aiutare i datori di lavoro ad assumenre lavoratori provenienti da altri paesi,
    • consigliare i lavoratori e i datori di lavoro di regioni transfrontaliere.

  • Sviluppo locale
    In questo settore gli sforzi sono incentrati nell'accrescere la partecipazione locale e regionale al fine di migliorare l'andamento del mercato del lavoro. Gli orientamenti per l'occupazione, in particolare, tengono sempre più conto della dimensione locale e nelle attuazioni nazionali della strategia europea per l'occupazione si riscontra la tendenza ai partenariati locali e alla devoluzione.

Fondo sociale europeo

  • FSE Il fondo sociale europeo (FSE) è lo strumento principale utilizzato dall'Unione europea per finanziare i propri obiettivi strategici in materia di politiche occupazionali. Da oltre 50 anni il FSE ha investito in programmi di sviluppo delle competenze e dell'occupabilità. I programmi sono elaborati dagli Stati membri e dalla Commissione europea e vengono realizzati mediante un'ampia gamma di progetti che coinvolgono organismi pubblici e privati. I progetti sono selezionati e gestiti dagli Stati membri e dalle regioni d'Europa. Vi possono partecipare autorità nazionali, regionali e locali, istituti d'istruzione e di formazione, associazioni di volontari e le parti sociali, ossia sindacati, consigli d'impresa, associazioni industriali e di categoria, nonché singole aziende. Il FSE funge inoltre da catalizzatore di nuove strategie progettuali, incoraggiando i partenariati a diversi livelli e il trasferimento di conoscenze su scala europea.

  • L'iniziativa comunitaria EQUAL
    L'iniziativa EQUAL, finanziata dal FSE, ha il fine di sperimentare nuovi strumenti di lotta contro la discriminazione e le diseguaglianze di cui sono vittime i lavoratori o coloro che cercano un'occupazione. I principi chiave di EQUAL sono: la cooperazione transnazionale, l'innovazione, la partecipazione attiva, l'approccio tematico, i partenariati, la diffusione e l'integrazione orizzontale nelle politiche. EQUAL cerca inoltre di rispondere alle necessità dei richiedenti asilo.

  • Misure innovative (articolo 6)
    Il FSE esplora inoltre nuovi approcci ai contenuti e/o all'organizzazione del lavoro, quali la formazione professionale e l'adattamento industriale. Tali misure, note come "misure dell'articolo 6", comprendono progetti pilota, studi, scambi di esperienze e attività d'informazione. Il valore aggiunto delle misure innovative dell'articolo 6, gestite direttamente dalla Commissione, deriva dal trasferimento degli insegnamenti tratti da tali progetti nei programmi principali del FSE.

Condizioni di lavoro e organizzazione del lavoro

  • Dialogo sociale
    Il dialogo tra i rappresentanti dei datori di lavoro e i lavoratori è una pietra angolare del modello sociale europeo. Un documento della Commissione adottato nel giugno 2002 mira a dare un nuovo impulso al dialogo sociale europeo, privilegiando tre aspetti:
    • un invito rivolto ai datori di lavoro e ai sindacati dell'UE affinché migliorino e sviluppino il dialogo autonomo;
    • l'organizzazione di un vertice sociale di alto livello al fine di rafforzare la partecipazione delle parti sociali alla strategia comunitaria in materia di riforme economiche e sociali;
    • l'urgente necessità di accrescere il sostegno alle strutture di dialogo sociale nei paesi candidati all'adesione.

  • Responsabilità sociale delle imprese (RSI)
    LA RSI è un concetto in base al quale le imprese integrano volontariamente considerazioni sociali e ambientali nelle loro attività di produzione e nell'interazione con i loro partner. Oggi le imprese e i loro partner sono sempre più consapevoli dell'importanza di adottare un comportamento responsabile per garantire successo commerciale e benefici durevoli per gli azionisti. La RSI consiste anche nel gestire i cambiamenti che intervengono a livello aziendale in modo socialmente responsabile. Un ampio riconoscimento del valore della RSI potrebbe significativamente contribuire a raggiungere l'obiettivo strategico dell'Unione europea di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al mondo, in grado di realizzare una crescita sostenibile con posti di lavoro migliori e più numerosi e una maggiore coesione sociale. Il forum multilaterale dell'Unione europea sulla RSI rappresenta un importante strumento della strategia della Commissione per la promozione della responsabilità sociale. Il forum, presieduto dalla Commissione, riunisce i rappresentanti europei delle organizzazioni di datori di lavoro, dei sindacati e della società civile, così come reti di imprese al fine di promuovere l'innovazione, la trasparenza e la convergenza di prassi e di strumenti nell'ambito della RSI.

