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18/07/2014

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Industria e imprenditoria

Introduzione

Introduzione

Cara Amica, caro Amico,

Rinnovando un'iniziativa che, ormai da quattro anni, è divenuta un impegno e un appuntamento fisso, ti presento il bilancio delle attività realizzate insieme nel corso del 2012. In allegato troverai la rassegna completa e dettagliata del nostro lavoro a favore della crescita, dell'industria e delle piccole e medie imprese.

Oltre all’opportunità di una valutazione comune, è mio auspicio fornirti uno strumento pratico per le tue attività di comunicazione con i cittadini e sul territorio.

Le riforme della governance economica e nel settore dei servizi finanziari non hanno esaurito il nostro impegno che, come sappiamo, va completato con un’azione più forte e risoluta per stimolare gli investimenti e la crescita.

Commissione, Parlamento e Consiglio devono agire, in maniera concorde e solidale, per superare qualsiasi antagonismo che metta in discussione la vera priorità comune che, oggi, è l’occupazione.

Con oltre 26 milioni di disoccupati, l’Europa non può rispondere unicamente con misure di austerità che - pur se necessarie - vanno accompagnate da politiche di rilancio della crescita e dell’innovazione. Come ho affermato, a più riprese, non possiamo chiedere ulteriori sacrifici senza, al contempo, ridare fiducia alle imprese e ai cittadini europei.

Per sostenere la competitività e l’occupazione, industria e piccole e medie imprese necessitano di un contesto più favorevole. Se l’Europa non torna ad essere un luogo “attraente” per fare impresa, il nostro know-how industriale andrà disperso altrove, insieme a milioni di posti di lavoro. 

Sulla base di queste convinzioni, con la nuova politica industriale presentata nell'ottobre scorso, la Commissione ha riaffermato la centralità del patrimonio industriale europeo, fissando l’obiettivo del 20% del PIL legato al manifatturiero entro il 2020.

L’ultimo anno ha fatto emergere, definitivamente, situazioni di crisi in settori industriali strategici per la competitività europea, quali l’auto, la siderurgia, la cantieristica. Per questo ho promosso l’avvio di tavoli di alto livello che riuniscono industria, parti sociali e Stati membri. Alcuni dialoghi hanno già prodotto risultati importanti - come nel caso dell’approvazione del piano ‘CARS 2020’ - mentre altri vedranno realizzare i propri frutti nel corso del 2013, con l’adozione di piani specifici per l’acciaio e la cantieristica.

Elemento comune di queste iniziative è la centralità delle attività di ricerca e innovazione per la competitività e la crescita dei diversi settori industriali.

A tal proposito, nelle prossime settimane ci attende il passaggio cruciale dell’approvazione del nuovo bilancio 2014-2020, quale principale strumento per la crescita. Con l’allocazione di 80 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione industriale, e grazie alla creazione di ‘COSME’ - il nuovo programma che prevede il raddoppio dei fondi per le PMI - la Commissione ha dato un preciso segnale politico a sostegno dell’accesso al credito e dell’economia reale.

Avvicinandomi alla scadenza del mandato, il 2013 rappresenta un anno decisivo per realizzare gli ultimi impegni che avevo assunto in occasione dell’audizione di conferma dinnanzi al Parlamento. Sulla base dei precedenti bilanci annuali, posso affermare che gran parte di questi impegni e obiettivi sono stati rispettati.

Nei prossimi mesi intendo concentrare il mio lavoro su quattro cantieri principali:

1) Implementazione della politica industriale europea, puntando su accesso al credito, una regolamentazione ed una politica commerciale più attente alla competitività con l’adozione del test di competitività, del fitness check e un’analisi degli effetti cumulativi della legislazione e degli accordi commerciali sulle imprese e, infine, su una maggiore attenzione alla trasparenza degli investimenti esteri nella Ue.
 
2) Rafforzamento del Mercato interno, con l’adozione nelle prossime settimane di un nuovo pacchetto per la sorveglianza del mercato e la sicurezza dei prodotti e, dopo l’estate, di un nuovo regolamento per la circolazione dei prodotti industriali. 
 
3) Fornitura dei primi servizi del sistema spaziale Galileo, a partire dalla fine del 2014. La prima infrastruttura interamente europea è ormai entrata nella sua fase operativa e, di conseguenza, contribuirà ad accelerare la nuova rivoluzione industriale in molti settori chiave per la nostra economia. 
 
4) Rafforzare la competitività dell’industria europea della Difesa, attraverso l’adozione nei prossimi mesi di un’apposita Comunicazione che apporterà un concreto valore aggiunto a questo settore strategico, integrando in un unico pacchetto strumenti e politiche europee. Tale iniziativa costituirà, inoltre, un contributo centrale in vista del Consiglio europeo della Difesa che si terrà a dicembre.
 

L’internazionalizzazione, infine, resta un cardine della mia azione. Mi riferisco, in particolare, alle ‘Missioni per la crescita’ che sono diventate un modello riconosciuto e consolidato, volto a favorire nuove opportunità concrete di business per le imprese europee nei Paesi terzi. In tale contesto, continuerò ad adoperarmi per la facilitazione del rilascio dei visti a scopo turistico per favorire un maggiore afflusso di visitatori stranieri in Europa.

Tutte le sfide e gli impegni - riassunti in questa lettera e nel documento allegato - presuppongono una collaborazione ancora più forte con tutti voi.

Per questo resto all’ascolto dei vostri suggerimenti, riflessioni e proposte, porgendovi i miei migliori auguri per un proficuo 2013.

Antonio Tajani
Vicepresidente della Commissione europea

Ultimo aggiornamento: 18/07/2014 |  Inizio pagina