  • Diritto del lavoro
    Le attività della Commissione europea nel settore del diritto del lavoro e nel contesto dell'armonizzazione della legislazione in vigore comprendono la pubblicazione di documenti e direttive riguardanti la rappresentazione dei lavoratori dipendenti, la parità di trattamento in materia di occupazione e impiego, l'organizzazione dell'orario di lavoro, la tutela dei dati personali e le condizioni di lavoro dei lavoratori temporanei.

  • Salute e sicurezza sul luogo di lavoro
    L'azione comunitaria relativa a salute e sicurezza è basata sul principio generale per cui gli Stati membri sono tenuti ad accordare una particolare attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori nell'ambiente di lavoro, ad armonizzare le proprie prassi in questo settore mantenendo i miglioramenti. Nella pratica il pricipio si è tradotto nell'adozione di misure intese a proteggere i lavoratori dai rischi legati ad agenti chimici, fisici o biologici (per esempio rumore o vibrazioni), ma anche nell'invito a migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro per categorie specifiche di lavoratori (per esempio lavoratori temporanei, lavoratrici in stato di gravidanza, giovani). Il 12 marzo 2002 la Commissione ha adottato la nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro relativa al periodo 2002-2006 (COM(2002)118).

  • Libera circolazione dei lavoratori
    L'accesso all'occupazione in un altro Stato membro rappresenta un aspetto fondamentale della libera circolazione delle persone nell'Unione europea. Le dimensioni del mercato del lavoro europeo offrono numerose possibilità sia a coloro che cercano un impiego sia ai datori di lavoro alla ricerca di lavoratori qualificati; si tratta di un'opportunità per rafforzare la crescita dell'occupazione e dell'economia. L'obiettivo delle attività intraprese in questo settore consiste nell'aprire il mercato del lavoro europeo a tutti i lavoratori dell'UE. Il diritto di accesso comprende il diritto alla parità di trattamento in materia di condizioni di lavoro, così come il diritto all'integrazione sociale, economica e culturale dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.

  • Coordinamento dei regimi di previdenza sociale
    Il diritto dei lavoratori alla libera circolazione è consolidato da un sistema di coordinamento dei regimi di sicurezza sociale. Il sito della strategia europea per l'occupazione presenta, in un linguaggio chiaro, informazioni relative a diritti e doveri in materia di previdenza sociale e spiega la legislazione comunitaria e nazionale in vigore. Potete servirvi di queste informazioni quando dovete occuparvi del sistema di previdenza sociale di un altro Stato membro, per esempio, se vi trasferite in un altro paese dell'Unione europea a titolo definitivo o temporaneo.

Una società senza esclusi

  • Situazione sociale e demografica
    Questa sezione presenta analisi e dati relativi alle tendenze demografiche e alle condizioni sociali. Vengono inoltre fornite informazioni sulle attività dell' "Osservatorio della situazione sociale e della demografia".

  • Inclusione sociale
    La lotta contro livelli inaccettabili di esclusione sociale è ormai un obiettivo pienamente riconosciuto della politica sociale e gli Stati membri ora coordinano i propri sforzi in questo settore mediante un processo annuale analogo alla strategia per l'occupazione. Costruire un'Unione europea maggiormente fondata sull'integrazione è considerato un fattore essenziale al fine di conseguire l'obiettivo strategico a lungo termine dell'Unione: una crescita economica sostenibile con posti di lavoro migliori e più numerosi e una maggiore coesione sociale.

  • La protezione sociale nell'UE
    La Commissione utilizza il "metodo di coordinamento" applicato nel settore dell'occupazione per confrontare i sistemi sociali degli Stati membri (protezione sociale, pensioni, sanità ecc.) nell'intento di individuare un modo per far fronte, su scala europea, a mutamenti demografici e movimenti di popolazioni. Visitando il sito MISSOC (protezione sociale negli Stati membri), troverete informazioni sull'intera gamma dei sistemi di protezione sociale degli Stati membri, dai finanziamenti all'assistenza sanitaria, dalle prestazioni di malattia alle pensioni, così come un bollettino che regolarmente informa su questioni specifiche in materia di protezione sociale.

  • Lotta contro la discriminazione e diritti sociali fondamentali
    In questo sito troverete informazioni sulle attività della Commissione intese a:
    • combattere la discriminazione a causa di razza e origine etnica, religione e convinzioni personali, handicap, età e tendenze sessuali,
    • incentivare il dialogo con organizzazioni della società civile e
    • promuovere l'applicazione della carta dei diritti fondamentali dell'UE.

  • Dialogo civile
    Nel 2000 la Commissione ha pubblicato un documento di riflessione intitolato "La Commissione e le organizzazioni non governartive (ONG): rafforzare il partenariato". Il documento perseguiva due obiettivi: fare il punto sulle relazioni esistenti tra la Commissione e le ONG e proporre nuovi modi per rafforzarle. Questo documento di riflessione rappresenta ancora lo strumento principale della Commissione per coordinare la cooperazione in modo più coerente rispetto al passato.

  • Problematiche connesse alla disabilità
    La strategia dell'Unione europea a favore delle persone con disabilità mira a creare una società aperta e accessibile a tutti. Un aspetto essenziale della strategia consiste nell'individuazione e nell'eliminazione delle barriere. La strategia è basata su un triplice approccio: cooperazione, partecipazione delle persone disabili e integrazione della disabilità nell'elaborazione delle politiche. Il 2003 è stato proclamato Anno europeo delle persone con disabilità. Si tratta di un'opportunità che contribuirà al conseguimento della parità dei diritti per le persone disabili. In tutta l'Europa sarà accordata una particolare attenzione ai numerosi settori della società europea in cui le persone con disabilità (un europeo su dieci) sono ancora vittime di ostacoli e discriminazioni.

Parità tra i generi

  • Parità tra donne e uomini
    Questo concetto implica un'equa partecipazione e rappresentazione di tutti i cittadini - delle donne come degli uomini - nell'economia, nella politica, nonché nella vita sociale, culturale e civile. L'UE è da tempo impegnata nella promozione della parità tra i generi. Il quadro giuridico comunitario garantisce la parità di uomini e donne di fronte alla legge. Inoltre, la normativa in materia di parità di trattamento è parte integrante dell'acquis comunitario che i paesi candidati all'adesione sono tenuti a rispettare. Nonostante i considerevoli progressi compiuti dagli Stati membri, continuano a esistere diseguaglianze tra i generi. Le preoccupazioni, le esigenze e le aspirazioni delle donne dovrebbero essere prese in considerazione e assumere la stessa importanza di quelle degli uomini nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche. Questo approccio è noto come "integrazione delle tematiche di genere". Parallelamente, si fa ricorso a misure specifiche intese a eliminare disparità persistenti.

Attività orizzontali

  • Allargamento
    L'allargamento costituisce probabilmente la sfida maggiore per l'Unione europea che si affaccia sul XXI secolo. Il processo di allargamento possiede un'importante dimensione sociale e occupazionale. L'Unione europea ha elaborato un acquis comunitario specifico, relativo a condizioni di lavoro, parità tra i generi, salute e sicurezza nel luogo di lavoro, discriminazione e libera circolazione dei lavoratori. Gli Stati membri hanno rafforzato la loro cooperazione politica in materia di occupazione, protezione e inclusione sociale. Il fondo sociale europeo promuove l'attuazione della strategia europea per l'occupazione negli Stati membri. L'UE attribuisce un'elevata importanza alla partecipazione delle parti sociali e dei rappresentanti della società civile al dibattito politico. I paesi candidati dovranno applicare questa dimensione sociale e occupazionale prima della loro adesione all'Unione europea.

  • Cooperazione internazionale
    L'importanza dell'agenda sociale europea non si arresta ai confini dell'UE. Nel contesto della globalizzazione la cooperazione internazionale sta diventando sempre più necessaria. La Commissione coopera attivamente con organizzazioni internazionali quali l'ONU, l'OCSE e l'OIL, nonché con paesi industrializzati come gli Stati Uniti e il Giappone con l'intento di promuovere il modello sociale dell'UE, i risultati conseguiti, così come le norme fondamentali del lavoro, ma anche di apprendere dalle esperienze di altri paesi.

  • Società della conoscenza
    Si parla spesso di "società dell'informazione", in riferimento alla maggiore diffusione delle informazioni e delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, o di una "società della conoscenza", sottolineando che l'investimento in capitale umano e sociale è considerato una risorsa preziosa, unitamente a conoscenza e creatività. Questi mutamenti possono significare nuove possibilità di occupazione, posti di lavoro più gratificanti, nuovi strumenti per l'istruzione e la formazione, un accesso più facile ai servizi pubblici e una maggiore integrazione delle persone e delle regioni svantaggiate. Questa sezione presenta le attività dell'Unione europea intese ad aiutarvi a trarre profitto dalle opportunità della società della conoscenza evitandone i rischi. Troverete inoltre i risultati di ricerche sugli sviluppi attuali.

Libro verde

2007 - Anno europeo delle pari opportunità per tutti